NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Decaduto comune Catanzaro, reazioni e commenti

     

     

    Decaduto comune Catanzaro, reazioni e commenti

    22 nov 12 "Oggi è una bella giornata. I giudici hanno fatto la cosa più giusta". Lo ha detto il candidato sindaco del centrosinistra, Salvatore Scalzo, che ha proposto il ricorso per l'annullamento delle elezioni comunali del maggio scorso. "E' un segnale - ha aggiunto - molto bello per tutta la Calabria. Questa sentenza dimostra che le elezioni devono svolgersi rispettando le regole. Ed è sulle regole che noi vogliamo ricostruire la Calabria. Esiste un nuovo corso che crede che le cose nella nostra terra possono cambiare. La magistratura ha fatto un buon lavoro. Sulla vicenda penale invece, almeno per oggi, non voglio parlare". Il candidato consigliere di Sinistra Ecologia e Libertà Giuseppe Pisano ha affermato che "finalmente la città di Catanzaro ha avuto giustizia. Oggi abbiamo scritto una pagina di democrazia sulla quale abbiamo sempre creduto. Dai giudici del Tar è stata data una risposta concreta sulle elezioni di Catanzaro. Oggi è un giorno storico".

    "Avevo detto nella conferenza stampa sui primi mesi di attività che avrei rispettato, qualunque fosse stata, la sentenza del Tar sui ricorsi elettorali. Non intendo derogare rispetto a questo intendimento, non senza però osservare che tale decisione piomba come un macigno su una città che stava rimettendosi in moto, anche grazie al rientro nel Patto di Stabilità, e rischia di produrre danni incalcolabili alla collettività". Così il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo. "Il fermo amministrativo, anche di pochi mesi, al quale comunque ci opporremo davanti al Consiglio di Stato, costerà ai cittadini di Catanzaro - prosegue - un prezzo enorme, difficilmente quantificabile. Non ho dubbi che gli elettori - sempre che si debba effettivamente andare alle urne - non solo confermeranno, ma addirittura amplieranno il loro consenso e la loro fiducia verso la mia persona. Ma qui non è in ballo il destino personale del sindaco, c'é in ballo il destino di una città che, senza guida, corre seriamente il pericolo di perdere finanziamenti importanti e di vedere rallentati tutti gli ambiziosi progetti che sono stati varati in questi pochi mesi da un Governo cittadino che ha lavorato sodo e nell'esclusivo interesse della Comunità. A rischio diventano i finanziamenti del Patto per le Città e del Centro Fieristico , l'appalto per il porto di Casciolino e per il nuovo depuratore, i lavori di riqualificazione dello stadio Ceravolo, gli interventi per il centro storico. Per non dire della sorte delle società partecipate che avevamo già cominciato a risanare in un'ottica manageriale per salvaguardare il posto di lavoro dei dipendenti". "Non conosco le motivazioni del Tar - prosegue Abramo - ma posso senza dubbio ribadire, a gran voce, che la mia è stata una vittoria limpida e trasparente, ottenuta con un ampio scarto di voti rispetto al mio principale antagonista e con un vasto consenso popolare. Ho atteso la sentenza con tranquillità, nel mio studio al Comune, lavorando anche stamattina a numerose riunioni operative per risolvere i tanti e delicati problemi della città che questa sentenza - che continuo a rispettare - sicuramente aggraverà. Se si tornerà a votare - ipotesi che mi auguro non si verifichi - spero che il voto popolare sarà così netto da chiudere per sempre una stagione di veleni che tanto male ha prodotto alla nostra amata Catanzaro".

    "Oggi è una giornata importante per Catanzaro e per la Calabria. La sentenza del Tar riconosce la fondatezza della battaglia del Pd e di Salvatore Scalzo e costituisce un passo decisivo per il ripristino della legalità": così Pier Luigi Bersani segretario del Pd. "Ora si torni alle urne - aggiunge - garantendo ai cittadini il diritto di esprimere il proprio voto nella massima chiarezza e trasparenza per assicurare il doveroso rispetto delle regole democratiche. Saremo a fianco di Scalzo perché la sua vittoria a Catanzaro sia motore di cambiamento per tutta la Calabria".

