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    Crolla palco del concerto della Pausini a Reggio Calabria: un morto e 2 feriti

     

     

    Crolla palco del concerto della Pausini a Reggio Calabria: un morto e 2 feriti

    05 mar 12 Un operaio di 31 anni, Matteo Armelini di Roma, è morto ed altri due sono rimasti feriti in modo non grave nel crollo di una struttura del palco in allestimento che stasera avrebbe dovuto ospitare il concerto di Laura Pausini al Palacalafiore di Reggio Calabria. Un cedimento strutturale ha fatto crollare e 'scivolare' la struttura metallica sovrastante il palco, che si è abbattuta sulle gradinate e su alcuni operai, che erano intenti a fissare le illuminazioni aeree. La struttura ha colpito in pieno uno degli operai, che è morto sul colpo. L'operaio era impegnato a fissare le illuminazioni insieme ad alcuni colleghi quando la struttura, crollando, lo ha colpito, uccidendolo sul colpo. Gli altri suoi colleghi, rimasti feriti in maniera non grave, sono stati portati in ospedale.

    Operaio era dipendente di una coop. Matteo Armelini, l'operaio di 32 anni di Roma morto a Reggio Calabria nel crollo di una struttura del palco in allestimento del concerto di Laura Pausini, era dipendente della cooperativa Insieme di Castelvecchio Subequo, in provincia de L'Aquila. La ditta, secondo quanto si è appreso, forniva il personale addetto al montaggio delle luci per i concerti del tour di Laura Pausini. Armelini, al momento del crollo, si trovava in alto sulla struttura che, cadendo, lo ha schiacciato.

    Morto e feriti tutti romani. Sia la vittima che i due feriti del crollo del palco del concerto che Laura Pausini doveva tenere stasera a Reggio Calabria sono romani. La vittima è Matteo Armellini (e non Armelini come era stato riferito in un primo momento), di 31 anni. Il ferito più grave, giudicato guaribile in 30 giorni per la frattura dell'omero e della spalla, è Pablo Consoli, di 32 anni. L'altro ferito, giudicato guaribile in 20 giorni per contusioni e ferite varie, è Pietro Cesareo, di 27 anni, nato a Praga, ma residente ad Anzio.

    Fratture per uno degli altri 2 operai. Ha riportato fratture in varie parti del corpo uno dei due operai rimasti feriti nel crollo del palco del concerto di Laura Pausini. L'uomo è ricoverato negli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria con una prognosi di 30 giorni. Meno grave, invece, l'altro operaio, che ha riportato lievi contusioni ed escoriazioni.

    Operai in Questura. Sono stati accompagnati in Questura per essere sentiti dagli investigatori gli operai che lavoravano all'allestimento del palco per il concerto di Laura Pausini che è crollato. La polizia, che sta conducendo le indagini, spera così di avere elementi utili per risalire alla causa del crollo della struttura che ha provocato la morte di un operaio, Matteo Armelini, di 31 anni di Roma.

    Era previsto il tutto esaurito. Era previsto il tutto esaurito per il concerto di stasera a Reggio Calabria di Laura Pausini. I biglietti venduti sino ad ieri erano oltre 6.000 "ma con le vendite di oggi - ha detto l'organizzatore locale, Maurizio Senese - era previsto di arrivare a 7.000 ticket, i posti disponibili nel palazzetto dello sport".

    Concerto annullato. E' stato annullato il concerto di stasera di Laura Pausini a Reggio Calabria. Lo ha confermato l'organizzatore locale del concerto, Maurizio Senese. "Il concerto - ha detto - naturalmente è stato annullato. Al momento non ci sono indicazioni di nuove date. Dopo quello che è successo e la morte di un giovane, oggi non è il momento di pensare ad altro".

    Organizzatore "Tutto bene poi catastrofe". "Stava andando tutto bene, poi, all'improvviso, la catastrofe. Non riesco a capire il perché". Lo ha detto alle agenzie l'organizzatore locale del concerto di Laura Pausini, Maurizio Senese della Esse emme musica di Catanzaro. "Laura - ha aggiunto - non l'ho sentita ma non credo che oggi ci sentiremo. Oggi è il momento della riflessione e nient'altro". "Avevamo iniziato a montare il palco sabato - ha aggiunto - e siamo andati avanti ininterrottamente fino alla notte scorsa. Tra l'altro, dopo l'incidente di Trieste al palco di Jovanotti, quella di Reggio era una copertura di ultima generazione, adeguata alle normative di sicurezza. Era la prima volta che si montava e per stare ulteriormente tranquilli, i miei ingegneri avevano previsto un peso di otto volte inferiore alla normativa". "Non so darmi una spiegazione - ha detto Senese - posso solo ipotizzare che essendo una struttura molto rigida, la presenza degli operai che installavano le luci possa avere fatto ondeggiare la struttura facendola piegare su un lato. Ma si tratta solo di un mera ipotesi". Il palco del concerto reggino di Laura Pausini era largo 30 metri e profondo 36, con un'altezza di 20 metri. Tra l'altro, rispetto ai concerti fatti a Milano, Roma ed Ancona, la struttura era più piccola, tanto che sono stati necessari otto tir in meno per trasportarla. In ogni caso, per il trasporto della struttura sono stati comunque necessari 15 tir.

    Procura sequestra srtuttura. La Procura della Repubblica di Reggio Calabria ha aperto un'inchiesta sul crollo del palco al Palacalafiore che stasera avrebbe dovuto ospitare il concerto di Laura Pausini, ed ha disposto il sequestro di tutta la struttura. Sul posto sono all'opera i vigili del fuoco, che dopo la fase del soccorso hanno iniziato i rilievi per stabilire la dinamica e le cause dell'incidente. Sul posto è intervenuta anche la polizia scientifica. L'inchiesta dovrà stabilire perché si è verificato il cedimento strutturale che ha fatto crollare e traslare la struttura metallica sovrastante il palco, che si abbattuta su alcuni operai intenti in quel momento a fissare le illuminazioni aeree uccidendone uno e ferendone altri due. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno prestato i soccorsi liberando i feriti dalla struttura, divenuta un ammasso di metallo contorto. La struttura, crollando, si è abbattuta contro le tribune Ovest del palazzetto dello sport, procurando seri danni ai solai intermedi di cemento precompresso.

    Un testimone "Venuti giù in un secondo". "Siamo venuti giù di botto, io sono finito per terra in un secondo, e non ho ancora capito perché". Così racconta Luca D. B., tecnico rigger che si occupa dell'ancoraggio dei motori del palco. "Ero sul tetto del palco e stavo proprio lodando le condizioni di sicurezza quando tutto è venuto giù: sono stato il primo a soccorrere quel ragazzo, gli ho sentito il polso ma non c'é stato niente da fare. I soccorsi sono stati immediati ma anche loro hanno capito che eravamo di fronte ad una tragedia". "Il tetto del palco era a circa 15 metri di altezza e a venir giù, senza farci niente, siamo stati in 4 - ha proseguito Luca B. -. Ci siamo ritrovati per terra senza aver percepito niente di anomalo prima. Per me può anche essere stato un terremoto... Sono il primo a voler capire cosa sia successo: ho una certa esperienza e devo dire che tutto mi sembrava a regola d'arte. La mia sensazione è che tutto fosse montato perfettamente e in sicurezza. Penso che noi 4 non ci siamo fatti niente proprio perché lassù era tutto corretto. Quindi vorrei proprio che mi dicano cosa sia successo". "Lo dico perché questi palchi si montano con un progetto preciso e se non mi sentissi sicuro a quelle altezze neanche ci salirei - continua il rigger ancora visibilmente scosso -. Stavamo montando 8 motori, quelli dove si appendono amplificatori e luci". Soccorsi immediati per la vittima, ma inutili: "Era letteralmente sotto di me quando sono caduto, si sono precipitati tutti, nel palazzetto c'erano tutte le forze dell'ordine, ma credo sia morto sul colpo"

    Sei mesi fa crollo palco Jovanotti. Risale a soli tre mesi fa una tragedia analoga a quella successa al Palacalafiore di Reggio Calabria dove un operaio,Matteo Armellini di 31 anni di Roma, è morto ed altri due sono rimasti feriti nel crollo di una struttura del palco che stasera avrebbe dovuto ospitare il concerto di Laura Pausini. Era il 12 dicembre scorso quando un operaio di 20 anni, Francesco Pinna, perdeva la vita nel crollo di un'impalcatura del Palatrieste mentre fervevano i preparativi per l'esibizione di Jovanotti. Altre sette persone rimasero ferite. Il cantante interruppe il suo tour. "Il mio dolore è rivolto a Francesco Pinna - scrisse su Twitter -, studente e lavoratore la cui vita si è fermata oggi nell'incidente che ha travolto la mia squadra". Quel tour è ripreso solo dopo molte settimane e venerdì scorso il cantante ha tenuto nel capoluogo friulano il concerto saltato in dicembre davanti a 5mila spettatori (tra cui la sorella e i genitori di Pinna), che hanno osservato un minuto di silenzio in memoria della vittima. "I ragazzi coinvolti nell'incidente si stanno rimettendo, grazie a Dio - ha detto Jovanotti -. Ma uno di loro non si è mai rialzato: Francesco Pinna, aveva 19 anni, tutta la vita davanti ed era uno di noi". Per il crollo la procura di Trieste ha avviato un'indagine per disastro colposo, emettendo nove avvisi di garanzia nei confronti di dirigenti e funzionari delle ditte incaricate di realizzare il palco. Polemiche ci furono anche sulla paga che percepiva Pinna che, secondo quanto riferito dalla cooperativa per cui lavorava, era di 6,50 euro l'euro. Un compenso ritenuto da più parti inadeguato.

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