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    Balla la pianura padana, terremoto in Emilia, crolli

     

     

    Balla la pianura padana, terremoto in Emilia, 6 morti, crolli. Pesanti ritardi in rete ferroviaria

    20 mag 12 Ha risuonato in tutta la Pianura Padana il "rombo" del terremoto di magnitudo 5,9 che oggi ha colpito il ferrarese. Anche gli effetti del sisma, dallo scuotimento degli edifici ai lampadari che oscillano, sono stati avvertiti distintamente in tutta l'Italia settentrionale, da Torino a Trieste; a Nord sono arrivate segnalazioni da Bolzano e a Sud il sisma è stato percepito fino a Rieti. A tracciare la mappa del terremoto come è stato avvertito dalla popolazione è il servizio dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) "Hai sentito il terremoto?", basato sui questionari inviati via internet. Soltanto nelle prime cinque ore dal terremoto sono arrivati oltre 4.000 questionari, ha detto il responsabile del servizio, Valerio De Rubeis. Dalla mappa dell'effetto acustico del sisma risulta che il rombo del terremoto è stato percepito molto chiaramente da Ferrara all'area compresa tra Pavia e Vercelli e dalla Toscana settentrionale fino all'Alto Adige. Nella prima mappa della percezione del terremoto elaborata dall'Ingv è evidente il vuoto di segnalazioni nella zona dell'epicentro, il cuore del terremoto nel quale la popolazione sta vivendo momenti drammatici. Dalle zone che si trovano a poche decine di chilometri dall'epicentro sono arrivate segnalazioni che descrivono danni, soprattutto crolli e crepe, che corrispondono al settimo grado della scala Mercalli, ossia della vecchia scala della sismicità che prevede 12 gradi, basata sulla descrizione degli effetti dei terremoti. A 70-80 chilometri dall'epicentro sono arrivate descrizioni che corrispondono al quinto grado Mercalli, con edifici che di scuotono, oggetti che cadono dagli scaffali. Nelle zone di Milano e Genova, fino a Pisa, Firenze e Pesaro il terremoto ha provocato gli effetti che corrispondono al quarto grado Mercalli, con lampadari, letti e sedie che oscillano, vetri che vibrano.

    Pesanti ritardi nei treni. Fino a oltre tre ore di ritardo per i treni in partenza dalla stazione di Bologna, a causa degli accertamenti sulle linee dopo il terremoto in Emilia. I convogli ad Alta Velocità delle 8.48 e delle 9.48 per Roma-Termini sono partiti dopo aver accumulato rispettivamente 185 e 130 minuti. Ritardi anche per altri treni, dai 95 ai 20 minuti. Una dozzina i treni regionali cancellati. Una folla di persone riempie l'atrio della stazione di Bologna, con lo sguardo fisso ai tabelloni luminosi. Per il momento tutte le verifiche fatte dal personale di Fs hanno dato esito negativo: sono controllati anche ponti, stazioni ed edifici in prossimità dei binari. E' ancora in corso il monitoraggio della linea Bologna-Verona, nella zona tra Crevalcore e Poggio Rusco, vicino all'epicentro. Proprio su quella tratta è stata organizzata la sostituzione con autobus, dal capoluogo emiliano fino al comune del Mantovano.

    Una scossa di magnitudo 6, forte quasi quanto quella che il 6 aprile 2009 distrusse L'Aquila, ha fatto tremare alle 4.05 il Nord Italia, seminando morte e distruzione. L'Emilia-Romagna la regione più colpita, dove si registrano sei vittime, una cinquantina di feriti lievi e ingenti danni a chiese ed edifici storici. L'epicentro 36 chilometri a nord di Bologna - dove la gente é scesa in strada per la paura, ma non si registrano danni particolari - tra le province di Modena e Ferrara. Finale Emilia, nel Modenese, e Sant'Agostino nel Ferrarese, i centri più colpiti. Quattro vittime sono operai, uccisi dal crollo dei capannoni in cui stavano lavorando proprio a Sant'Agostino: due alla Sant'Agostino Ceramiche, un'altro in una azienda di polistirolo a Ponte Rodoni di Bondeno e un altro ancora alla fonderia Tecopress di Dosso. Quest'ultimo è stato individuato sotto le macerie, ma non è ancora stato recuperato. Le altre due vittime sono una ultracentenaria di Sant'Agostino e una tedesca di 37 anni che si trovava a Bologna per lavoro. Ad uccidere entrambe lo spavento per il forte terremoto, che è stato seguito da due repliche di intensità minore: una di 3.3 alle 5.35 e un'altra di 2.9 alle 5.44. Circa duecento, fino ad ora, gli interventi richiesti ai centralini del 118 tra Modena e Ferrara.

    Bimba salva da una telefonata dagli USA. Vittoria, appena cinque anni, e' rimasta alcune ore sotto le macerie della sua cameretta ad Obici, alle porte di Finale Emilia. E' viva per miracolo, salvata grazie ad una incredibile telefonata dagli Stati Uniti e alla tempestivita' delle comunicazioni d'emergenza tra i soccorsi emiliani e la sala operativa della Questura di Roma. A raccontare la vicenda e' un vicino di casa della bimba. "Mio figlio, a New York, era su Internet e ha letto del terremoto. E' riuscito a parlare con noi, che invece non riuscivamo a telefonare ai soccorritori per problemi di linea. Dall'America lui è riuscito, e così i vigili del fuoco hanno salvato la piccola Vittoria". Adriano Ziosi, 64 anni, decoratore in pensione, racconta come il figlio Marcello, 34, ricercatore alla Columbia University, ha lanciato un Sos dall'altra parte dell'oceano. "E' là da due anni - spiega - si occupa di studi molecolari, di tumori al cervello. Appena ha saputo del sisma, allarmato ci ha chiamati. E così i soccorsi li ha potuti allertare lui". La famiglia Ziosi abita nella villetta adiacente alla casa di Vittoria Vultaggio. La loro è rimasta illesa, crolli di suppellettili a parte, quella della bimba è rimasta devastata dal crollo della torretta secentesca che ne fa parte, di recente ristrutturata in profondità, ma che non ha retto alla fortissima scossa della notte. "Un miracolo", dice lo zio, sollevato dopo le ultime notizie arrivate dall'ospedale di Carpi. "Sono corso da mia sorella - ha detto Enrico Grillenzoni - che i soccorritori stavano già lavorando. La camera di Vittoria, al primo piano, era stata travolta dall'antica torretta adiacente, peraltro fresca di restauro, il tetto le era crollato addosso ma due travi hanno retto e lei era sotto. Qualche ferita lieve a una gamba, molta paura, ma nessuna frattura. E' stato un miracolo".

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