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    Attentato a pizzeria sorella pentito: 2 arresti

     

     

    Attentato a pizzeria sorella pentito: 2 arresti a Lamezia

    10 set 12 Sono stati individuati ed arrestati dai carabinieri della Compagnia di Lamezia Terme i presunti autori dell'attentato che all'alba di ieri ha danneggiato la pizzeria "Mondo pizza" di proprietà di Caterina Torcasio, sorella del collaboratore di giustizia Angelo Torcasio. Si tratta di due uomini ritenuti vicini alla cosca dei Giampà colpita nei mesi scorsi da numerose operazioni alle quali ha contribuito anche Torcasio con le sue dichiarazioni.

    Arrestati grazie alle telecamere. Sono stati individuati grazie alle telecamere di sorveglianza poste nella zona i due autori dell'attentato compiuto ieri mattina a Lamezia Terme ai danni della pizzeria gestita dalla sorella del collaboratore di giustizia Angelo Torcasio. Si tratta di due ventenni incensurati, Antonio Minieri e Roberto Cognetto Di Cello, che secondo gli inquirenti sono comunque vicini alla cosca Giampà, benché i loro nomi non fossero mai finiti all'attenzione degli investigatori. Dalle immagini si vede Minieri che fa da "palo" al complice che, parzialmente travisato, posiziona l'ordigno davanti la saracinesca del locale. I due sono stati poi ripresi mentre si allontanano insieme dal luogo dell'attentato. I due sono accusati di danneggiamento e porto e detenzione di esplosivi aggravati dalle modalità mafiose. A riferire i dettagli dell'operazione sono stati il procuratore di Lamezia Terme, Domenico Prestinenzi, il procuratore aggiunto della Dda di Catanzaro Giuseppe Borrelli ed il comandante della Compagnia carabinieri di Lamezia, Stefano Bove, alla presenza del capitano Fabio Vincelli, che da oggi assume il comando di Lamezia Terme. Bove, tra l'altro, ha sottolineato che pochi istanti prima dell'esplosione un'auto è transitata davanti alla pizzeria e solo per puro caso non è rimasta coinvolta. Prestinenzi, dopo avere sottolineato che gli atti dell'inchiesta, denominata "Nuove leve", passeranno a breve alla Dda, ha spiegato che le indagini proseguono per accertare chi sia stato il mandante e quale il movente, anche se per gli investigatori l'episodio è da ricollegare alla serie di intimidazioni compiute nelle scorse settimane ai danni di parenti di collaboratori di giustizia che hanno contribuito alle indagini che hanno portato all'arresto di presunti capi e gregari della cosca Giampà. "Il dato interessante di oggi - ha detto Borrelli - è il fatto che i due arrestati siano incensurati. E' la conferma delle difficoltà in cui si trova ad operare il gruppo Giampà, costretto a reclutare persone non esperte. Diamo atto ai carabinieri, e più in generale alle forze dell'ordine, sui quali si è anche lavorato, che a differenza di prima, adesso i casi si risolvono anche in poche ore. Adesso le indagini proseguono sugli altri attentati e speriamo di ottenere risultati a breve".

     

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