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    La griffe etica "Cangiari" sbarca a Tel Aviv, moda come promozione sociale

     

     

    La griffe etica "Cangiari" sbarca a Tel Aviv, moda come promozione sociale

    30 ott 12 La moda - e non solo - come "strumento di promozione sociale": ci crede fermamente 'Cangiari', marchio stilistico calabrese, fondato sotto il tutorato di Santo Versace, che ieri a Tel Aviv ha presentato 'ManoAMano', mostra sospesa tra moda, ambiente e società, in uno dei luoghi più belli della città israeliana, ovvero il vecchio municipio in piazza Bialik, ora museo 'Beit Ha'ir. 'Cangiari' (che in dialetto calabrese vuol dire 'cambiare') appartiene al Gruppo cooperativo Goel a capo di numerose imprese sociali della Calabria e opera per l'inserimento nel mondo del lavoro soprattutto dei giovani e delle donne. Organizzata dall'Istituto italiano di cultura di Tel Aviv, diretto da Carmela Callea, dall'Ambasciata italiana in Israele e dal 'Beit Ha'ir' con a capo Ayelet Bitan Shlonsky, la rassegna ha presentato la maniera di lavorare di 'Cangiari' che utilizza materiali locali come il filo e la seta nella produzione di tessuti elaborati al telaio a mano da artigiane, secondo la tradizione calabrese che affonda le proprie radici nell'antichità greca e bizantina. E i risultati non hanno tradito le attese: modelli di design contemporaneo di alta qualità, dai tessuti (in parte 'cru' e in parte no) con colori a contrasto di raffinate tonalità. Un 'taglio' modernissimo che a Tel Aviv - città in tutto e per tutto segnata dallo 'Start Up' - hanno riscosso un notevole successo. Del resto Cangiari ha una solida esperienza come si è visto nelle ultime edizioni della Moda Italiana di Milano. In apertura di manifestazione, Vincenzo Linarello, presidente di Goel (nome tra l'altro tratto dal biblico Libro di Ruth) ha sottolineato che la maison è la prima "griffe etica" nel segmento moda. Obiettivo del Gruppo Cooperativo - ha aggiunto -"é quello di aiutare la gente a liberarsi di tutto ciò che nega la dignità di uomini e di cittadini in una regione che ha molti problemi di questo tipo. E Goel - ha spiegato - non lo fa con le parole ma con fatti imprenditoriali che non hanno fini di lucro". Anche l'ambasciatore italiano in Israele Francesco Maria Talò ha evidenziato che l'evento di Tel Aviv "rappresenta un'immagine straordinaria dell'Italia e della regione Calabria. 'Cangiari', come dice la parola, è sinonimo di cambiamento, di riscatto di una terra molto bella che vuole risolvere i suoi problemi. 'Etico' - ha concluso invitando a visitare la Calabria - non solo è bello ma anche conveniente". "Questa - ha spiegato Callea - è una mostra che ha come scopo la promozione del dialogo e punta all'inserimento delle donne e dei giovani nel mondo del lavoro". Non a caso all'iniziativa hanno partecipato alcune organizzazioni sociali israeliane, tra cui 'Achoti'' (Sorella), piu' impegnate in questo settore, nonché tre giovani designer come Anat Martkovich, Gil Yefman, Boaz Aharonovitch e l'artista Avi Milgron. E per restare in tema di Calabria, domani lo chef Luigi Quintieri presenterà le sue specialità gastronomiche all'Hilton di Tel Aviv dove resterà tutto il mese di novembre.

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