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    Mons. Bertolone "Memoria diventi impegno quotidiano"

     

     

    Mons. Bertolone "Memoria diventi impegno quotidiano"

    21 mar 12 "'E' molto più facile essere un eroe che un galantuomo. Eroi si può essere una volta tanto; galantuomini si deve essere sempré. La lapidaria battuta che Luigi Pirandello mette in bocca ad uno dei protagonisti del suo 'Il piacere dell'onesta" ho voluto diventasse l'incipit della mia riflessione in questa giornata particolare dedicata alla memoria delle vittime della mafia ed a quel principio, la legalità, di cui s'avverte sempre più il bisogno in un contesto in cui crescono paura ed omertà". Lo ha detto il vescovo di Catanzaro-Squillace, mons. Vincenzo Bertolone, intervenendo sul tema "La legalità nel Magistero della Chiesa", in occasione della seduta della Commissione regionale contro la 'ndrangheta. ''In particolare, il 21 marzo - ha aggiunto il presule - è, e deve divenire ancor più, il giorno in cui interrogarsi sulla necessità di trasformare la memoria in impegno quotidiano per liberare definitivamente le nostre terre dalla violenza della 'ndrangheta. Per mons. Bertolone ''legalità, iniziativa e creatività sono le regole da scrivere e interpretare in senso dinamico che chiedono spirito d'iniziativa e creatività da parte dei cristiani i quali, pur non essendo del mondo, sono nel mondo, nei quartieri, nelle città e negli Stati". "Educare alla legalità - ha sostenuto ancora il presule - significa, in definitiva, anche levar la voce e protestare contro tutti i miti, le violenze, i dispotismi. Significa condannare tanto l'egemonia economica del capitale quanto la dittatura di classe ammonendo che la vera democratizzazione dell'economia è minacciata sia dal monopolio ossia dal despotismo economico di un anonimo conglomerato di capitale privato che dalla forza preponderante di moltitudini organizzate e pronte a usare della loro potenza a danno della giustizia e del diritto altrui. Accanto alla protesta e alla condanna, la proposta, anche tecnica: risolvere alcuni problemi con l'intervento dello Stato; la difesa del diritto universale di voto, l'orientamento del voto dei cattolici verso quei candidati o quelle liste di candidati di cui si ha la certezza che rispetteranno e difenderanno l'osservanza della legge divina e i diritti della religione e della Chiesa, nella vita privata e pubblica". "E' indispensabile - ha asserito ancora Mons. Bertolone - che tutta la società civile e la Chiesa rilancino il concetto di legalità, non nel senso striminzito della pur imprescindibile osservanza delle norme giuridiche, ma come espressione di nuova etica pubblica che faccia ben comprendere che le leggi vanno fatto col cuore e col cervello e, dopo, osservate da tutti".

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