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    E' boom per turismo sociale e associativo +9.8%

     

     

    E' boom per turismo sociale e associativo +9.8%

    29 mag 12 A fronte di un decremento del 2,6%, fatto registrare dal turismo italiano nel 2011, il Turismo sociale e associato, ossia quello che si avvale dei circuiti dei Cral aziendali, delle parrocchie e organizzazioni religiose, delle scuole, dei circoli culturali e sportivi e del Comune di residenza, fa registrare un incremento del 9,6% nel numero di vacanze e del 22,8% nel fatturato. E' quanto emerge da una indagine condotta dall'Isnart (Istituto Nazionale di Ricerche Turistiche) in collaborazione con l'Osservatorio Italiano del Turismo Sociale e Associato, presentata oggi nel corso del convegno "I Buoni Vacanza per un rilancio del Turismo" a Viterbo, presso la sala Regia del Palazzo Comunale. Il volume d'affari complessivo stimato dal Turismo sociale e associato (Tsa) è stato lo scorso anno di 1,4 miliardi di euro per un numero di 2,3 milioni di vacanze. La spesa media è stata di 584 euro con una maggiore incidenza per quella effettuata all'estero (circa 930 euro) rispetto a quella effettuata in Italia (circa 420 euro). Nonostante siano le destinazioni italiane quelle più scelte dal turista (con un peso del 66% circa sul totale del TSA), quasi il 34% delle vacanze si svolge all'estero, quota che supera la media generale registrata nel complesso delle vacanze d'oltreconfine che si attesta sul 20,6%. All'interno di questo circuito un ruolo decisivo viene svolto dai giovani tra i 15 e i 24 anni, che per effettuare una vacanza si affidano soprattutto alla scuola, a cui si accompagna una quota rilevante di adulti tra i 35 e i 44 anni, che utilizza i Cral aziendali. Il Rapporto rileva inoltre che nel 2011 sono state oltre 3.000 le imprese italiane che sono ricorse al circuito del turismo sociale e associato per promo-commercializzarsi in rappresentanza del 4% delle imprese presenti sul territorio, in lieve calo (-2,1%) rispetto al 2010. Nello specifico, tra i canali utilizzati dalle imprese, i Cral si posizionano in prima fila (5,4% sul totale degli operatori) in crescita del +3,6 punti percentuali. A livello territoriale, il ricorso al circuito dei viaggi organizzati da parte delle imprese è maggiore nel Centro-Sud e nelle Isole dove le percentuali sono rispettivamente del 5,2% e del 5,8%. In questa parte d'Italia, prevale il ricorso ai Cral e in seconda battuta alle associazioni sportive. In ogni caso, anche laddove il ricorso a tale soluzione è meno presente (in generale nel Nord Italia) i Cral rappresentano una piattaforma per allargare il network delle imprese a supporto dello sviluppo turistico. Il Turismo sociale e associato si conferma, inoltre, uno strumento estremamente incisivo per destagionalizzare i flussi turistici. Se nel complesso i soggiorni si concentrano in estate (quasi il 40% tra giugno e agosto), nel caso del TSA la stagione viene anticipata con il 13% delle vacanze in aprile (solo il 9,5% in media) e l'11,3% a maggio (solo il 6,5% in media). Di contro, a luglio, il peso delle vacanze si limita al 7,4% (10,9% in media), mentre agosto movimenta una quota del 11,9% rispetto ad una media generale del 17,6%. Tra i canali di organizzazione delle vacanze, in testa troviamo le scuole (25,4%) e le organizzazioni religiose (20%) che, insieme alle parrocchie (15,7%) rappresentano sempre di più un punto di riferimento per i turisti. In particolare, le vacanze pianificate dalle organizzazioni religiose crescono del +26,4%, mentre quelle attivate dalle parrocchie del +47,4%. Tra le principali destinazioni, emergono le città e le località di interesse culturale (47,3%) seguite dalle destinazioni balneari (29,3%) e dalla montagna (15,7%). La vacanza organizzata tramite il circuito del TSA, si svolge principalmente sul territorio nazionale con oltre l'1,5 milioni di vacanze pari al 66% dell'intero movimento. Verso l'Italia, i principali canali di organizzazioni sono rappresentati dalle associazioni culturali (21% dei viaggi) e da quelle religiose (20,4%, seguiti dalle parrocchie (18%) e dalle scuole (15,6%). Per i viaggi all'estero i principali canali sono invece rappresentati dalle scuole (44,7%), seguite dall'organizzazione religiosa (19,2%). Per quanto concerne invece le destinazioni, la Spagna (13,7%) e il Regno Unito (12,8%) rappresentano quelle più appetibili. Quanto alla capacità di spesa del turista che si avvale di questo circuito, nel 29,8% ha un reddito mensile compreso fra i 775 e i 1550 euro, nel 29,8% compreso fra 1550 e i 2840 euro e il 23,3% oltre quest'ultima somma, dimostrando una volta di più che non si tratta affatto di un turismo "povero" come spesso, erroneamente, si è portati a credere.

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