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    Inchiesta Elezioni Catanzaro, slitta incidente probatorio

     

     

    Inchiesta Elezioni Catanzaro, slitta incidente probatorio

    09 nov 12 Nuovo rinvio, il secondo in due settimane, per l'incidente probatorio nell'ambito dell'inchiesta sulla presunta compravendita di voti in occasione delle elezioni comunali di Catanzaro del maggio scorso. Il rinvio è stato deciso dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Catanzaro, Maria Rosaria Di Girolamo, a causa della mancata notifica degli atti ad uno dei due difensori del consigliere comunale Francesco Leone, indagato con altre cinque persone. Nel corso dell'udienza di stamane l'avvocato Gianni Russano ha sollevato l'eccezione circa la mancata notificata degli atti dell'incidente probatorio al codifensore, l'avvocato Antonio Lomonaco. Il giudice ha quindi deciso di rinviare l'incidente probatorio al 7 dicembre in modo da consentire alla Procura della Repubblica di notificare gli atti all'avv. Lomonaco. L'incidente probatorio è stato chiesto dal sostituto procuratore della Repubblica, Gerardo Dominijanni, per acquisire e cristallizzare le testimonianze di una quindicina di persone che hanno riferito di avere ricevuto promesse di denaro e di posti di lavoro in cambio del voto e nasce dal pericolo, evidenziato dalla Procura, che i testi possano essere avvicinati con nuove promesse di denaro in cambio della ritrattazione. Al vaglio della Procura c'é l'ipotesi dell'utilizzo di una 'scheda ballerina' utilizzata nella presunta compravendita dei voti. Gli inquirenti stanno valutando anche l'esistenza di un 'nucleo' di persone che avrebbe organizzato nel dettaglio la compravendita dei voti in favore di alcuni candidati al consiglio comunale. Stamane in tribunale erano presenti il leader del centrosinistra in consiglio comunale a Catanzaro, Salvatore Scalzo (Pd), ed altri esponenti esponenti della stessa area politica. Dopo il rinvio dell'incidente probatorio l'avvocato Gianni Russano ha detto: "stamane si sono presentati Salvatore Scalzo ed alcuni suoi sostenitori che volevano costituirsi parte civile. Ma in realtà queste persone, così come previsto dalle norme, non hanno diritto in sede di incidente probatorio a costituirsi parte civile. Se vorranno potranno farlo nelle sedi opportune e cioé all'udienza preliminare oppure al dibattimento".

    Legale Scalzo: no parte civile. "Smentisco clamorosamente nella mia qualità di difensore di Salvatore Scalzo le dichiarazioni dell'avvocato Gianni Russano secondo cui Scalzo si sarebbe presentato stamane per costituirsi parte civile". Lo afferma l'avvocato Giuseppe Pitaro, legale di Salvatore Scalzo, leader del centrosinistra in consiglio comunale a Catanzaro. "In realtà, pur potendolo già fare - ha aggiunto l'avvocato Pitaro - perché previsto dal testo unico e dalle norme vigenti, Scalzo ha deciso di costituirsi parte civile nella fase dell'udienza preliminare e non oggi. Tale circostanza peraltro ho riferito verbalmente finanche al collega Russano. Ci sarà pertanto il tempo e il modo per tutelare i diritti e gli interessi legittimi del candidato a sindaco Salvatore Scalzo, leso da una serie di irregolarità elettorali al vaglio anche della giustizia amministrativa". "Scalzo e i suoi sostenitori sono comparsi stamattina - ha concluso - solamente per dimostrare, semmai ve ne fosse bisogno, simbolicamente la sua attenzione nei confronti degli organi di giustizia".

    Scalzo: presenti per dare segnale. "Battuta infelice quella dell'avvocato Russano che farebbe bene a non cercare spazi e protagonismi di altra natura attorno a notizie e intenzioni infondate". Lo afferma il leader del centrosinistra nel consiglio comunale di Catanzaro, Salvatore Scalzo, circa la sua presenza stamane all'incidente probatorio nell'inchiesta sulla presunta compravendita di voti in occasione delle amministrative del capoluogo calabrese. "Come ho già chiarito nei giorni precedenti - aggiunge - e anche scritto ieri sera sul mio profilo personale di social network (che smentisce in pieno le pretese dell'avvocato) la mia presenza e quella di tante altre persone, composta e ordinata, sarebbe stata mirata non a costituirsi parte civile ma a offrire un segnale, da liberi cittadini, di vicinanza e presenza in una città dove coraggio e giustizia hanno bisogno di avvertire sostegno e calore di una fresca società civile. Preciso anche all'avvocato che, come lui ben sa, nessuno è stato invitato ad allontanarsi dall'aula; abbiamo infatti, come da programma, lasciata l'aula autonomamente una volta che si accingeva l'inizio dell'udienza". "Inoltre - prosegue Scalzo - nessun atto di costituzione, in questa fase, è mai stato prodotto e dunque davvero non capiamo su che basi si fondano le sue allusioni. Per quanto ci riguarda, ci costituiremo nelle fasi processuali opportune. In generale l'avvocato non ha né regole ne comportamenti da prescriverci, perché quelli, noi, li conosciamo molto bene e cerchiamo di interpretarli tentando di essere all'altezza, sempre, delle responsabilità di cittadini, amministratori, professionisti di un capoluogo di regione. E auguriamo all'avvocato Russano, il cui lavoro rispettiamo, di agire con medesima responsabilità e serietà"

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