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    Estorcevano denaro a imprenditore, una faceva anche certificati a boss

     

     

    Estorcevano denaro a imprenditore, una faceva anche certificati a boss: 6 arresti a Reggio

    30 nov 12 La Polizia di Stato di Reggio Calabria sta eseguendo sei ordinanze di custodia cautelare nei confronti di persone legate alla cosca di 'ndrangheta degli 'zingarì ritenute responsabili di vari reati tra i quali spaccio di droga, corruzione, furto, riciclaggio e detenzione e porto abusivo di armi. Obiettivo del gruppo erano commercianti e imprenditori della jonica reggina ai quali estorcevano denaro. Tra gli arrestati c'é anche un funzionario di un servizio sociale.

    Boss parlò con funzionaria servizi sociali. Dalle indagini che hanno portato all'esecuzione dei provvedimenti nell'ambito dell' operazione Peronospora è emerso anche un colloquio telefonico tra Maria Grazia Galletta, funzionaria dei servizi sociali degli uffici per l'esecuzione penale di Reggio Calabria, già in carcere per un'analoga vicenda, e il boss Nicola Berlingieri ucciso lo scorso primo aprile. Nella telefonata, l'uomo si lamentava di essere stato "preso assai in giro" mentre Galletta, di 53 anni, attualmente in carcere a Castrovillari, che redigeva una relazione compiacente dietro pagamenti in denaro, gli rispondeva: "ma non mi pare signor Berlingeri, avete avuto pure la scarcerazione domiciliare... voi avete letto anche la mia relazione". La conversazione è stata intercettata nell'ambito dell' operazione della polizia che ha sgominato una banda dedita a vari reati tra i quali spaccio di droga, estorsione, corruzione, furto, riciclaggio e detenzione e porto abusivo di armi. Cinque, compresa la Galletta, le persone arrestate: Rocco Bevilacqua, di 37 anni; Alessandro Bevilacqua (22) che era già agli arresti domiciliari; Giuseppe Amato (27) e Damiano Bevilacqua (35). Nell'ambito della stessa operazione è stato disposto l'obbligo della dimora nel territorio di Ardore per Domenico Amato, di 25 anni.

    Certificati al boss. VAvrebbe redatto documenti compiacenti, in cambio di denaro, per fare ottenere benefici carcerari ad un boss della 'ndrangheta, Maria Grazia Galletta, di 53 anni, la funzionaria dei servizi sociali destinataria di una delle sei ordinanze di custodia cautelare eseguite stamattina dalla Questura di Reggio Calabria. Il boss che sarebbe stato favorito da Maria Grazia Galletta, Nicola Berlingieri, capo della comunita' degli zingari di Bovalino, è stato ucciso il primo aprile scorso in un agguato ad Ardore. La stessa funzionaria dei servizi sociali era stata arrestata il 6 novembre scorso dalla polizia anche in quel caso con l'accusa di avere intascato una mazzetta per fare ottenere ad una persona una misura alternativa alla detenzione in carcere. Gli arrestati, secondo quanto è emerso dalle indagini, condotte dal Commissariato di Bovalino con il coordinamento della Squadra mobile di Reggio Calabria, sono accusati di avere estorsioni ai danni di commercianti ed imprenditori, che raramente denunciavano, finalizzati ad ottenere compensi economici come le mancate retribuzioni di prestazioni d'opera o mancati pagamenti di prodotti ceduti. Il gruppo criminale sgominato con l'operazione, inserito nella cosiddetta cosca degli zingari, avrebbe fortemente condizionato, secondo gli investigatori, le attività economiche di una vasta zona della Locride.

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