    "Il commissariamento del Comune di Catanzaro, città capoluogo di regione, congiunto con l'annullamento del voto in ben 8 sezioni elettorali, suggella quanto insieme al coordinamento regionale Fli Calabria denunciammo prima, durante e dopo le operazioni di voto, circa le indebite pressioni ed i sotterfugi che ancora oggi vengono esercitati da alcuni partiti politici e che, quindi, non rendono libera e democratica la scelta degli elettori". Lo afferma, in una nota, Angela Napoli, deputato di Fli. "Commissariamento del Comune di Catanzaro, città capoluogo di regione; scioglimento per contiguità mafiosa del Consiglio comunale di Reggio Calabria, prima città capoluogo a subire tale provvedimento; Comune di Rende sottoposto a Commissione d'Accesso; Comune di Taurianova, primo in Italia sciolto per mafia ancora oggi sottoposto per la terza volta alla Commissione d'Accesso; tre consiglieri regionali arrestati, uno dei quali già condannato in primo grado per associazione mafiosa; i settori regionali della sanità e dell'ambiente commissariati per la situazione emergenziale nella quale sono stati calati. Cosa ancora deve accadere per richiamare i cittadini della Calabria a riacquistare l'orgoglio di appartenenza, dicendo 'basta ai corrotti e collusi in politica'"?

    "Il Pd calabrese e quello nazionale hanno sempre creduto nella battaglia per la legalità e trasparenza. La decisione del Tar si annullare le elezioni comunali di Catanzaro va accolta con favore e dà ragione al Partito Democratico, che oggi ribadisce il suo impegno a sostegno del candidato di centrosinistra". Lo afferma, in una dichiarazione, la deputata del Pd Doris Lo Moro. "Ora c'é da augurarsi - aggiunge - che i cittadini sappiano riconoscere e premiare il percorso di legalità intrapreso dal Pd, affinché in Calabria possa affermarsi un nuovo corso".

    "La sentenza del Tar che ha deciso il ritorno al voto in otto sezioni della città di Catanzaro, deve essere accolta con il massimo rispetto". E' quanto scritto in una nota del coordinamento provinciale del Pdl di Catanzaro. "Occorre evidenziare, però, che questa decisione - prosegue la nota - provocherà danni enormi ad una città che stava faticosamente tentando, sotto la guida del sindaco Abramo, di risanare una situazione disastrosa ereditata dal centrosinistra e di assicurare consistenti finanziamenti per le opere pubbliche. Quella che il centrosinistra tenta di spacciare come una vittoria politica, altro non è che una partita al massacro giocata sul destino dei catanzaresi. Infatti in alcun modo può essere messo in discussione il dato politico che ha sancito la vittoria di Sergio Abramo e del suo schieramento, in un momento di difficoltà nazionale per il centrodestra, e che deve essere il punto di forza di questa coda della campagna elettorale". "A questo si aggiungano - dice ancora il Pdl - gli ottimi risultati di questi primi mesi di amministrazione che sicuramente convinceranno, in quelle otto sezioni, ancora un numero maggiore di cittadini a dare fiducia al centrodestra. Le irregolarità riscontrate nei seggi non hanno colore politico e nessuno può dire chi ne abbia tratto vantaggio, al contrario l'interruzione dell'azione amministrativa e i danni che la stessa produrrà sono da ascrivere per intero al centrosinistra che in maniera irresponsabile non ha accettato la sconfitta e cerca, per la terza volta in pochi mesi, di raggiungere un improbabile ballottaggio. Il fatto che poi molte presunte irregolarità siano da attribuire ad errori commessi all'interno dei seggi è la chiara dimostrazione di come queste elezioni siano state condizionate dalla scelta, su richiesta del centrosinistra, di sorteggiare gli scrutatori che da ora in poi dovranno sempre essere selezionati esclusivamente per meriti, competenza, esperienza e capacità per evitare che venga fatto scempio della democrazia, ovvero dell'espressione del voto popolare". Il coordinamento provinciale del Pdl evidenzia inoltre che "siamo anche preoccupati per il condizionamento che subiranno gli elettori di quelle otto sezioni, essendo un campo ristretto a dover decidere il futuro assetto politico-istituzionale del capoluogo, oltre ai tanti problemi che ci saranno per stabilire con esattezza gli aventi diritto al voto ed evitare che anche su questo versante si creino scenari paradossali. Basti pensare alla situazione dei votanti del seggio speciale, o alla necessità di impedire, ad esempio, una seconda possibilità di voto per i rappresentanti di lista e per gli operatori di seggio, o per gli stessi elettori delle otto sezioni che a qualsiasi titolo la volta scorsa hanno votato fuori dal seggio di appartenenza. Inoltre è evidente che un'elezione parziale altera la par condicio, perché le prospettive di tutti i candidati saranno diverse". "Siamo comunque fiduciosi - conclude - che il Consiglio di Stato porrà rimedio a questa incredibile situazione. Il centrosinistra che oggi canta vittoria dovrebbe riflettere sul fatto che questa sentenza sancisce una pesantissima sconfitta della nostra collettività. A cosa si appelleranno all'indomani della terza sconfitta in 18 mesi?".

