Tribunale Lamezia, appello Sindaco Speranza "Urge incontro con Ministro" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Tribunale Lamezia, appello Sindaco Speranza "Urge incontro con Ministro"

30 mag 12 Il sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza, a seguito delle notizie diffusesi in città nelle ultime ore che confermerebbero l'intenzione da parte del Governo di sopprimere il Tribunale di Lamezia Terme, ha scritto ai parlamentari lametini, Ida D'Ippolito, Pino Galati e Doris Lo Moro, affinché si facciano tramite per un incontro urgente con il ministro di Giustizia Paola Severino. A riferirlo é una nota del Comune di Lamezia Terme. "Si sta creando - è scritto nella lettera - un clima preoccupante di tensione ed esasperazione. Anche a seguito del pronunciamento ufficiale della Giunta e del Consiglio comunale dei giorni scorsi, nonché delle numerose prese di posizione, anche da parte vostra, che hanno ribadito l'assoluta necessità e ragionevolezza del mantenimento degli uffici giudiziari in città e semmai un loro rafforzamento, vi chiedo, così come discusso in questi giorni, di farvi tramite per un incontro istituzionale urgente con una delegazione rappresentativa dei Comuni e degli altri livelli istituzionali del territorio con il ministro della Giustizia Paola Severino. A tale fine vi allego la lettera dello scorso 27 aprile indirizzata al ministro con la quale chiedevo un confronto prima di qualunque decisione in merito". Contestualmente il sindaco, riporta la nota, ha inviato una lettera ai presidenti ed a tutti i membri delle commissioni giustizia di Camera e Senato per richiedere una audizione urgente affinché queste valutino le ragioni della città prima di esaminare la proposta del Governo. Sulla questione interviene il consigliere regionale del Pd Bruno Censore, vicepresidente della Commissione regionale antimafia. "Il Tribunale di Lamezia - sostiene Censore - rappresenta un presidio sicuro di giustizia e legalità, ma allo stesso tempo un irrinunciabile baluardo di democrazia per un'area geografica che continua a caratterizzarsi per i numerosi episodi legati alla criminalità organizzata. La sua chiusura sarebbe un segnale di arrendevolezza nei confronti di quelle organizzazioni che cercano di impossessarsi del territorio con la coercizione e con la violenza. La fiducia di tutti quei giovani e delle persone che hanno sfilato con la carovana della legalità che ha fatto sosta proprio davanti il Tribunale lametino non può essere tradita da una incomprensibile sforbiciata burocratica". "Faccio appello al governo - sostiene ancora Censore - affinché sia immediatamente rivista la decisione assunta dal Ministero della giustizia ed invito tutte le istituzioni a mobilitarsi con convinzione dimostrando di sostenere la dignità di una popolazione che guarda con trepidazione al proprio futuro"