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    Crollo palco concerto Pausini: reazioni e commenti

     

     

    Crollo palco concerto Pausini: reazioni e commenti

    05 mar 12 E' nell'albergo Altafiumara di Santa Trada di Cannitello, a Villa San Giovanni (quindi alle porte di Reggio Calabria), Laura Pausini, ed al momento ha fatto sapere di non volere rilasciare dichiarazioni. Lo staff della cantante, tramite gli addetti dell'hotel, ha fatto sapere che per ora la cantante non commenterà l'incidente, accaduto durante il montaggio del palco sul quale la Pausini avrebbe dovuto esibirsi stasera,nel quale ha perso la vita un operaio.

    " Il nostro lutto è totale. E devastante. Ciao Matteo", così Laura Pausini su Facebook ha commentato la morte del tecnico vittima di un incidente mentre montava il palco per il concerto previsto stasera a Reggio Calabria. "Noi che siamo la tua famiglia in tour ci inchiniamo davanti a te Matteo", scrive la cantante. "Scrivere queste parole per me è davvero molto difficile e doloroso. Mi trovo in uno stato di confusione e fragilità molto forti", aggiunge la Pausini. "Questa notte - racconta la cantante - il nostro amico e compagno di viaggio Matteo Armellini ha perso la vita a Reggio Calabria. Matteo era un rigger, un tecnico esperto, un ragazzo giovane, forte, riservato, gentile e sempre attento a far sì che il suo e il nostro lavoro fosse il migliore di .. tutti". Laura Pausini poi sottolinea: "La tragedia che sta colpendo la sua famiglia, me, i miei tecnici, la mia band, i miei ballerini e tutti i miei collaboratori è piu grande di ciò che si possa immaginare. Vivere insieme viaggiando è bellissimo e complicato, certamente è una scuola per noi che piano piano diventiamo amici, complici e poi quasi una vera famiglia. Ecco perché oggi penso che è solo ingiusto ed è semplicemente incomprensibile". E confessa: "Mi sento impotente di fronte a questa perdita e vorrei poter far qualcosa ma so di non poter fare niente e questo mi fa sentire ancora peggio. Sono vicina alla sua famiglia e alla sua fidanzata con tutto il mio cuore. Le mie e le nostre sentite condoglianze vengono davvero dall'anima". "Matteo stava preparando con gli altri ragazzi quello che sarebbe stato il NOSTRO concerto - scrive ancora la Pausini nel lungo post pubblicato su Facebook -, la nostra adrenalina, la nostra passione, il nostro divertimento e invece oggi è un giorno pieno di dolore, un dolore troppo grande per saperlo descrivere. Noi che siamo la tua famiglia in tour ci inchiniamo davanti a te Matteo e all'amicizia e all'amore che mettevi per ogni tuo gesto, sacrificio e aiuto che ci davi, e si uniscono a me i tecnici feriti che per fortuna ora stanno bene. Ma - conclude - il nostro lutto è totale. E devastante. Ciao Matteo". Firmato "Laura e i tuoi amici del tour"

    "Ciao Matteo": è la scritta che si legge sull'home page del sito ufficiale di Laura Pausini. Sulla pagina, completamente bianca, c'é solo il saluto all'operaio, Matteo Armelini, morto mentre lavorava all'allestimento del palco per il concerto di stasera a Reggio Calabria. Ieri sera dal palco dell'Unipol Arena di Casalecchio, alle porte di Bologna, dove Jovanotti ha concluso il suo tour italiano, il cantante ha voluto dedicare lo show a Francesco Pinna, l'operaio di 20 anni morto per il crollo di un'impalcatura del Palatrieste il 12 dicembre.

    "Un abbraccio a Laura e alla sua squadra. E' necessaria una discussione molto seria tra organismi competenti su come possiamo migliorare il livello di sicurezza per noi addetti ai lavori e per il pubblico". Così Jovanotti su Twitter sulla tragedia di Reggio durante il montaggio del palco di Laura Pausini. Tre mesi fa a Trieste un giovane operaio morì nei preparativi per un concerto di Jovanotti, che si dice "vicino alla famiglia di Matteo Armelini", esprimendo "molto dolore per quello che è accaduto di nuovo stanotte".

