Festa della Polizia a Crotone, Questore "Serve sicurezza partecipata" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Festa della Polizia a Crotone, Questore "Serve sicurezza partecipata"

25 mag 12 Si è svolta a Santa Severina la tradizionale cerimonia per il 160/mo anniversario della fondazione della Polizia di Stato. La cerimonia è stata preceduta dalla deposizione di una corona di alloro al monumento posto all'interno del cortile della Questura, da parte del Questore, Giuseppe Gammino, e del Prefetto di Crotone, Vincenzo Panico, per rendere gli onori ai caduti della Polizia di Stato. A Santa Severina sono state allestite una postazione accessibile al pubblico con l'utilizzo di materiali, tecnologie e mezzi in dotazione alla Polizia di Stato. Nel corso della cerimonia c'é stata anche l'esibizione della scuola di danza 'Taglioni' e di coreografie di sbandieratori con accensioni di fumogeni tricolori, mentre il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Crotone ha collaborato con lo spiegamento di una bandiera tricolore che vestirà uno dei bastioni del castello di Santa Severina. La festa è stata l'occasione anche per presentare i risultati conseguiti durante l'anno dalla Polizia di Stato il cui impegno ha consentito, tra l'altro di trarre in arresto 291 persone arrestate e di denunciarne 1.897 in stato di libertà. Nel corso della cerimonia il Questore ha evidenziato che "il principio democratico di compartecipazione nella 'sicurezza pubblica', l'affermazione del voluto nuovo modello di sicurezza 'complementare', della cosiddetta 'sicurezza condivisa', presuppone, ove occorra, puntualizzazioni sulle rispettive responsabilità, e per esse la eventuale ridefinizione dei coordinamenti. Lì dove si creano tavoli di lavoro sempre più partecipati ci si deve interrogare anche del perché, alcuni dei protagonisti trovino difficoltà poi, con la propria competenza e specificità, in modo proficuo e collaborativo alla risoluzione del problema sicurezza, possibilmente sotto una regia unica, che abbia la facoltà di essere non solo formale riferimento, ma anche concreta forza motrice". "Ottimizzare l'impiego e la distribuzione delle risorse - ha aggiunto - ed integrare l'organizzazione e l'attenzione dei servizi delle singole forze di polizia e dei singoli altri attori garantisce una più incisiva ed efficiente di azione. Per un fattivo coordinamento la chiarezza dei ruoli, ancor prima che risposta giuridica al pluralismo delle forze di polizia, è il rimedio da invocare per l'insufficienza delle risorse umane e materiali. In un momento in cui aumentano le tensioni sociali, in cui il disagio è diffuso ed in cui è a rischio la tenuta economica e sociale in cui la sfiducia sembra prevalere, manca solo che la gente inizi a porsi il quesito in modo critico se anche il settore della 'sicurezza partecipata' sia rispondente appieno alle risorse in impiego, così venendosi ad incrinare il rapporto di fiducia verso gli operatori di Polizia sinora duramente mantenuto".