    "Il rispetto che porto alle istituzioni e alla magistratura non mi impedisce di fare alcune considerazioni sulla sentenza con cui il Tar ha stabilito che bisognerà rivotare in 8 sezioni". Lo afferma in una nota il capogruppo del Pdl nel Consiglio comunale di Catanzaro, Domenico Tallini. "La prima - aggiunge - è che questa sentenza rischia di fare ripiombare la città nell'immobilismo e nel disordine amministrativo in cui l'aveva cacciata la sinistra, interrompendo quel percorso virtuoso che in soli sei mesi ha consentito ad Abramo di risanare i conti e rimettere in moto gli investimenti e lo sviluppo. La seconda è che nemmeno questa sentenza, che il Consiglio di Stato certamente ribalterà, scalfisce il grande consenso elettorale di Abramo e del centrodestra. Infatti, nelle 82 sezioni considerate regolari dal Tar, Abramo conserva una percentuale di circa il 50%, mentre per quanto riguarda il Consiglio con i soli voti 'regolari' delle 82 sezioni (oltre 29 mila) le liste del centrodestra si attestano al 53%, potendosi perfino permettere il lusso di non prendere nemmeno un voto nelle otto sezioni". "Si può ben dire da ora - conclude Abramo - che il centrodestra ha totalmente in mano la maggioranza del Consiglio comunale. La crescente popolarità di Abramo, sindaco che ha rimesso a posto i conti del Comune in soli sei mesi, aprendo decine di cantieri, farà il resto".

    "Il pronunciamento del Tar della Calabria conferma le denunce che avevamo avanzato circa la non regolarità del voto amministrativo a Catanzaro". Lo sostiene, in una dichiarazione, il commissario del Pd della Calabria, Alfredo D'Attorre. "Bisogna lavorare adesso - aggiunge - per assicurare che gli elettori delle sezioni coinvolte dall'inchiesta possano tornare in un contesto di trasparenza e rispetto delle regole. Per parte nostra ci impegniamo ad assicurare ai candidati del centrosinistra e al nostro candidato a sindaco, Salvatore Scalzo, un sostegno ancora più forte e determinato, nella convinzione che a Catanzaro possa davvero partire quella svolta politica che l'intera regione aspetta"

    "Il pronunciamento del Tar della Calabria è un'ottima notizia per i cittadini di Catanzaro e fa giustizia delle gravi alterazioni determinatesi nello svolgimento del voto nell'ultima tornata amministrativa. E'un successo del Pd e di Salvatore Scalzo che subito avevano denunciato le gravi anomalie poi riscontrate. Ora è necessario ripristinare le condizioni affinché si possa tornare al voto in un contesto di legalità e massima garanzia per i cittadini". Lo affermano Nico Stumpo e Davide Zoggia, responsabili organizzazione ed enti locali del Pd in una dichiarazione congiunta.

    "Il Tar di Catanzaro non poteva non annullare il voto amministrativo della città. Troppe violazioni di leggi, abusi, inquinamenti del voto". Lo afferma, in una dichiarazione, il deputato del Pd, Franco Laratta. "Ora si torni alle urne - prosegue Laratta - nel massimo rispetto delle regole. Da parte di tutti. Ma quello che fa male é che dopo Reggio Calabria, Corigliano Calabro e altri comuni minori, venga sciolto il Consiglio Comunale della città capoluogo di Regione. Un colpo al cuore alla democrazia di questa regione, che pare sempre più destinata ad essere una 'regione senza regole ne' legge'. Siamo praticamente commissariati in tutto. La corruzione è penetrata in ogni dove. Le azioni criminali, poste in essere da banditi e da una certa politica, sono diventate il segno distintivo di un'intera regione". "Ormai ci conoscono così - sostiene ancora Laratta - quasi come criminali incalliti, in tutta Italia. E non si salva nemmeno la stessa Regione, che non è affatto esente da inquinamento e corruzione. Anzi, anche qui si teme il precipitare della situazione. In Calabria c'é un urgente bisogno di una rivoluzione degli onesti. Va fatta pulizia senza guardare in faccia nessuno. Oppure la Calabria non si salva più".

