Diabete e asma nel bambino, congreso a Squillace - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Diabete e asma nel bambino, congreso a Squillace

25 mag 12 Si è parlato di diabete e asma al congresso nazionale "Il bambino del mediterraneo: Ospedale e Territorio 'Nuova Frontiera della Pediatria'" in corso a Squillace. "Nel bambino il diabete - detto il prof. Filippo De Luca, direttore della Clinica pediatrica dell'Università di Messina - va curato sin dall'inizio con l'insulina per via sottocutanea, con quattro somministrazioni al giorno e numerosi controlli quotidiani della glicemia. Questo significa che la sfida principale nella gestione del diabete infantile è un'adeguata istruzione della famiglia che deve essere informata su come effettuare i controlli delle glicemie, come interpretarli e come agire di conseguenza". "Un bimbo con diabete - ha aggiunto De Luca - può avere una vita del tutto normale in termini di rendimento scolastico, sportivo e vita sociale. Ci sono molto ricerche, alcune delle quali hanno consentito di migliorare notevolmente la qualità di vita del bambino diabetico: ad esempio, quelle più vicine ad una conclusione, mirano alla sintesi di un'insulina somministrabile per via orale". Il prof. Carlo Capristo, della II Università di Napoli - Dipartimento di pediatria ha sostenuto che le malattie infiammatorie delle vie respiratorie più comuni (asma atopica e non atopica): "sono rappresentate come propaggini che si dipartono da un comune percorso 'a rischio' caratterizzato da genotipi comuni". Domani, nell'ambito del convegno Bambino del Mediterraneo, si svolgerà il 3 congresso regionale Simeup, alla presenza del presidente regionale per la Calabria, Anna Maria Sulla e di quello nazionale, Gianni Messi. "Questo congresso - hanno affermato i presidenti del congresso "Il Bambino del Mediterraneo", Stefania Zampogna e Giovanni Capocasale - è un esempio di multidisciplinarietà. Abbiamo cercato di coinvolgere tutte le figure pediatriche per raggiungere risultati completi ed efficienti. Il nostro è un progetto nazionale ed internazionale che ha stretto collaborazioni con Malta, Dubai e, prossimamente, Istanbul. Molto è stato fatto e molto ancora deve essere realizzato ma, stiamo creando una bella pagina di sanità calabrese. La parola chiave deve essere cooperazione, in collaborazione con le istituzioni politico-sanitarie".