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    Attentato a Brindisi, reazioni e commenti in Calabria

     

     

    Attentato a Brindisi, reazioni e commenti in Calabria

    19 mag 12 Il Coordinamento nazionale antimafia 'Riferimenti', impegnato nel percorso di memoria 'Gerbera Gialla', che sta attraversando il Paese da sud a nord, esprime il proprio "disorientamento di fronte all'inaudito attentato di Brindisi ai danni di studenti inermi, colpevoli solo di dimostrare la loro ferma opposizione alla barbarie mafiosa". La Presidente di Riferimenti, Adriana Musella, evidenzia che "come ci ha insegnato Paolo Borsellino, il problema mafia non é soltanto un'opera repressiva giudiziaria, ma è sopratutto culturale. Formare ed informare le nuove generazioni è uno strumento indispensabile della lotta alla mafia, cui tutto questo fa paura. La mafia, infatti, vuole il silenzio, la disinformazione, l'omertà, noi contro la mafia urleremo come sempre abbiamo fatto in questi trent'anni, insieme a migliaia e migliaia di ragazzi che in ogni Regione ci seguono". "Questo a dispetto della minacce di morte - aggiunge - che ci sono arrivate, e di quello che qualche esponente delle Istituzioni, va predicando nelle scuole della Calabria ossia: che di mafia non bisogna parlare, ma soltanto del bello che c'é. Quella della mafia è una guerra dichiarata a tutti noi, e, dispiace dirlo, in questo momento c'é una precisa strategia che tende a disorientare e a terrorizzare per ottenere silenzio. Ai tanti giovani, in questo momento, attoniti, raccomandiamo di non desistere dal loro impegno e da quel processo avviato che li vede soggetti attivi del cambiamento". "La lotta - conclude Musella - come abbiamo sempre detto loro, riguarda ciascuno di noi perché la guerra è dichiarata a ciascuno di noi, nessuno escluso".

    Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti in merito all’esplosione di un ordigno in una scuola di Brindisi ha dichiarato: “Neanche le scuole vengono risparmiate dalla violenza. Il Governo agisca con immediatezza e individui i responsabili. Personalmente e a nome di tutti i calabresi sono vicino alle famiglie e ai responsabili scolastici in questo momento di dolore provocato dall’ennesima follia”

    “Si rimane attoniti e agghiacciati di fronte all’orrore di un attentato tanto crudele, fuori da ogni logica”. Il sindaco Mario Occhiuto, a nome suo, dell’Amministrazione e dell’intera città di Cosenza, esprime profondo cordoglio per le conseguenze dell’esplosione di matrice criminosa avvenuta questa mattina a Brindisi davanti all’istituto superiore Morvillo-Falcone. “In questo momento – dichiara Mario Occhiuto – dolore e senso di impotenza sono sentimenti comuni, ma è proprio pensando all’innocenza di Melissa, rimasta uccisa da un gesto barbaro e incomprensibile, alla sua breve vita spezzata e ai compagni di scuola ancora in lotta con la morte, che dobbiamo cercare insieme la forza per una reazione immediata e concreta. Un Paese civile come il nostro non consentirà di lasciarsi stroncare il futuro venendo colpito al cuore delle sue nuove generazioni. Alle famiglie di questi ragazzi vittime della mostruosità umana e all’intera comunità brindisina giunga il cordoglio di tutti i cosentini”.

