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    Lombardo (DDA) "Dopo arresto Lanzino società civile risponda"

     

     

    Lombardo (DDA) "Dopo arresto Lanzino società civile risponda"

    17 nov 12 "Dopo Franco Presta, arrestato a Rende, la cattura di Ettore Lanzino, a Rende di nuovo. Vuol dire che in questo territorio la criminalità è molto forte e gode di larghi appoggi. Io dico che lo Stato ha dimostrato la sua presenza. Mi auguro che la società civile risponda". A dirlo é stato il procuratore della Repubblica e capo della Dda di Catanzaro Vincenzo Antonio Lombardo, incontrando i giornalisti per illustrare l'operazione che ha portato all'arresto del boss latitante, l'ultimo ancora in circolazione a Cosenza, Ettore Lanzino. "Con pazienza e professionalità - ha detto il comandante provinciale dei carabinieri, col. Francesco Ferace - si è arrivati alla cattura del latitante. L'Arma ha messo in campo gli uomini migliori, un gruppo sceltissimo che ha lavorato per nove mesi per conseguire questo risultato in un ambiente difficilissimo. Rompere un sistema di protezione che si era consolidato nel tempo attorno al grande capo della 'ndrangheta di Cosenza che siamo riusciti a penetrare''. "Al momento dell'arresto - ha aggiunto Ferace - non ci sono state reazioni scomposte da parte del latitante che ha detto 'prima o poi doveva finire' e infatti è finita. Nell'appartamento sono stati trovati documenti importanti da un punto di vista operativo che sono già all'analisi e all'attenzione della Dda e poco altro perché quello era un appartamento in cui il latitante era da poco tempo e che avrebbe lasciato da lì a poco". "Pedinavamo da tempo - ha sostenuto il comandante del Ros di Catanzaro Giovanni Sozzo - quello che ritenevamo essere il fiancheggiatore che incontrava il latitante, ovvero Di Puppo, e le particolari modalità dei movimenti che ha attuato ieri sera e che siamo riusciti ad osservare e la particolare circospezione con cui è entrato nel palazzo ci ha fatto ritenere fondato il sospetto che in quell'edificio si nascondesse il latitante".

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