    "Il Tar, con la sua sentenza, ha ripristinato le regole della democrazia. Siamo soddisfatti dell'esito dei ricorsi presentati dal centrosinistra e che si basavano su una serie di incongruenze, illegittimità e manipolazioni che hanno trovato piena accoglienza da parte dei giudici amministrativi". Lo sostiene, in una nota, il coordinatore provinciale di SEL Catanzaro, Fernando Miletta. "La città capoluogo - aggiunge - non meritava e non merita un Consiglio comunale gravato da ombre e sospetti. Ha bisogno, più che mai, di trasparenza, correttezza e legittimità. Per queste ragioni esprimiamo soddisfazione per la sentenza odierna. Ci si risparmi, adesso, le presumibili dichiarazioni degli esponenti della maggioranza 'abusiva' del Comune che ci accuseranno di aver danneggiato la città. Si tranquillizzino e chiedano scusa ai catanzaresi per quello che hanno provocato, per la bramosia di potere e per il disprezzo dimostrato per le regole della democrazia". "Questi personaggi, i loro compari e garanti politici - conclude Miletta - hanno gettato discredito su Catanzaro, facendo scempio del diritto fondamentale dei cittadini ad avere rappresentanti degni e un'amministrazione pienamente legittimata a governare la comunità.

    "La città di Catanzaro, i suoi cittadini, non meritano di vivere nel dubbio che l'elezione del proprio Sindaco e del consiglio comunale, si sia svolta in un clima di irregolarità e con il pesante sospetto che l'esercizio del voto sia stato condizionato da pesanti pressioni da parte della politica nei confronti dei cittadini". Lo affermano in una nota congiunta il segretario generale della Cgil della Calabria, Michele Gravano, ed il segretario generale della Cgil di Catanzaro-Lamezia, Giuseppe Valentino. "Crediamo - aggiungono - che in una fase difficile per le Istituzioni e la politica, soprattutto in Calabria, c'é il bisogno di fare luce su questa vicenda. Assieme alle tante inchieste che gettano un'ombra pesante sul capoluogo di Regione, la sentenza di oggi continua a parlare di una democrazia condizionata da poteri che minano alla sovranità popolare sancita dalla Costituzione Repubblicana. Le scelte importanti che investono la città di Catanzaro in termini di governo del territorio, di investimenti, sul futuro dei lavoratori dipendenti e delle aziende partecipate non possono essere esercitate con la spada di Damocle dei brogli elettorali". "Ci aspettiamo - concludono Gravano e Valentino - dalla politica un gesto di buon senso e di responsabilità, si fughi ogni dubbio su quanto è avvenuto in Città nei giorni del voto, la parola torni ai cittadini".

    "Giustizia è fatta. Il pronunciamento del Tar, che oggi ha rimandato al voto 8 sezioni elettorali per manifeste illegittimità commissariando il comune, ristabilisce finalmente la verità su quello che è successo a Catanzaro durante le elezioni amministrative della scorsa primavera. Oggi è una splendida giornata. In queste settimane ci siamo battuti per ristabilire un principio legalità che ha un grandissimo valore non solo per Catanzaro ma per tutta la Calabria. Di fronte allo scetticismo e allo scherno della destra catanzarese che ha sempre cercato di minimizzare, di negare l'evidenza, pur di occupare la poltrona di Palazzo De Nobili. Ora i cittadini potranno riappropriarsi del proprio voto, esprimersi liberamente in quelle otto sezioni che sono state e saranno decisive. Senza nessuna costrizione potranno legittimare un governo all'altezza del nostro capoluogo della Regione".Lo dichiara Domenico Petrolo, del Dipartimento Cultura PD e Coordinatore della campagna elettorale di Salvatore Scalzo per la carica di Sindaco di Catanzaro.

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     

 


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore