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    Cardiochirurgia Germaneto: 10% pazienti fuori regione

     

     

    Cardiochirurgia Germaneto: 10% pazienti fuori regione

    25 mag 12 Il Campus di Germaneto a Catanzaro, con le sue riconosciute eccellenze, ha posto un notevole freno all'emigrazione sanitaria ed ha addirittura invertito tale flusso. Infatti sono sempre più numerosi le persone provenienti da altre regioni che giungono al Campus di Germaneto per farsi curare. In tale contesto l'Unità operativa di Cardiochirurgia, diretta dal Prof. Attilio Renzulli, ha avuto un ruolo predominante, attirando, fin dal suo primo insediamento, numerosi pazienti da fuori regione ed arrivando ormai ad una percentuale consolidata di pazienti operati extraregione, superiore al 10%. Tra i tanti casi c'é quello di due coniugi campani, entrambi cardiopatici, che hanno deciso di farsi trattare presso l'Unità operativa di Cardiochirurgia dell'Azienda ospedaliera universitaria 'Mater Domini', presso il Campus di Germaneto. Il primo ad affidare il suo cuore alle cure del prof. Renzulli é stato, circa due anni fa, il marito, F.N., affetto da molti anni da una invalidante patologia aritmica, una fibrillazione atriale parossistica. Questi ha raccontato di essersi recato per ben due volte presso una struttura sanitaria di Milano, dove veniva sottoposto ad ablazione endocavitaria senza però il successo sperato. Un ennesimo fallito tentativo presso una struttura di Napoli, lo aveva gettato nello sconforto e ne aveva oramai minato le speranze di guarigione. E' venuto poi a conoscenza del reparto di Cardiochirurgia del Campus di Germaneto a Catanzaro, e così, accompagnato dal proprio figlio, studente di Medicina presso l'Università Federico II di Napoli, è giunto in Calabria. L'uomo è stato sottoposto ad un innovativo intervento per la risoluzione della sua aritmia, eseguito in minitoracotomia, cioé con una piccola incisione cutanea e con solo due giorni di degenza. Il paziente, guarito e senza recidiva, trascorsi due anni dall'intervento, ha dichiarato che, come testimoniato dalla sua diretta esperienza, non sempre l'intervento meno invasivo è il più efficace, ma al contrario, un piccolo intervento chirurgico, eseguito da mani esperte, risolve in maniera definitiva una problematica che i tanti reclamizzati metodi non invasivi troppo spesso non riescono a curare. L'uomo, entusiasta della realtà del Campus di Germaneto, quando alla moglie è stata diagnosticata una grave stenosi aortica, non ha esitato ad affidarla alle cure dell'U.O. di Cardiochirurgia. La donna recentemente operata con successo, e perfettamente guarita, ha affermato di essere rimasta sorpresa dall'efficacia delle cure, dall'efficienza dei sanitari, dalla pulizia del reparto e dall'organizzazione del Campus di Germaneto. Il percorso assistenziale di entrambi i coniugi si è concluso con un ciclo di riabilitazione eseguito nel reparto di cardiologia riabilitativa presso l'ospedale di Mormanno.

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