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    Società Nefrologia: rafforzare prevenzione, 180mila calabresi hanno danni renali

     

     

    Società Nefrologia: rafforzare prevenzione, 180mila calabresi hanno danni renali

    12 mar 12 "Sulla prevenzione delle malattie renali facciamo già tanto e contiamo di fare di più una volta che la rete nefrologica, alla quale sta lavorando una task force da noi richiesta alla Regione, sarà definitivamente messa a punto e, come chiediamo, rafforzata". Lo ha detto la presidente della Società calabrese di Nefrologia, Teresa Papalia, commentando positivamente i risultati della Giornata del rene, promossa dalla National kidney foundation, dalla Fondazione italiana rene e dalla Società italiana di nefrologia allo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica sulla prevenzione delle patologie renali. "La Calabria, dove sono circa 180 mila le persone che presentano segni di laboratorio indicativi di danno renale o di insufficienza renale più o meno grave - ha aggiunto Teresa Papalia - ha partecipato all'importante evento dell'8 marzo con una serie di iniziative in tutte e cinque le province. Medici e infermieri sono stati presenti in diverse piazze con appositi gazebo, negli ambulatori ospedalieri aperti al pubblico e nelle scuole. Nel corso della giornata personale medico e infermieristico delle nefrologie e dialisi di tutte le Aziende ospedaliere e delle Aziende sanitarie calabresi, in collaborazione con la Croce rossa italiana, hanno effettuato gratuitamente controlli della pressione arteriosa ed esami delle urine raccolte al momento per il controllo dell'eventuale presenza di proteinuria e hanno fornito materiale illustrativo e informazioni sulla crescente diffusione delle malattie renali e sull'importanza della prevenzione delle nefropatie i cui costi economici e sociali sono elevatissimi". Quest'anno l'invito della dottoressa Papalia è stato raccolto dai presidenti delle cinque province calabresi che hanno concesso il loro patrocinio, contribuendo al successo dell'iniziativa. "L'adesione delle Province - ha spiegato Teresa Papalia - rappresenta un valore aggiunto che ha contribuito non solo alla diffusione delle conoscenze e alla sensibilizzazione della popolazione al problema delle malattie renali, ma anche alla consapevolezza che le società scientifiche e gli operatori sanitari, con l'aiuto delle istituzioni, nel promuovere la prevenzione delle malattie propongono obiettivi primari di salute pubblica. E ciò vale soprattutto in campo nefrologico per il peso epidemiologico, la complessità clinica e le implicazioni sociali e finanziarie delle malattie renali".

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