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    Arrestati gli otto scafisti del'ultimo sbarco, hanno incassato un mln di dollari

     

     

    Arrestati gli otto scafisti del'ultimo sbarco, hanno incassato un mln di dollari

    07 nov 12 La Guardia di finanza e la Polizia di Reggio Calabria, su provvedimento della Procura, hanno sottoposto a fermo gli otto membri di equipaggio di varie nazionalità del peschereccio turco Kaptan Ilker Atalay, giunto lunedì al porto di Reggio con 162 clandestini. Sono accusati di aver portato illegalmente, dietro pagamento di varie migliaia di dollari, dalla Turchia all'Italia, i migranti esponendoli a pericolo di vita e sottoponendoli ad un trattamento inumano e degradante. Il peschereccio d'altura è stato intercettato nella notte tra domenica e lunedì scorsi da unità del Gruppo aeronavale di Messina della Guardia di Finanza al largo di Capo dell'Armi (Reggio Calabria). L'imbarcazione era stata avvistata nel tardo pomeriggio di domenica a circa 140 miglia a Sud est di Capo Passero (Siracusa) e successivamente monitorata nel corso della navigazione. Una volta entrato in acque territoriali, il peschereccio è stato prima bloccato e poi condotto nel porto di Reggio Calabria. A bordo sono stati trovati 162 immigrati tra i quali 34 bambini e 25 donne di cui una in stato di gravidanza, che hanno riferito di essere afghani e di essere partiti tre giorni fa dal porto di Istanbul. Subito dopo l'attracco, la Guardia di Finanza e la Polizia hanno iniziato gli accertamenti su una decina di persone che si sono conclusi col fermo degli otto membri dell'equipaggio.

    Prestipino: Viaggio disumano, incassati un mln di dollari. "E' un'operazione sicuramente importante perché abbiamo individuato gli organizzatori e gli scafisti che con questo viaggio hanno incassato circa un milione di dollari". Così il procuratore aggiunto di Reggio Calabria Michele Prestipino ha commentato l'inchiesta coordinata con il pm Sara Amerio, che ha portato al fermo di otto tra scafisti e componenti l'equipaggio del peschereccio intercettato al largo delle coste italiane e fatto arrivare lunedì scorso nel porto di Reggio Calabria. "Quegli sfortunati viaggiatori - ha aggiunto Prestipino - sono rimasti ammassati sul peschereccio per sei giorni, tenuti in condizioni degradanti e disumane. Quando sono arrivati erano fortemente provati ed esausti. Senza dimenticare che sono stati costantemente in pericolo di vita per tutto il viaggio. Le indagini dei finanzieri del Gruppo e dei poliziotti della squadra mobile hanno accertato che l'equipaggio li ha trattati in maniera disumana. Tra i fermati c'erano anche coloro che erano incaricati proprio di garantire la 'disciplina' a bordo. E solo saltuariamente sono stati distribuiti viveri ed acqua"

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