Corbelli "Concedere domiciliari a Franco Morelli" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Corbelli "Concedere domiciliari a Franco Morelli"

29 nov 12 ''Prima di Natale l'ex consigliere regionale calabrese (attualmente sospeso), in attesa della sentenza di primo grado, Franco Morelli, venga mandato quanto meno agli arresti domiciliari, per le sue precarie condizioni di salute e visto che non esiste più alcuna esigenza cautelare: reiterazione del reato, inquinamento delle prove e pericolo di fuga". E' quanto afferma il leader del movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, in un appello rivolto ai giudici milanesi. Corbelli ha testimoniato martedì al processo, insieme, tra gli altri, al vescovo di San Marco Argentano-Scalea, mons. Leonardo Bonanno, ricordando 'l'onestà, la generosità, l'umanità, il disinteressato sostegno dell'esponente politico calabrese a tante iniziative umanitarie e di solidarietà del Movimento Diritti Civili, del suo impegno per il sociale, per le persone più povere, più bisognose. Mi ha sempre aiutato - ha detto Corbelli - nel mio impegno civile e umanitario, pur essendo io alle elezioni un suo avversario politico. Non dimenticherò mai il suo grande aiuto che ha permesso a Diritti civili di allestire e organizzare l'aereo umanitario per i bambini poveri e malati dell'Etiopia, che il 17 febbraio 2003 ho personalmente consegnato all'aeroporto Fiumicino di Roma all'ambasciatore dell'Etiopia in Italia, ricevendo per questa iniziativa umanitaria il ringraziamento ufficiale del Governo dell'Etiopia. Domani sarà un anno dal suo arresto, avvenuto il 30 novembre 2011, su richiesta della Procura distrettuale antimafia milanese. Un anno di carcerazione preventiva, che ha praticamente distrutto quest'uomo e la sua famiglia". "Oggi Morelli - conclude Corbelli - è un'altra persona. E' molto provato e assai dimagrito. E' irriconoscibile. Chiedo per questo un atto di giustizia giusta e umana: la concessione, per Natale, quanto meno degli arresti domiciliari, in attesa della fine del processo e della sentenza di primo grado".