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    Catanzaro la migliore per qualità della vita in Calabria

     

     

    Catanzaro la migliore per qualità della vita in Calabria

    26 nov 12 Catanzaro (78) e +5 punti che sale in cattedra in Calabria, con Crotone distaccata di una sola lunghezza (é 79/ma) mentre Vibo Valentia precipita perdendo 11 punti e collocandosi al 102/mo posto. E ancora: Reggio (92ma) che risale di due posizioni e Cosenza (96ma) che ne lascia sul terreno 3. E' il quadro della Calabria che emerge dalla 23/ma edizione della Qualità della vita nelle province italiane del Sole 24 Ore. A dominare è la crisi economica che morde più che altrove nelle contrade calabresi. Al capoluogo regionale spetta la palma, se così si può dire, per il benessere e livello calabrese con la posizione migliore: 82/ma. Nel dettaglio, Catanzaro presenta un pil pro-capite nel 2011 pari a 17.004 mentre Crotone è il fanalino di coda nazionale con 13.089. La città pitagorica è ultima nella graduatoria nazionale anche per i depositi (7.728), mentre a Catanzaro, invece, l'importo medio della pensione sociale si ferma a 429 euro (il più basso del Paese). Il capitolo Affari e Lavoro vede Crotone,(84/ma), primeggiare su scala regionale, seguita da Catanzaro (88), Cosenza (102) e Vibo (104) con Reggio in coda appaiata ad Agrigento (106). Unica, flebile, luce nella graduatoria, sempre nel crotonese, è la presenza di imprenditori under 30 che colloca quella realtà al 26/mo posto. Debacle tutta calabrese per il comparto Servizi, ambiente e salute: le cinque province occupano le postazioni dalla 99/ma, appannaggio di Cosenza, alla 107, ultimo gradino nazionale che spetta a Crotone. A pesare negativamente sono la copertura della banda larga, la pagella ecologica, la sanità con un tasso di emigrazione molto alto e la giustizia lumaca. Bassa l'incidenza di divorzi e separazioni nella regione, evidenzia il rapporto, con Vibo Valentia che segue al secondo posto Piacenza nella classifica nazionale con Reggio Calabria, Catanzaro e Crotone tra le prime sei. Si conferma la particolarità, già emersa lo scorso anno, sella situazione sicurezza in Calabria con Crotone al terzo posto assoluto nella graduatoria tra le città più tranquille. Seguita da Catanzaro(18), Cosenza (25), Reggio (28) e Vibo Valentia (44). Praticamente inesistenti rapine e microcriminalità nella città di Pitagora che è seconda in Italia e prima se si guarda agli scarsi episodi di appartamenti svaligiati. Il trend negativo dei delitti vede sempre la città ionica al primo posto. Tempo libero questo sconosciuto in Calabria con posizioni di assoluta retroguardia per i capoluoghi calabresi su fruizione di librerie, spettacoli (in questo caso Crotone e Vibo in coda ma a non molta distanza da Cosenza e Reggio) e scarso appeal turistico in genere.

    Bolzano al top in Italia. E' Bolzano la provincia dove si vive meglio in Italia. Lo ha sancito la ricerca annuale del Sole 24 Ore giunta quest'anno alla 23/ma edizione e pubblicata sul quotidiano in edicola oggi. Bolzano strappa la prima posizione a Bologna, classificatasi solo 10/ma. Maglia nera per vivibilità é invece Taranto, ancora una provincia del Sud come nel 2011, che scalza dal fondo della classifica un'altra pugliese, Foggia. La ricerca - svolta ancora sulle 107 province - si articola su sei settori (tenore di vita, affari e lavoro, servizi ambiente e salute, popolazione, ordine pubblico, tempo libero) costruiti a loro volta su sei indicatori (per un totale di 36), che danno luogo a sei graduatorie di tappa e quindi alla classifica finale. La vincitrice dello scorso anno, Bologna, scende di ben nove posizioni e arriva decima, mentre argento e bronzo vanno a Siena e Trento. Completano la top ten Rimini, Trieste, Parma, Belluno, Ravenna, Aosta, tutte presenze costanti anche in passato. Bolzano, già prima nel 1995, nel 2001 e nel 2010 conquista la vetta della classifica grazie alle buone performance nei capitoli Affari e lavoro e Tempo libero (3/a) e Ordine pubblico (4/a). Nel dettaglio, a farla salire in classifica sono la bassa disoccupazione (3,3% nel 2011 contro una media del 9%), le presenze turistiche e la scarsa incidenza di reati come furti in casa o di auto. In fondo alla classifica e all'estremo opposto della Penisola invece Taranto che raggiunge il proprio risultato migliore solo nell'Ordine pubblico (54/mo posto grazie all'incidenza modesta di scippi, borseggi e rapine e di truffe) mentre si ferma al 94/mo posto in Tenore di vita e in Servizi-Ambiente-Salute e al 95/mo nella voce Affari e Lavoro per registrare i risultati peggiori nel Tempo libero e nella Popolazione (rispettivamente 104/mo e 103/mo posto). Taranto risulta anche fortemente deficitaria sotto il profilo dei giovani, visto che la loro quota sul totale degli abitanti è scesa del 6% in dieci anni e la citta è al 105/mo posto in Italia per l'imprenditorialità dei 18-29enni. Le due più grandi realtà metropolitane, Milano e Roma, salgono entrambe un paio di scalini (rispettivamente in 17/ma e 21/ma posizione). Anche altre province con più di un milione di abitanti registrano qualche progresso: è il caso di Brescia e Torino o di Catania e Palermo. Le vittorie di tappa, cioé le province che si sono classificate prime nei vari settori vanno a: Milano per il Benessere economico; Cuneo per Affari e Lavoro; Bologna e Lucca alla pari per Servizi Ambiente e Salute; Piacenza per Popolazione; Oristano per Ordine Pubblico; Rimini per il Tempo Libero, che vince per il quarto anno consecutivo.

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