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    Carmine Abate vince Campiello, reazioni e commenti

     

     

    Carmine Abate vince Campiello, reazioni e commenti

    03 set 12 "La Calabria intera è orgogliosa del prestigioso riconoscimento assegnato a Carmine Abate che ha consolidato la sua affermazione nel firmamento della letteratura italiana attraverso un'opera che racconta la sua terra". Lo afferma, in una dichiarazione, il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, in merito al conferimento allo scrittore crotonese del Premio Campiello per il volume 'La collina del vento' (Mondadori). "Ho accolto con grande soddisfazione - aggiunge - la notizia e desidero rivolgere le mie più vive congratulazioni a Carmine Abate che grazie alla sua produzione di altissimo livello, intrisa di cultura calabrese, ha impressionato favorevolmente la giuria popolare di quello che rappresenta uno dei premi letterari più ambiti su scala nazionale. Abate, con 'La collina del vento', racconta, attraverso la storia di una famiglia che reagisce nell'arco di un secolo a diversi soprusi, una Calabria che merita di essere conosciuta e nella quale si rintracciano elementi di altissima dignità e speranza". "E' questa la vera Calabria - conclude Scopelliti - una terra che Carmine Abate ha sapientemente interpretato e trasposto nelle sue opere e che, meritoriamente, egli stesso rappresenta. Mi auguro che Abate torni al più presto in Calabria per tributargli il giusto riconoscimento della sua regione".

    "Il riconoscimento che ha ottenuto, con la vittoria al prestigioso premio Campiello, premia le sue qualità di grande narratore e rappresenta un riscatto per la letteratura meridionale, e calabrese in particolare, spesso negata ed emarginata". Così scrive il presidente del Consiglio regionale della Calabria Francesco Talarico in un messaggio allo scrittore, invitandolo a Palazzo Campanella, sede della massima assemblea legislativa calabrese. " La sua - scrive Talarico - è la vittoria di un protagonista delle letteratura nazionale ed europea, che trova, nella forza e nella qualità della scrittura, il potere di espressione e rappresentazione di un mondo spesso discriminato e che anela al cambiamento, badando però a conservare il valore della memoria, dei sacrifici, dell'umanità e il forte senso della famiglia, da considerare come primo nucleo per costruire un società onesta e giusta. E' un mondo che dobbiamo saper trattenere nel nostro ricordo - afferma Talarico - per i valori che rappresenta e per alimentare la speranza di cambiare questa nostra regione. Col Campiello, viene premiata anche la sua storia personale di emigrato e di appartenente ad una comunità, come quella arbereshe, che insieme alle altre minoranze linguistiche, fa parte della storia della Calabria e che ha contribuito, nel corso dei secoli, a formare quella società multiculturale che rappresenta ancora oggi la più grande ricchezza umana e sociale della nostra regione. L'aspettiamo in Consiglio regionale, per celebrare insieme questa sua vittoria, con la consapevolezza che la narrativa, di cui lei è tra le espressioni migliori, come la cultura in senso più generale, rappresentano il fondamento principale per far uscire la Calabria dal suo isolamento sociale e culturale "

    "L'assegnazione del Premio Campiello allo scrittore calabrese Carmine Abate è una bellissima notizia, un grande onore e una gioia immensa per tutta la nostra regione". Lo ha detto la Vicepresidente della Regione, Antonella Stasi. "Abate - ha proseguito - è un'eccellenza culturale nel panorama letterario non solo italiano ma continentale e può diventare un fulgido esempio per tante nuove generazioni di giovani conterranei che sognano di farcela. E' un bellissimo traguardo per la Calabria e la dimostrazione di essere una regione tradizionalmente ricca, nonostante le ataviche difficoltà socio-economiche, di fermenti culturali, al suo interno, eccezionali".

    "Ancora una volta le eccellenze calabresi hanno dimostrato che esiste una terra viva, capace di proporsi e di realizzarsi: la vittoria di Carmine Abate alla cinquantesima edizione del prestigioso Premio Letterario Campiello ne è la concreta dimostrazione". E' quanto afferma il presidente della Fondazione Calabresi nel Mondo, il deputato Giuseppe Galati. "Si tratta - continua - di un premio letterario alla narrativa Italiana che dal 1962 è consolidato sul territorio nazionale attraverso il lavoro metodico di un'attenta giuria di esperti. I cento anni di storia di una famiglia calabrese raccontati nel romanzo 'La collina del vento' di Carmine Abate hanno saputo cogliere aspetti storici ed intrecci di vita vissuta che hanno catturato l'attenzione dei giurati e dei lettori. E' necessario leggere con attenzione la narrazione di Carmine Abate cogliendone i particolari ed i valori che, sia pur raccontati in contesti e situazioni difficili, devono essere sempre vivi in ciascuno di noi". "L'opera di Abate, giunto terzo allo stesso premio otto anni fa, si colloca - conclude il presidente Galati - nel solco della grande tradizione letteraria, italiana e calabrese. Diventa indispensabile continuare a investire nel patrimonio culturale, fonte inesauribile per produrre benessere e mettere in luce nuovi talenti".

