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    Il Tar blocca il trasferimento di Csiterna ordinato dal CSM

     

     

    Il Tar blocca il trasferimento di Csiterna ordinato dal CSM

    23 mag 12 E' stato sospeso il trasferimento al tribunale di Tivoli del procuratore nazionale antimafia aggiunto Alberto Cisterna, disposto il 17 maggio scorso dal Csm a causa delle presunte sue frequentazioni con persone legate alla 'ndrangheta. Lo ha deciso con un decreto monocratico, il presidente del Tar del Lazio, Calogero Piscitello (la sospensione durera' almeno fino al 20 giugno), che ha chiesto al Csm di riesaminare la posizione del 'vice' del procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso. Il trasferimento di Cisterna era stato disposto in seguito a un procedimento disciplinare aperto su iniziativa del Procuratore generale della Cassazione a causa delle presunte sue frequentazioni con persone legate alla 'ndrangheta. Il procedimento era stato avviato sulla base delle dichiarazioni del pentito di 'ndrangheta Antonino Lo Giudice, che aveva riferito dei presunti rapporti tra il fratello, Luciano Lo Giudice, ed il magistrato. Il Tar ha sospeso il trasferimento provvisorio e d'urgenza a Tivoli del magistrato, vista la sentenza con la quale il 18 aprile scorso, il Consiglio di Stato ha riconosciuto a Cisterna "la possibilità di ottenere - si legge nel decreto del presidente Piscitello - il conferimento dell'Ufficio direttivo di Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ancona", e ritenendo peraltro che "sussistono, pur nel dubbio sulla sussistenza della giurisdizione amministrativa nel caso in questione, nelle more della definizione del giudizio sullo specifico caso, gravi e irreparabili danni per il ricorrente in conseguenza dell'immediata esecuzione dell'atto impugnato". Da ciò, l'accoglimento "fino alla discussione collegiale del caso alla prossima camera di consiglio utile del 20 giugno 2012, ai soli fini del riesame da parte dell'organo decidente della posizione del ricorrente, con specifico riferimento in particolare alla valutazione della possibilità di prendere prioritariamente in considerazione l'opportunità di adempiere o meno alla decisione del Consiglio di Stato" che ha riconosciuto a Cisterna la possibilità di diventare Procuratore capo ad Ancona.

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