Potenziato presidio sanitario al Porto di Gioia - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Potenziato presidio sanitario al Porto di Gioia

07 set 12 L'Autorità portuale di Gioia Tauro, considerata l'importanza del servizio offerto e vista l'alta professionalità dimostrata in questi anni dal personale medico e paramedico dell'associazione volontariato pubblica assistenza "Sacro Cuore" che gestisce il presidio sanitario del porto di Gioia Tauro, ha deciso di potenziare la struttura. A darne notizia è un comunicato dell'Autorità portuale. "L'obiettivo è, chiaramente - prosegue la nota - quello di garantire un servizio sanitario di riconosciuta importanza. Rivolto ai lavoratori del porto e dell'indotto, al fine di assicurare la necessaria assistenza medica in strutture adeguatamente attrezzate. E poter, così, dare risposte efficienti alle eventuali richieste di emergenza sanitaria e di primo intervento. A tale proposito, quindi, l'ente guidato da Giovanni Grimaldi, ha acquistato e donato al presidio, una serie organica di strumentazioni per arricchire e potenziare i servizi finora offerti. Tra le varie attrezzature, di primaria importanza, è stato fornito il defibrillatore semiautomatico con monitor. Si tratta di un dispositivo, dotato di alta tecnologia, in grado di effettuare la defibrillazione delle pareti muscolari del cuore in maniera sicura, dal momento che è dotato di sensori per riconoscere l'arresto cardiaco dovuto ad aritmie, fibrillazione ventricolare e tachicardia. Tra gli altri strumenti di ultima generazione, anche il fonendoscopio con monitor portatile, con funzionamento a rete elettrica e batterie ricaricabili con autonomia di 3 ore in funzionamento continuo. E' dotato di schermo a colori e di sistema di monitoraggio dei parametri vitali con specifici programmi dedicati. A completare la fornitura, acquistata per arricchire il servizio offerto con attrezzature tecnologiche moderne, anche altri strumenti medicali che servono a potenziare il Presidio, chiamato a far fronte agli eventuali bisogni sanitari manifestati dai lavoratori".