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    Gabrielli a Cosenza mentre il Pollino continua a tremare

     

     

    Gabrielli a Cosenza incontra i sindaci mentre il Pollino continua a tremare

    28 nov 12 Una scossa di terremoto di magnitudo 3.1, di una serie di 8 eventi, è stata avvertita dalla popolazione tra le province di Cosenza e Potenza, le località prossime all'epicentro sono i comuni di Rotonda (Potenza), Mormanno e Laino Castello (Cosenza). Secondo i rilievi registrati dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l'evento sismico è stato registrato alle ore 13.37. Prima di questa scossa altri quattro eventi erano stati registrati alle 12:06 di magnitudo 2.2, alle 3:43 con magnitudo 3.0, alle 1:04 con magnitudo 2.6 ed alle 00:09 con magnitudo 2.1. Successivamente alla scossa delle 13.37 altre due scosse, sopra magnitudo 2, sono state registrate alle 13:37 di magnitudo 2.2 ed alle 14:59 con magnitudo 2.3. Infine oltre 10 scosse con magnitudo sotto il 2 sono state registrate nella zona. Dalle verifiche effettuate dalla Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile non risultano al momento danni a persone o cose.

    Gabrielli a Cosenza incontra i sindaci. Il capo della protezione civile Franco Gabrielli ha partecipato stamane a Cosenza ad una riunione operativa nella sede della Prefettura per fare il punto sulla situazione nelle aree del Pollino colpite dal terremoto all'indomani della dichiarazione dello stato di emergenza. Alla riunione hanno partecipato anche i sindaci dell'area ed i rappresentanti istituzionali dell'area. Era presente anche il Presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio. A margine dell'incontro il capo della protezione civile ha affermato che "l'ambito di azione del nostro intervento è richiamato nella delibera del Consiglio dei Ministri. Si tratta di interventi di assistenza alle popolazioni e la messa in sicurezza delle strutture abitative che hanno un'incidenza sulla pubblica incolumità. Questa è l'attività che stiamo cercando di rendere concreta". Gabrielli ha poi evidenziato che "c'é attenzione anche verso le attività economiche che hanno subito danni a cui cercheremo di venire incontro, così come, l'altro provvedimento che riguarda la sospensione dei mutui contratti. Tutte cose che rientrano nel concetto allargato di assistenza". L'ultimo passaggio il responsabile della protezione civile l'ha dedicato alla messa in sicurezza del territorio. "Questi interventi strutturali - ha detto - vanno al di là dell'ambito emergenziale".

