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    Cittadinanza Attiva: tribunale Lamezia maglia nera d'Italia

     

     

    Cittadinanza Attiva: tribunale Lamezia maglia nera d'Italia

    23 mag 12 Il Tribunale civile di Lamezia Terme riceve la maglia nera nell'ambito del primo rapporto sulla valutazione civica dei tribunali civili realizzato di Cittadinanzattiva. La ricerca, presentata a Roma, ha riguardato nove tribunali italiani e quello di Lamezia Terme si è posizionato in fondo alla classifica con un punteggio pari a 31 su un indice di 100 dopo Enna (37), Napoli (45), Taranto a pari merito con Milano (53), un solo gradino più su Trieste e Alessandria (54), Modena (59) e Cagliari (63). "A Lamezia Terme, la sezione civile del tribunale - evidenzia Cittadinanzattiva - presenta gravi lacune in tema di attenzione prestata ai cittadini, accessibilità alle strutture e informazione". Presso la sezione civile del tribunale di Lamezia Terme, non solo manca l'Urp (situazione comune ai Tribunali italiani) ma anche un "semplice ufficio informazioni dotato di linea telefonica". Cittadinanzattiva ritiene "incoraggiante il fatto che da poco è on line il sito web del tribunale anche se però la struttura non è direttamente raggiungibile con i mezzi pubblici, né chi si sposta con l'auto trova un parcheggio dedicato". Dall'analisi emerge inoltre che "l'accesso agli sportelli è rapido anche se non è regolamentato da un sistema di controllo delle file ed i locali ospitano, anche se in numero insufficiente, delle fotocopiatrici funzionanti accessibili al pubblico e - archivio a parte - non presentano barriere architettoniche". Al riguardo viene sottolineato che "per migliorare l'accessibilità, si potrebbe prevedere un sistema di verifica interna sul rispetto dei tempi di richiesta dei documenti". Passando, poi, all'altro elemento considerato nell'inchiesta, emerge che "non sempre le convocazioni di testimoni e parti in causa sono completate dai necessari riferimenti logistici anche se in positivo c'é che gli eventuali rinvii delle udienze vengono registrati da un sistema informatizzato e comunicati in anticipo". Nel tribunale di Lamezia, poi, "é presente il personale addetto al servizio d'ordine mentre, per gli stranieri, non sono disponibili né il servizio di interpretariato né quello di mediazione culturale". Da Cittadinanzattiva, comunque, apprezzano la presenza di Atm e di macchine erogatrici di bevande e prodotti alimentari, così come risulta utile poter acquistare i valori bollati senza dover uscire dal Tribunale che, tra le altre cose, mentre da un lato pubblica un rendiconto annuale delle proprie attività, dall'altro manca di una Carta dei Servizi oltre che di un Bilancio Sociale. Tra gli elementi positivi, infine, il fatto che "si adottano strumenti di programmazione e controllo delle attività ed è in corso un'azione di informatizzazione degli uffici". Di contra "in negativo manca un'analisi dei reclami ricevuti come pure un'indagine interna per la rilevazione dei tempi d'attesa medi per udienza".

    Cagliari isola felice a sud. Tribunali come palazzi inaccessibili per il cittadino: non solo mancano gli uffici per le relazioni con il pubblico, ma non ci sono nemmeno opuscoli e depliant informativi, né cartelli chiari per permettere agli utenti di orientarsi tra i vari uffici. E non è tutto: non è possibile richiedere online copia di atti o documenti, in un caso su due non sono disponibili parcheggi adeguati in prossimità della struttura, manca ovunque il servizio di mediazione culturale e quello di interpretariato per stranieri è disponibile solo in un terzo dei casi. E' il quadro che emerge dal Primo Rapporto sulla Valutazione civica dei tribunali civili, presentato a Roma da Cittadinanzattiva. Un progetto sperimentale al quale hanno collaborato anche l'Associazione nazionale magistrati e l'Associazione dirigenti della giustizia e che ha visto passare alla lente di ingrandimento nove tribunali. Se la maglia nera è di Lamezia Terme, seguita a ruota da Enna (che è l'unico tribunale a non aver attivato né messo in cantiere l'attivazione di un sito internet, non dispone di parcheggi riservati ai disabili e il personale non è identificabile con il cartellino), e a distanza da Napoli e Taranto, è Cagliari invece l'isola felice al sud. Il tribunale del capoluogo sardo è quello che è stato giudicato migliore da Cittadinanzattiva anche rispetto agli uffici giudiziari del Nord: ha un ufficio informazione ben funzionante, i cittadini possono ottenere documenti che li riguardano in meno di 10 giorni, esistono spazi adeguati per il parcheggio e posti riservati ai disabili. Tra quelli analizzati il Tribunale di Milano è quello nel quale si stanno realizzando più progetti innovativi "al servizio di comunità", a cominciare dalla messa a punto di un software per la logistica dei fascicoli; mentre quello di Alessandria è l'unico a prevedere cartellini di riconoscimento differenziati per magistrati, ufficiali giudiziari e personale amministrativo e ad avere una sala di attesa.

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