    Giorgia e Fiorella Mannoia, che con Laura Pausini hanno condiviso il palco di San Siro per l'evento benefico Amiche per l'Abruzzo, sono vicine all'amica ed esprimono il loro cordoglio alla famiglia del giovane tecnico morto in un incidente durante l'allestimento del palco a Reggio Calabria. "Mi dispiace moltissimo. E' terribile per il ragazzo che è morto, per la sua famiglia, per gli altri tecnici che erano lì, per i feriti, e penso che Laura stia malissimo. Solidarietà a tutti", scrive Giorgia su Facebook. "Non trovo le parole per esprimere il mio cordoglio - scrive Fiorella Mannoia su Twitter -. Un luogo di felicità si trasforma in un luogo di tragedia".

    Su quanto accaduto a Reggio Ruggero Pegna, storico promoter calabrese e dirigente nazionale di Assomusica, l'associazione italiana dei produttori ed organizzatori di spettacoli dal vivo, è fortemente scosso: "la mia opinione - dice Pegna - è semplice: basta con produzioni e allestimenti che neanche entrano nei palasport, buone solo ad aumentare rischi per la sicurezza e la stessa vita di chi lavora (e ancora non è successo nulla che abbia coinvolto gli spettatori), turni assurdi di lavoro, danni alle strutture ospitanti e, spesso, anche sprechi economici! Il nonsenso, la megalomania, lo strabismo all'americana, stanno diventando la regola di molti artisti e delle loro produzioni. Per fare musica, ci vogliono i musicisti; il resto deve essere contenuto nei limiti del buon senso e della misura! Al di là delle ragioni degli specifici accadimenti, che dovranno essere accertate da chi di competenza, è arrivato il momento che alcuni artisti siano i primi a dire basta all'inutile gigantomania!".(

    "Siamo tutti sotto choc per la tragica morte di Matteo Armellini; siamo vicini alla famiglia in questo momento di dolore infinito e ci uniamo al cordoglio per la scomparsa di Matteo": lo afferma Ferdinando Salzano, AD di F&P Group, la società organizzatrice dei concerti di Laura Pausini, a seguito dell'incidente avvenuto stanotte a Reggio Calabria. "Matteo si trovata a terra in attesa di iniziare il proprio lavoro - prosegue Salzano - e a causa del cedimento della struttura di appendimento, necessaria per ospitare gli impianti audio, luci e video dell'Inedito World Tour, è stato travolto ancor prima che iniziasse il lavoro di allestimento della nostra produzione, che di fatto non è avvenuto". Salzano ribadisce che il concerto previsto per stasera è cancellato, e fa sapere che "nelle prossime ore saranno resi noti i dettagli relativi al possibile recupero della data. Ma il pensiero di tutto lo staff F&P Group in viaggio per il mondo con Laura Pausini e di tutto il gruppo di lavoro va a Matteo Armellini, al dolore della sua famiglia".

    Per il Codacons un crollo può essere una tragica fatalità, ma due crolli sono l' indizio di qualcosa che non quadra. Ad esempio ci si interroga su come vengono esaminate le domande di agibilità per i pubblici spettacoli. L'autorità di pubblica sicurezza, infatti, dovrebbe far verificare da una commissione tecnica la solidità e la sicurezza della struttura. Se, quindi, si tratta del tour di un cantante, l'agibilità del palco ha superato decine di esami a seconda della città in cui è avvenuto il concerto. Se, invece il crollo è dipeso dal palazzetto che non ha retto il peso del palco allora ci si interroga se queste strutture, sempre più grandi e spettacolari, siano adatte ad un tour, viste le carenze strutturali endemiche degli stadi e dei palazzetti italiani che solitamente ospitano questi concerti. Se, infine, è dipeso da un errore umano, allora ci si interroga se le procedure di montaggio, per rispettare i tempi stetti esistenti tra una esibizione e l'altra, garantiscano effettivamente la sicurezza dei lavoratori.

