NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Corteo a Reggio per parrucchiere ucciso "Vogliamo verità"

     

     

    Corteo a Reggio per parrucchiere ucciso "Vogliamo verità"

    07 mar 12 Alcune centinaia di persone partecipano, a Reggio Calabria, ad una fiaccolata in ricordo di Giuseppe Sorgonà, il parrucchiere di 25 anni assassinato il 7 gennaio del 2011, chiedendo verità e giustizia e sollecitando l'individuazione dei responsabili. Il corteo, che si concluderà davanti alla Questura, è partito da via De Nava, dal punto in cui Sorgonà è stato ucciso. Sorgonà, al momento dell'agguato, viaggiava sulla sua Fiat 500 ed aveva accanto a sé il figlio di appena due anni quando due killer su una motocicletta lo affiancarono esplodendogli contro alcuni colpi di pistola. L'iniziativa di oggi è stata voluta dai giovani della comunità di Mosorrofa, una frazione di Reggio Calabria, di cui é portavoce Antonino Iero. Prima dell'inizio della manifestazione, i partecipanti hanno letto un brano di don Primo Mazzolari dal titolo "ci impegniamo". "Ci impegniamo - ha recitato Antonino Iero - per trovare un senso alla vita, a questa vita, alla nostra vita, una ragione che non sia una delle tante ragioni che ben conosciamo e che non ci prendono il cuore. Si vive una volta sola e non vogliamo essere giocati in nome di nessun piccolo interesse". "Giuseppe Sorgonà - è scritto in un volantino diffuso dalla comunità dei giovani di Mosorrofa durante il corteo - era un ragazzo normale, per questo non possiamo permetterci più di far finta di niente. Sarebbe come se dicessimo ai ragazzi normali che non ci importa se vengono uccisi; che in questa città possono morire da soli. E comunque noi non vogliamo arrenderci, né far finta di niente, anzi, ci mettiamo la faccia continuando a dire basta a chi crede di potere uccidere impunemente e a chi rimane chiuso nell'indifferenza, per fatalismo o per paure". "Chiedere giustizia - conclude la nota - non è desiderio di vendetta ma è chiedere, responsabilmente verità". I giovani hanno anche rivolto un appello alle istituzioni "chiamate a scoprire i colpevoli perché non diventi definitiva la sfiducia che da tanto tempo, spesso non senza ragione, sperimentiamo nel sud".

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     

 


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore