Coldiretti "Crescono adesioni a mobilitazione Rosarno del 6 marzo" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Coldiretti "Crescono adesioni a mobilitazione Rosarno del 6 marzo"

04 mar 12 "Continuano a fioccare le adesioni alla mobilitazione della Coldiretti da parte di agricoltori, lavoratori del comparto con un forte rappresentanza di quelli extra-comunitari che 'condividono le ragioni e l'esame economico di Coldirettì, cittadini - consumatori tra i cui molti giovani le cui adesioni grazie all'impegno di Giovani imprese stanno facendo il giro dei social-network, istituzioni nazionali con una delegazione della Commissione Agricoltura della Camera, rappresentanti del Consiglio e del Governo regionale, tanti sindaci, associazioni dei consumatori quale l'Adiconsum Cisl". Lo rende noto la stessa Coldiretti. La mobilitazione è in programma martedì 6 marzo a partire dalle 9 a Rosarno, organizzata dalla Coldiretti Calabria con il coinvolgimento delle Amministrazioni comunali della Piana di Rosarno - Gioia Tauro, per dire "No all'aranciata che spreme agricoltori e lavoratori e inganna i Consumatori". La manifestazione inizierà alle 9 con la partenza del corteo di trattori dalla Piazza antistante il Comune, e dopo aver attraversato la città convergeranno in Piazza Valerioti. "E' un grande momento di orgoglio e tenacia - ha sostenuto Pietro Molinaro, presidente regionale della Coldiretti - da parte della Calabria. E' un grande momento sarà una mobilitazione Fanta.stica, una battaglia di civiltà e di etica, che parte dalla Calabria ma riguarda, oserei dire, cittadini di tutto il mondo. Il nostro non è un mero calcolo immediato ma con passione e convinzione pensiamo al futuro dei territori, alla loro economia ad una convivenza giusta e solidale allo sviluppo dell'imprenditoria agricola ed agroalimentare". "Dopo le polemiche sulla possibile rinuncia della Fanta - Coca Cola ad acquistare le arance calabresi - ha concluso Molinaro - con la mobilitazione si vuole spezzare la catena dello sfruttamento che nasce sugli scaffali dove sono in vendita bevande ingannevoli sul reale contenuto di succo e finisce per colpire imprese agricole e lavoratori con il pagamento di pochi centesimi per un chilo di arance. Una mobilitazione per dire sì alla solidarietà, sì alla crescita economica dei territori, sì ad una agricoltura di qualità, sì alla giusta remunerazione del prodotto e del lavoro e sì a chi produce e dà lavoro vero".