    "L'ennesima morte che dimostra e conferma come anche in questo settore c'é bisogno di intensificare i meccanismi di controllo per prevenire i rischi". E' quanto afferma il segretario confederale della Cgil, Vincenzo Scudiere, in merito al crollo del palco in allestimento a Reggio Calabria, dove era in programma questa sera il concerto di Laura Pausini, che ha causato la morte di un operaio. "Dal primo marzo ad oggi, ricorda il sindacalista, sono cinque i morti sul lavoro, da Gorizia a Roma per arrivare a Reggio Calabria. Ciò dimostra che è sbagliato 'semplificare' fino ad annullare i controlli per garantire salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, così come prevede il decreto legge semplificazioni. C'é bisogno di applicare le norme e intensificare i controlli e i ministri competenti farebbero bene ad incontrare i sindacati".

    "E' inconcepibile che in luoghi chiusi e adibiti a manifestazioni sportive di contenuto afflusso di massa si debbano montare strutture la cui imponenza sovrasta di gran lunga le reali possibilità di contenimento": é quanto dichiara il sociologo Antonio Marziale, presidente dell'Osservatorio sui Diritti dei Minori e consulente della Commissione parlamentare per l'Infanzia a proposito della tragedia verificatesi al Palacalafiore di Reggio Calabria, dove un operaio è morto in seguito al crollo di un'impalcatura destinata ad ospitare un concerto di Laura Pausini. Per Marziale: "Le immagini del crollo bastano e avanzano a rendere intelligibile come le pretese di spettacolarizzazione dell'evento forzano la natura di un luogo destinato a contenere ben altro genere di performance". Il sociologo continua: "Al di là della tragedia odierna, avvenuta in fase di montaggio del palco, il prevedibilmente elevato afflusso di massa, il sovraccarico di strumentazioni e i decibel trasformano un palazzetto dello sport in autentica bolgia dove le probabilità di rischio diventano davvero incalcolabili e ciò non dovrebbe essere consentito". Marziale chiude rispondendo a Jovanotti, che su Twitter si chiede cosa debba cambiare: "I luoghi devono cambiare. Si facciano concerti in aree aperte o in teatri dove il palco esiste già, senza forzature di sorta".

    "La morte di Matteo è l'ennesimo dramma di una morte bianca sul lavoro. L'ultimo di una lunga serie nel nostro Paese, il secondo nel giro di pochi mesi che lavorava alla preparazione di un concerto" Lo afferma Flavio Arzarello, responsabile informazione del Pdci, che prosegue: "Le condoglianze sincere non bastano. Tutto questo non deve mai più accadere: il testo unico sulla sicurezza sul lavoro, che era stato approvato durante il governo Prodi, deve essere subito ripristinato. Lancio un appello" conclude "a tutti gli artisti, a partire da Laura Pausini e Jovanotti affinché si facciano promotori di una campagna in tal senso"

    "La lista delle morti bianche continua tragicamente ad allungarsi segno che la battaglia per la sicurezza sul lavoro non solo non è stata vinta, ma la strada da percorrere affinché ci sia autentica tutela del lavoratore è ancora molto, troppo lunga". Lo afferma la senatrice Patrizia Bugnano, capogruppo dell'Italia dei Valori in Commissione parlamentare di inchiesta infortuni sul lavoro, che esprime "solidarietà e vicinanza" ai familiari del giovane operaio che ha perso la vita nel crollo del palco in allestimento a Reggio Calabria, dove era in programma questa sera il concerto di Laura Pausini. "Chiedo al governo di rivedere i tagli alle risorse destinate alla prevenzione fatti dal precedente esecutivo e di ripristinare subito il Testo unico sulla sicurezza sul lavoro approvato nella precedente legislatura. Nel caso dell'incidente di Reggio Calabria sarà la Magistratura ad accertare quello che è successo. In generale, però, una delle cause delle morti sul lavoro è l'assenza di assoluta trasparenza e di attento controllo sulle condizioni dei lavoratori e ad oggi il settore degli appalti e dei subappalti resta ancora uno dei più critici per il rispetto delle norme sulla sicurezza. Combattere il lavoro nero e riportare al centro dell'agenda politica la tutela della salute dei lavoratori è - conclude Bugnano - prima di tutto una battaglia di civiltà"