    "Il Premio Campiello assegnato a Carmine Abate è motivo di enorme orgoglio". E' quanto scritto in una nota della segreteria della Cgil Calabria. "La nostra terra ferita, troppo spesso raccontata - aggiunge - senza alcun amore, ha trovato una dignità narrativa precisa nella saga familiare dello scrittore di Carfizzi; l'intellettuale crotonese che ha vissuto in Germania e insegna anche ai suoi alunni in Trentino il senso della memoria e delle radici, è, ne siamo certi, un vitalissimo esponente della nuova cultura identitaria del nostro Sud e di tutti i sud del Mondo, che nasce in spazi aperti di vera libertà che nessuno silenzio né oppressione mafiosa potrà mai chiudere. Ad Abate, immerso tra il Mediterraneo e il Levante arberesh, gli auguri sinceri di tutta la Cgil Calabria".

    "Esprimo le congratulazioni mie personali e di tutti i consiglieri comunali di Crotone a Carmine Abate per il prestigioso riconoscimento del Premio Campiello". Lo afferma, in una nota, il presidente del Consiglio comunale di Crotone, Arturo Crugliano Pantisano. "Poter annoverare un crotonese - aggiunge - vincitore di un premio letterario di livello nazionale ed internazionale è motivo di soddisfazione e di orgoglio per tutta la gente di Crotone. A Carmine Abate giunga il sentito ringraziamento del Consiglio comunale per aver dato prestigio e lustro a tutto il territorio con un'opera che testimonia tutta la dignità, la passione e la forza che la gente di Calabria sa esprimere".

    Il presidente regionale del "Centro orientamento emigrati calabresi", Antonio Perrelli, il vicepresidente, Vincenzo Montone, e l'intero Consiglio direttivo esprimono, in una nota, "viva soddisfazione per l'affermazione del calabrese Carmine Abate alla cinquantesima edizione del premio letterario Campiello". "Carmine Abate, figlio della diaspora, ed anche lui costretto ad emigrare - si aggiunge - è un esempio positivo di un calabrese che si è fatto apprezzare nel campo in opera, la letteratura e la poesia. Nella filosofia di Carmine Abate, il frequentare più mondi, più culture, avere più raffronti, alla fine 'arricchiscono tutti'. Lui è un esempio di arricchimento culturale e sociale che sapientemente sfruttati hanno fatto si di farlo notare come un calabrese diverso da quello che gli stereotipi della comunicazione rappresentano la Calabria ed i Calabresi". "Il Centro di Orientamento emigrati calabresi, proprio per tenere vivo il discorso sui calabresi che si sono affermati nel campo in cui operano - si afferma ancora nel comunicato - nel mese di ottobre premierà con un segno tangibili i calabresi illustri: quest'anno il premio sarà assegnato a Carmine Abate, ad Antonio Catricalà, attuale sottosegretario alla Presidenza del Consiglio; a Eugenio Gaudio, preside della Facoltà di Medicina dell'Università la Sapienza, ed all'avv. Paolo Posteraro, della Presidenza del Consiglio dei Ministri".

    "Ti prego di far giungere le mie più vive congratulazioni a Carmine Abate, illustre Tuo concittadino, che con il suo ultimo romanzo "la collina del vento" si è aggiudicata la cinquantesima edizione del prestigioso Premio Campiello. Come sai, abbiamo atteso con trepidazione, anche per la qualità degli altri concorrenti, l'esito della finale, ma mai è venuta meno in noi, che dall'inizio seguiamo con partecipazione attiva la sua straordinaria ascesa professionale, la fiduciosa convinzione che il risultato conclusivo sarebbe stato netto per come poi è stato.Mi è giunta eco della gioiosa commozione con la quale Tu e la piccola comunità di Carfizzi avete accolto la bellissima notizia. Ne avete ben motivo! Carmine Abate, infatti, non solo non ha mai fatto mistero delle sue origini, ma da esse ha tratto la linfa vitale di tutto il suo stupendo lavoro artistico. Tutti i Calabresi laboriosi, a partire dalle tante comunità arbresh, non possono che vivere questo eccezionale evento con l'orgoglio di essere figli di una terra che ha saputo generare nei secoli un nutrito parterre di grandi uomini dei quali, a pieno titolo, entra a far parte il nostro Carmine Abate. Abate, con le sue storie, rappresenta certamente un acuto interprete delle difficoltà, dei sacrifici e delle speranze di un meridione carico di problemi, ma anche pieno di risorse. Risorse che lasciano intravedere, nonostante tutto, una prospettiva di riscatto per questa terra e per le sue popolazioni. Le vicende narrate all'interno de "la collina del vento" raccontano cento anni di resistenza a soprusi ed angherie attraverso la saga degli Arcuri, una famiglia calabrese, che, su una collina dai molti misteri, per più di un secolo, assiste a nascite e morti, amori e ferite. Mi auguro che questa storia possa rappresentare la metafora della Calabria migliore che, nonostante le mille difficoltà, non si da per vinta, lotta ed alla fine riesce a vincere. Gli Arcuri sono una famiglia rara, che ci fa ben sperare ha dichiarato Abate commentando la sua vittoria a Venezia. Raro, caro Sindaco, è anche il suo talento e questa sua vittoria ci fa sperare in un futuro migliore per la Calabria e per l'Italia intera". Così il consigliere regionale Francesco Sulla in una lettera al Sindaco di Carfizzi.

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