    "Esprimo dolore e sdegno per l'atroce e barbaro attentato che questa mattina è stato compiuto contro una scuola di giovani studenti innocenti e inermi, auspico che venga immediatamente fatta piena luce su questa drammatica vicenda e che i colpevoli siano immediatamente individuati e consegnati alle autorità competenti". E' quanto afferma, in una nota, il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio. "Dopo i numerosi atti di violenza ed intimidazione - aggiunge - registrati nelle scorse settimane in varie parti del Paese oggi assistiamo sgomenti ed addolorati a questa nuova tragedia, frutto di una strategia della tensione, criminale e stragista, che colpisce i giovani e il loro futuro, approfittando del disagio e della sofferenza in cui è costretto a vivere il Paese per effetto di una crisi economica devastante. E' evidente che le organizzazioni eversive sono sempre pronte ad alzare il tiro producendo azioni dichiaratamente terroristiche. Di fronte ad attacchi così vili e criminali, tutta la comunità civile e democratica del Paese deve reagire unitariamente, mostrando decisione e coraggio". "Il popolo italiano - prosegue Oliverio - ha già pagato, in un recente passato, un triste e pesante tributo alla violenza e al terrorismo. E' necessario, quindi, agire tempestivamente, isolando chi strumentalizza le difficoltà e le debolezze del momento per minare alle fondamenta la democrazia del nostro Paese. Alle famiglie della ragazza uccisa, ai parenti di quanti sono rimasti feriti in questo vile attentato e all'intera comunità di Brindisi esprimo, anche a nome dei cittadini della provincia di Cosenza, solidarietà e vicinanza sincere ed auspico che sia garantita pace e serenità alla nostra democrazia e alla vita quotidiana di ogni cittadino italiano".

    I ragazzi di "Ammazzateci tutti" sono oggi presenti a Brindisi e nelle piazze di tutta Italia per manifestare la loro solidarietà e il loro sdegno per quanto accaduto. Secondo Aldo Pecora, presidente nazionale di "Ammazzateci tutti", che ha partecipato a Piazza del Pantheon a Roma all'iniziativa promossa da associazioni e liberi cittadini, "qualunque sia la matrice dell'attentato di oggi a Brindisi non possiamo far finta di niente: gli episodi degli ultimi mesi rappresentano una delle stagioni più buie degli ultimi vent'anni. Dobbiamo reagire, prima che sia davvero troppo tardi". "Melissa Bassi - ha aggiunto - aveva il diritto alla vita, il diritto di amare, studiare e tutte quelle cose che dovrebbero essere naturali per ogni ragazza e ragazzo della sua età. Anche se è inutile, vorrei dire al suo papà e alla sua mamma che non sono e non saranno mai soli".

    "Siamo tutti in lutto e atterriti per l'attentato di questa mattina a Brindisi che vede vittima una giovanissima studentessa di soli 16 anni, Melissa Bassi, e altre ragazze rimaste ferite dall'esplosione di un ordigno davanti la scuola 'Morvillo-Falcone' e azionato a distanza". Lo affermano, in una nota congiunta, Futuro e libertà e Generazione futuro della Calabria. "A pochi giorni dalla commemorazione della morte di Giovanni Falcone, ventennale della strage di Capaci - aggiungono - condanniamo con estrema fermezza l'orribile atto terroristico, un sacrilegio alla civiltà e al futuro del nostro Paese".

    "Il vile e sconvolgente attentato di Brindisi richiede un'immediata e corale reazione delle forze politiche e sociali. Come spesso accaduto in passato nei passaggi più delicati della nostra storia repubblicana, forze oscure e prive di scrupoli, stavolta pronte a spingersi fino a un livello di efferatezza perfino maggiore, si mettono in moto per intimidire le istituzioni, condizionare la vita democratica e seminare disorientamento e paura". Lo afferma, in una nota, il commissario del Pd calabrese, Alfredo D'Attorre. "In una terra come la Calabria - aggiunge - la reazione delle forze sane della società, delle istituzioni e della politica è ancora più urgente. Il PD calabrese sottoscrive l'appello lanciato da sindacati e associazioni perché, a partire da lunedì prossimo, si tengano assemblee in tutte le scuole della Calabria e si riuniscano i Consigli comunali in seduta straordinaria". "IL PD - dice ancora D'Attorre - aderirà con i suoi militanti, dirigenti e amministratori ai momenti di mobilitazione indetti dalle altre forze sociali e politiche, promuoverà incontri territoriali nelle diverse province della Calabria e fisserà nei prossimi giorni un attivo regionale, aperto a forze e contributi esterni, per unire la propria voce alla Calabria civile e democratica decisa a opporsi alla barbarie terroristica e criminale".