    "La tragica fine del giovane Matteo Armellini, operaio della cooperativa che stava preparando al Palasport di Pentimele di Reggio Calabria il palco per il concerto di Laura Pausini, ci lascia costernati e sinceramente addolorati". E' quanto afferma il segretario - questore del Consiglio regionale, Giovanni Nucera. "La presenza in città della bravissima artista - prosegue Nucera - era un appuntamento molto atteso da migliaia di appassionati, un'occasione di svago e di buoni sentimenti, che é stata interrotta da un destino crudele ed imprevedibile. Un episodio che invoca comunque un'attenta riflessione da parte del sistema dei controlli di sicurezza sui luoghi di lavoro, soprattutto in presenza di eventi di così straordinaria entità, caratterizzati dalla presenza di migliaia di persone. Ancora una volta, una giovane vita umana, proprio durante il lavoro, viene recisa in maniera violenta e inaccettabile. Matteo Armellini, così come tanti giovani, lavorava sodo per guadagnarsi onestamente da vivere". A giudizio di Nucera "questo sacrificio, però, non può aprirsi e chiudersi con una breve parentesi di tempo perché ripropone, soprattutto alla politica ed agli apparati dello Stato, il tema dei controlli di prevenzione sui luoghi di lavoro, visto l'alto numero di incidenti che si verificano ormai quotidianamente. Il Presidente della Repubblica ha più volte, da parte sua, richiamato giustamente il Parlamento ed il Governo a dedicare con più puntuale attenzione una riflessione per approntare strumenti legislativi utili a contenere queste tragiche morti. Lascia veramente sbigottiti e non ci si abituerà mai, dovere constatare che vite umane siano spezzate in maniera così repentina. Ma insieme ai sentimenti che pervadono ognuno di noi come individuo, è necessario porre al centro delle responsabilità sociali il tema del lavoro e del rispetto della dignità di chi lavora. L'obiettivo è contemperare nei giusti termini gli interessi dell'impresa e la salvaguardia di chi presta la propria opera. Tutto ciò senza mai dover sacrificare il rispetto delle regole e ogni intervento che innalzi la prevenzione riducendo così gli incidenti e gli alti costi sociali che ne derivano".

    "Il grave episodio nel quale un giovane lavoratore ha perso la vita a Reggio Calabria conferma l'impellente necessità di intensificare le misure in materia di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro". E' quanto afferma, in una dichiarazione, Paolo Tramonti, segretario generale della Cisl calabrese. "Avvenimenti così drammatici - prosegue Tramonti - impongono ad ognuno di agire, di fare la propria parte assumendosi in pieno le responsabilità. Proprio per questo la Cisl sollecita ancora una volta l'intervento deciso e determinato di tutti i soggetti istituzionalmente preposti affinché si intensifichino capillarmente i controlli sulle condizioni di sicurezza in ogni luogo di lavoro. Per queste ragioni la Cisl, nell'esprimere vicinanza e profonda solidarietà ai familiari del lavoratore vittima dell'incidente a Reggio Calabria, propone la sottoscrizione di un vero e proprio patto sociale in modo da rilanciare una cooperazione sempre più stretta tra tutti i soggetti, istituzionali, sociali e imprenditoriali, allo scopo di contrastare sempre più efficacemente i fenomeni che spesso sono all'origine di tali drammatici eventi, lavoro irregolare, nero e sommerso in primo luogo"

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