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    Beni fittizi, azienda legata a cosca in amministrazione controllata a Vibo

     

     

    Beni fittizi, azienda legata a cosca in amministrazione controllata a Vibo

    27 mar 12 Una societa' operante nel settore del commercio carni, la Vibo carni Sas, valutata 3,5 milioni, è stata sottoposta ad amministrazione giudiziaria e beni per un milione sono stati sequestrati dalla guardia di finanza di Vibo Valentia. Contestualmente i finanzieri hanno denunciato Andrea Mantella, ritenuto legato alla cosca di 'ndrangheta dei Lo Bianco, e la sua compagna, Santina Lagrotteria, per trasferimento fraudolento e intestazione fittizia di beni. Dall'inchiesta, coordinata dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia e condotta dai finanzieri del nucleo di polizia tributaria, sarebbe emerso che i beni sequestrati, tra i quali figurano una ditta individuale, un'azienda agricola, auto, conti correnti e depositi finanziari, erano riconducibili a Mantella anche se, in parte, risultavano intestati alla sua compagna. Dagli accertamenti sono emersi anche una serie di collegamenti tra queste aziende e la società Vibo Carni, nella quale Mantella non figura, ma che hanno spinto gli inquirenti a chiedere al Tribunale di Vibo, sezione misure di prevenzione, la nomina di un'amministrazione giudiziaria per la società stessa. Nel gennaio dello scorso anno, a Mantella erano stati confiscati, sempre dalla Guardia di Finanza, beni mobili ed immobili per un valore di quattro milioni di euro.

    Spagnuolo "Colpita area grigia". "Il sequestro va a toccare non l'ambiente direttamente mafioso, ma quello nel quale s'inserisce e lavora il gruppo mafioso. In buona sostanza queste società non appartiene ad Andrea Mantella, a cui invece abbiamo sequestrato tutta una serie di beni, ma lo ha agevolato nella sua attività imprenditoriale". A dirlo è stato il procuratore di Vibo Valentia Mario Spagnuolo, incontrando i giornalisti per illustrare i risultati dell'operazione condotta stamani dalla guardia di finanza. "La norma - ha aggiunto - prevede la possibilità che chi gestisce questa società, visto che si è comportato in termini non corretti, venga sostituito con amministratori giudiziali nominati dal tribunale. Questo è stato fatto ed è importante perché apriamo una scia ad una serie di iniziative per colpire quell'ambiente grigio che sta attorno alla mafia". Spagnuolo ha anche sostenuto che il volume di affari della Vibo Carni aumentava quando Mantella era in libertà e invece precipitavano quando era detenuto. "E' evidente - ha detto - che c'é un legame che deriva anche dal ricorso a strumenti di analisi molto sofisticati che ci fanno evidenziare come le strutture imprenditoriali riconducibili ai mafiosi traggono la loro capacità operativa dal mafioso stesso. D'altro canto noi sappiamo quale cancrena hanno inoculato nel tessuto sano della nostra società e quindi cerchiamo di fare in modo di estirpare questa cancrena".

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