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    Società di Mangone evadeva il fisco, sequestrati beni per 350 mila euro

     

     

    Società di Mangone evadeva il fisco, Gdf sequestra beni per 350 mila euro

    08 nov 12 Un capannone e conti correnti bancari per un valore complessivo di 350 mila euro sono stati sequestrati dai finanzieri di Amantea all'amministratore di una società di installazione impianti. Il provvedimento segue una verifica fiscale conclusa con la denuncia di sette persone per avere sottratto al fisco redditi imponibili per 610 mila euro e Iva oltre 160 mila euro, nonché l'emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per un valore di un milione. Infatti i finanzieri della Tenenza di Amantea, in esecuzione di specifico decreto emesso dalla Procura della Repubblica di Paola, hanno sequestrato in via preventiva il capannone sito in Mangone (CS) e conti bancari riconducibili ad una società in accomandita semplice esercente attività di installazione impianti con sede in Amantea (CS) per un valore complessivo di 350.000,00 euro. L’attività di servizio trae origine da una verifica fiscale condotta nei confronti di una società, i cui esiti hanno consentito di denunciare nr. 7 soggetti per i reati previsti e puniti dagli artt. 2, 8 e 11 del D. Lgs. 74/2000 e constatare la sottrazione al fisco di redditi imponibili per € 610.000,00 e oltre € 160.000,00 di I.V.A., nonché l’emissione e utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti per un importo complessivo di circa € 1.000.000,00. La società verificata, per non pagare le imposte e permettere a terzi di evaderle, emetteva sistematicamente ed utilizzava fatture palesemente fittizie, riguardanti inverosimili ed antieconomiche operazioni di manutenzione di automezzi ed immobili. Inoltre, l’attività investigativa ha permesso di accertare che due degli indagati, marito e moglie, durante le operazioni di verifica, hanno tentato di simulare la vendita dell’immobile sottoposto a sequestro, per evitare che lo stesso fosse aggredito dalla eventuale procedura esecutiva dell’Erario. Proprio in virtù della significativa evasione e delle investigazioni effettuate dalla Fiamme Gialle, il G.I.P. del Tribunale di Paola ha convalidato la misura del sequestro preventivo per equivalente d’urgenza emesso dalla Procura della Repubblica di Paola, preordinato alla successiva confisca delle risorse patrimoniali illecitamente accumulate fino alla concorrenza delle imposte evase dal contribuente. Quello applicato dall’Autorità Giudiziaria è uno strumento particolarmente efficace ed incisivo a garanzia delle ragioni dell’Erario, introdotto dalla legge finanziaria per il 2008, che consente di aggredire i beni degli evasori fiscali per l’“equivalente” delle somme sottratte al Fisco.

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