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    In migliaia in piazza a Crotone e Vibo contro scioglimento Province

     

     

    In migliaia in piazza a Crotone e Vibo contro scioglimento Province

    17 nov 12 In migliaia sono scesi in piazza, stamani, a Crotone e Vibo Valentia, per dire no alla soppressione delle due Province che dovrebbero tornare ad essere accorpate con quella di Catanzaro, così com'era prima della divisione. A Vibo, una trentina di sindaci della provincia ha restituito simbolicamente la fascia tricolore al Prefetto. A Crotone, studenti, amministratori pubblici, associazioni, ordini professionali, mondo del volontariato, sindacati e cittadini hanno partecipato alla manifestazione organizzata dal Comitato "Krotone è Provincia". Tremila persone, secondo i dati forniti dalla Questura, hanno preso parte al corteo partito dal piazzale dello stadio e che ha attraversato le principali vie della città per confluire davanti al Municipio. Qui è stato letto un documento unitario degli aderenti alla manifestazione con la quale si è voluto difendere non solo l'istituzione politica, ma anche le altre articolazioni provinciali dello Stato che il decreto legge del Governo di riordino mette a rischio insieme ai relativi servizi ed a posti di lavoro nel pubblico impiego. Lungo il percorso del corteo, nel quale hanno sfilato i gonfaloni della Provincia e quelli dei 27 comuni del territorio, i negozi hanno chiuso le saracinesche in segno di adesione. Il Comitato organizzatore, apartitico, ha voluto porre all'attenzione generale "il 'caso Crotone', che pur essendo la provincia più povera d'Italia, con il maggior tasso di disoccupazione giovanile (53,8%), fornisce circa il 20% del fabbisogno nazionale di metano, è sede del più grande centro d'accoglienza per immigrati d'Europa ed attende da oltre 20 anni la bonifica di uno dei più estesi siti industriali dismessi d'interesse nazionale". Anche a Vibo circa tremila persone hanno partecipato alla manifestazione organizzata dl comitato spontaneo di cittadini, dall'Amministrazione comunale di Vibo e dall'associazione "ViboVale". Il corteo, dopo essere partito da Piazza Municipio, ha fatto tappa alla Prefettura. I sindaci, in tutto 30 su 50, hanno minacciato dimissioni nel caso in cui il decreto ministeriale dovesse essere convertito in legge. Alla protesta hanno preso parte anche numerosi studenti delle scuole superiori ed universitari.

    Il presidente della Provincia di Crotone, Stano Zurlo, esprime "la più ampia soddisfazione" per la manifestazione organizzata per dire no alla soppressione dell'ente. "La città di Crotone e tutti i comuni del territorio - dichiara Zurlo - hanno risposto in termini di partecipazione e testimonianza. Nonostante la forte pioggia al corteo, snodatosi per le vie della città, erano presenti oltre cinquemila persone. Ciò a dimostrazione di come l'opinione pubblica tenga all'ente territoriale. Un ringraziamento ai cittadini, ai sindaci, ai rappresentanti di tutti gli schieramenti polituici, al presidente del Consiglio provinciale di Reggio Calabria Antonio Eroi che ha sfilato con noi. Grazie alle associazioni di categoria, agli Ordini professionali, ai commercianti che hanno chiuso i negozi al passaggio del corteo, ma un ringraziamento particolare ai tantissimi studenti che a gran voce hanno gridato la Provincia non si tocca. Un grazie al comitato spontaneo KRotone è Provincia che per diverse settimane ha lavorato per la grande manifestazione di oggi. Dopo le dichiarazioni del segretario nazionale del Pdl, Angelino Alfano, e dopo la meravigliosa iniziativa di oggi ritengo che la dignità ed il mantenimento della nostra provincia possano essere un traguardo raggiungibile".

    "La piazza va ascoltata. Stamattina tutti sono stati protagonisti di una manifestazione straordinaria, con la quale i crotonesi hanno voluto ribadire l'importanza dei presidi istituzionali strategici per la sicurezza e lo sviluppo". Lo ha detto il parlamentare Nicodemo Oliverio, capogruppo in commissione agricoltura alla Camera, dopo avere partecipato all'iniziativa a difesa della Provincia di Crotone. "L'impegno delle forze politiche e dei parlamentari, così come la partecipazione di tanti cittadini - ha aggiunto - diventano fondamentali per portare in Parlamento la voce dei territori e richiamare l'attenzione del governo perché possa rivedere un provvedimento che penalizza le aree già deboli e che rappresenterebbe un salto all'indietro sul piano economico e sociale".

    Secondo il consigliere regionale del Pdl, Salvatore Pacenza, presidente Comitato regionale per la qualità e la fattibilità delle leggi, "conforta il fatto che neanche la pioggia insistente abbia fatto desistere le migliaia di persone che quest'oggi hanno sfilato in corteo tra le vie di Crotone e Vibo per urlare al governo Monti il loro no fermo e deciso verso quel decreto di riordino delle Province che si sta palesando come un provvedimento tanto iniquo, quanto deleterio per l'intera Calabria. A Crotone - ha aggiunto Pacenza, che ha partecipato al corteo - sono state oltre cinquemila le persone che hanno aderito alla protesta, manifestando in maniera composta e civile un dissenso che potrebbe presto tramutarsi in un rischio reale per la perdita di posti di lavoro, ma anche in un colpo fatale ad un'economia già di per sé minata. C'erano tutti a rappresentare la società civile: gli studenti, i sindacati, gli amministratori pubblici, le associazioni di categoria, gli ordini professionali, il mondo del volontariato, ma soprattutto i semplici cittadini. Adesso però è davvero importante che questa sorprendente risposta corale giunga a Roma dove si sta giocando la vera partita per il futuro delle 36 Province italiane accorpate. Quest'ondata di dissenso, infatti, bisognerà riversarla con un'adesione massiccia alla grande manifestazione nazionale che i sindaci delle città capoluogo interessate dal riordino stanno organizzando per la prossima settimana nella Capitale. La speranza è che i leader dei maggiori partiti nazionali prendano una posizione chiara e decisa di avversità alla conversione in legge del decreto 188, così come ha fatto durante questa settimana il segretario nazionale del Pdl Angelino Alfano".

    I sindaci assieme ai gonfaloni dei Comuni in piazza

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