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    Bimba morta a Locri, processo slitta a gennaio per difetto di notifica

     

     

    Bimba morta a Locri, processo slitta a gennaio per difetto di notifica

    23 nov 12 E' stata aggiornata al 21 gennaio prossimo l'udienza davanti al gup di Locri che deve decidere sulla richiesta di archiviazione avanzata dalla procura nei confronti di quattro medici dell'ospedale di Locri per la morte di una bambina di 4 anni, Sara Sarti, di Pisa. Alla richiesta di archiviazione si sono opposti i genitori della piccola. Il rinvio è stato deciso dal gup Caterina Capitò a causa di un difetto di notifica ad alcuni legali. In aula, stamani, erano presenti il padre di Sara ed i nonni. La bambina morì nell'agosto del 2009 mentre era in vacanza con i genitori a Casignana, nella Locride, dopo essere stata portata in ospedale perché stava male.

    Processo slitta a gennaio. L'udienza per discutere dell'opposizione dei genitori di Sara Sarti, la bimba di 4 anni e mezzo morta a Locri nell'estate del 2009 per un presunto caso di malasanità, alla richiesta di archiviazione degli indagati avanzata dal pubblico ministero slitta ancora per il mancato perfezionamento delle notifiche ad alcuni indagati. Lo rivelano gli avvocati dei familiari della piccola, Giovanni Frullano ed Elena Mannucci. La prossima udienza è stata fissata il 21 gennaio. "Pur di accelerare i tempi e consentire la ripresa del procedimento - spiega Frullano - avevamo rinunciato a ogni eccezione possibile in merito ai vizi da cui erano affette le notifiche che erano state perfezionate nei nostri confronti con congruo ritardo rispetto ai termini previsti per legge". Amareggiato il padre di Sara, Alessandro Sarti: "Sono ormai tre anni che vengo invano a Locri per assistere a udienze che non vengono celebrate per mancanza delle notifiche. Per ottenere giustizia per mia figlia anche oggi ho speso il mio intero stipendio mensile in biglietti aerei e trasferimenti. Oggi nessuno della Procura era in aula, mentre sarebbe opportuno che il pm venisse di persona a sostenere le ragioni di una richiesta di archiviazione che ai miei occhi è assolutamente incomprensibile". Resta fiduciosa l'avvocato Elena Mannucci: "Quando le notifiche si perfezioneranno correttamente, riusciremo a tenere questa udienza dalla quale sono certa che emergeranno le ragioni dei nostri consulenti tecnici, secondo i quali Sara se fosse stata curata tempestivamente si sarebbe salvata, e sono fiduciosa che il Gip ne prenderà atto e finalmente dovrà tenersi il processo al quale Sara e i suoi genitori hanno diritto e per il quale hanno dovuto attendere ingiustamente oltre tre anni".

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