    "Ogni atto di violenza è da condannare con estrema fermezza, ma quando ad esserne vittime sono dei giovani e la scuola, che rappresentano nello stesso tempo presente e futuro della nostra società, ecco che il nostro grido di protesta si deve alzare più forte verso un episodio a dir poco inaccettabile". E' quanto afferma il deputato del Pdl Giuseppe Galati circa l'attentato compiuto a Brindisi. "E' veramente doloroso - aggiunge - parlare di una giovane vita spezzata e di altri ragazzi rimasti feriti per un gesto di umana follia. In queste circostanze è necessario che lo Stato faccia sentire in maniera tangibile e forte la sua presenza per stare accanto alle famiglie coinvolte nel triste episodio e verso le quali va il mio pensiero ed il mio affetto". "Quello che è successo a Brindisi nelle adiacenze della scuola Morvillo Falcone - conclude Galati - ha superato ogni limite. Non è possibile andare a colpire i giovani e la scuola, uniche vere risorse per creare percorsi virtuosi nel nostro Paese".

    "Si brancola ancora nel buio ed é difficile rintracciare le responsabilità, anche se una serie di concomitanze sembrerebbero ricondurre alla matrice mafiosa". Lo afferma, in una dichiarazione, Agazio Loiero, coordinatore nazionale della federazione Mpa-Ad. "Quanto è accaduto oggi a Brindisi - aggiunge Loiero - pone in maniera stringente il problema della sicurezza nel nostro Paese, ma anche quello di una società che non riesce ad aver voce davanti alla crisi, che non si scuote più neanche davanti alla media giornaliera di un suicidio e che pensa, forse, di poter scuotere l'attenzione con effetti così assurdi e così orrendamente inaccettabili".

    "Se fosse confermata la matrice mafiosa, l'attentato davanti la scuola di Brindisi segnerebbe una svolta preoccupante nel livello di efferatezza con la quale le organizzazioni criminali cercano di piegare la società civile e democratica". E' quanto afferma, in una nota, Bruno Censore, vice presidente della Commissione contro la 'ndrangheta del Consiglio regionale della Calabria. ''Colpire le vite di giovani studenti - aggiunge - rappresenta un gesto di viltà e di crudeltà che è stato ordito per spezzare la speranza di normalità che anima i giovani delle terre martoriate dalla criminalità organizzata. I colpevoli di questo ignobile gesto vanno immediatamente individuati e puniti; per questo motivo, confidiamo nella celere azione delle forze dell'ordine e della magistratura che invitiamo a non lasciare nulla di intentato per assicurare i colpevoli alla giustizia". "Alle famiglie della vittima e dei feriti - conclude Censore - giunga la solidarietà più sincera di tutta la Calabria onesta"

    I ragazzi di 'Percorsi di legalita'' di Polistena esprimono "profondo sdegno e sconcerto" per il "brutale attentato che ha colpito l'Istituto professionale di Brindisi nel quale è morta una studentessa ed un'altra è stata gravemente ferita". "Pur rimanendo - è scritto nella nota - ancora aperte tutte le piste investigative suscita diversi interrogativi il fatto che la scuola fosse intitolata a Francesca Morvillo, moglie di Giovanni Falcone il magistrato ucciso dalla Mafie proprio 20 anni fa. Inoltre proprio oggi nello stesso istituto ha fatto tappa la "Carovana Antimafia" il presidio mobile della legalità promosso, da Libera, da Arci e da Avviso Pubblico e in collaborazione con Cgil Cisl e Uil nazionali ed altre realtà associative. Il fatto che una scuola, e questo per la prima volta, possa diventare bersaglio di una qualsiasi organizzazione criminale, sia essa di stampo mafioso o terroristico, riempie di dolore e di angoscia. I ragazzi di Percorsi di legalità di Polistena si stringono intorno con profonda solidarietà ai familiari della giovane ed innocente vittima, ai ragazzi ed alle ragazze ferite, agli studenti, agli insegnanti ed al personale tutto dell'Istituto. L'attacco ad un presidio di cultura come una scuola significa colpire le radici della nostra società e della democrazia". "In uno Stato libero - prosegue la nota - e giusto non c'é posto per la violenza. Occorre una risposta forte e decisa della società civile e delle istituzioni democratiche per fare fronte comune ad una situazione che potrebbe ulteriormente aggravarsi se non si riesce a determinare nel più breve tempo possibile la matrice dell'attentato. Vicinanza e solidarietà anche nei confronti di chi avrà il compito di tessere le fila di questo vile attentato, di individuarne i responsabili e di consegnarli alla giustizia. Vicinanza e solidarietà anche nei confronti di coloro che avranno il compito di informarci, di farci capire chi, perché e come tutto questo sia successo. Contro la violenza e il terrorismo invitiamo a reagire. Non possiamo restare fermi". "Invitiamo pertanto - conclude - tutti i cittadini ad un sit-in di resistenza attiva domani, domenica 20 maggio, alle ore 20, in Piazza della Repubblica a Polistena".