    Oliverio: Popolazioni non siano abbandonate. "Abbiamo sinceramente apprezzato l'impegno puntale e tempestivo della Prefettura, della Protezione Civile e degli altri Corpi dello Stato che, sin dalle prime ore successive al sisma che ha interessato i comuni dell'area del Pollino e, in particolare, il Comune di Mormanno, hanno fatto sentire la loro vicinanza e la loro presenza alle popolazioni colpite". E' quanto ha affermato il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, nel corso dell'incontro con il capo della Protezione civile nazionale Franco Gabrielli. "Un particolare ringraziamento - ha proseguito Oliverio - voglio rivolgere al Prefetto di Cosenza Cannizzaro per la grande sensibilità dimostrata e per la presenza costante assicurata in queste settimane alle popolazioni di Mormanno e del Pollino e a Gabrielli che ha fatto sentire la sua presenza e la sua costante attenzione al problema. Tuttavia non possiamo sottacere i molteplici segnali di un lento ma costante processo di abbandono attualmente in atto di diverse attività economiche e commerciali e di interi nuclei familiari a causa della comprensibile preoccupazione che pervade le comunità per il perdurante sciame sismico cui continua ad essere sottoposta l'intera area. Di fronte a questa situazione difficile sono necessari provvedimenti adeguati e complessivi tesi, innanzitutto, a tranquillizzare le popolazioni attraverso un consistente sostegno finanziario ad un progetto complessivo che vada in direzione della messa in sicurezza delle strutture, delle civile abitazioni, degli edifici pubblici, del patrimonio culturale (a partire dalla Basilica di Mormanno) ed interventi a sostegno delle attività economiche e produttive locali e delle infrastrutture". "Sappiamo bene - ha aggiunto Oliverio rivolgendosi a Gabrielli - che per questi interventi di carattere strutturale non vi è una competenza specifica della Protezione civile nazionale, ma non avendo altre sedi in cui far sentire la nostra voce, cogliamo questa occasione per porre all'attenzione dello Stato e della Regione la richiesta pressante e forte che si operino scelte chiare attraverso provvedimenti urgenti e adeguati da parte del Governo Nazionale e della stessa Regione. Bisogna constatare, purtroppo, che malgrado la dichiarazione dello Stato di Emergenza che noi stessi abbiamo sollecitato, ancora di atti concreti e adeguati verso le popolazioni del Pollino e di Mormanno non si è vista neanche l'ombra. In questo momento registriamo solo un preoccupante e grave silenzio. Mormanno e il Pollino, pur sostenuti come era necessario nella fase della prima emergenza, non possono ora essere lasciati soli e abbandonati a se stessi davanti al necessario percorso di ricostruzione. Questa drammatica vicenda, semmai, dovrebbe rappresentare il punto di partenza per voltare pagina e cominciare a mettere in sicurezza il patrimonio edilizio e infrastrutturale di un territorio ad alto rischio sismico che può e deve continuare a guardare avanti". "Queste realtà - ha concluso - costituiscono un patrimonio prezioso ed incommensurabile per la nostra regione e per il nostro Paese. Lo Stato deve lanciare da subito segnali forti di fiducia ad una comunità che su questo territorio ha radici secolari e qui, e non altrove, vuole continuare a vivere e a costruire il proprio futuro".

    Cisl: "Servono urgenti Governo". "Interventi urgenti di messa in sicurezza e adeguamento di tutto il patrimonio abitativo sia pubblico che privato interessato dagli eventi sismici, anche per garantire la continuità produttiva ed occupazionale, nonché la piena funzionalità ed operatività dei servizi pubblici locali come scuole ed ospedali". Li ha chiesti al Governo il segretario confederale della Cisl, Luigi Sbarra, concludendo la manifestazione organizzata dalla Cisl calabrese a Mormanno in merito alle scosse di terremoto che stanno interessando la zona del Pollino. "La Calabria - ha detto Sbarra - è al primo posto in Italia per rischio sismico e idro-geologico. Tuttavia questo triste primato è sottovalutato dalla politica nazionale e regionale. Bisogna coniugare gli interventi per fronteggiare la fase di emergenza e poi un piano organico di prevenzione, di difesa del suolo, anche per contrastare situazioni di dissesto idro-geologico in un territorio fragile ed esposto ad un alto rischio sismico. Occorrono inoltre normative più severe per una edificazione equilibrata ed ordinata finalizzata a ridurre forme di abusivismo che mettono a rischio la sicurezza delle persone e delle attività produttive. Da questo punto di vista è necessario un rafforzamento delle procedure dei controlli e delle verifiche con attività constanti di monitoraggio da parte di tutte le autorità preposte alla sorveglianza". "La Cisl è impegnata - ha aggiunto Sbarra - nel sollecitare e chiedere al Governo nazionale e alla Regione Calabria che al provvedimento deliberato dal Consiglio dei Ministri sul riconoscimento dello stato di emergenza segua un piano straordinario di interventi e risorse adeguate, come il credito di imposta sull'edilizia da estendere anche al consolidamento antisismico, nonché di rivedere il Patto di stabilità per quegli enti locali che hanno risorse da investire nella messa in sicurezza degli edifici pubblici e privati. E' una via percorribile da subito per risolvere il problema della sicurezza e del risanamento ambientale e per rilanciare un'economia in un territorio già colpito in maniera forte dalla crisi e messo in ulteriore difficoltà dai continui eventi sismici".

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