    Il presidente della commissione regionale 'Riforme e decentramento', Mario Magno, ha chiesto al direttore dell'ufficio scolastico regionale della Calabria di far osservare un minuto di silenzio nelle scuole in segno di solidarietà per quanto accaduto a Brindisi. "Un minuto di silenzio - afferma Magno - ed una giornata di riflessione nelle scuole calabresi per discutere delle stragi come atti concreti di una presa di coscienza nel Paese ed in modo particolare in Calabria, dove si avverte la presenza forte della criminalità organizzata"

    "Un atto vile e di inaudita gravità, che sconcerta e colpisce profondamente il Paese, in ogni sua espressione". Lo afferma in una nota il rettore dell'Università della Calabria, Giovanni Latorre. "Esprimo, anche a nome dell'Ateneo che rappresento - afferma Latorre - alla famiglia della giovane vittima, a quelle degli studenti feriti, al Preside e ai docenti dell'Istituto, alle Istituzioni e ai cittadini di Brindisi e della Puglia, i sentimenti più sinceri di partecipazione e di affettuosa vicinanza in questo momento drammatico, nel quale ci sentiamo dolorosamente tutti coinvolti. E' un episodio che, sia per il nome dell'Istituto, legato ad una delle vittime di Capaci, sia anche per le modalità da cui è stato contraddistinto, rivela la precisa volontà dei responsabili non solo di colpire un luogo dal richiamo fortemente simbolico, a pochi giorni dal ventennale della strage, ma di attentare, come purtroppo è drammaticamente accaduto, alla vita dei presenti". "Tutto questo - prosegue il Rettore dell'Unical - è motivo di sconforto e di forte preoccupazione e ci riporta indietro nel tempo fino ad anni e vicende della storia italiana che speravamo dimenticati per sempre, da cui è risultata profondamente lacerata la coscienza e l'identità del Paese. Insieme alla ferma condanna per quanto accaduto e alla solidarietà verso chi ha subito questa barbarie serve, in questo giorno infausto, richiamare l'attenzione di tutti alla resistenza civile e alla necessità di affermare con forza i valori e i principi irrinunciabili sui quali si fonda la democrazia italiana, i quali, anche questa volta, costituiscono il riferimento necessario per superare lo sgomento e il disorientamento causati da questa tragedia e lavorare per un futuro migliore"

    "Rimango impietrita di fronte al vile atto perpetrato questa mattina a Brindisi, che ha già portato alla morte di una giovanissima studentessa e colpito altre otto". Lo afferma la parlamentare di Fli e componente della commissione parlamentare antimafia, Angela Napoli. "La tragedia odierna, a pochi giorni - aggiunge - dal ventennale delle stragi di Palermo, impone a non considerare debellato lo strapotere mafioso, di fronte al quale non bastano più le parole di condanna, occorre fermezza, coraggio e garanzia della sollecita individuazione dei responsabili".

    "Il vile attentato compiuto stamani a Brindisi nei pressi di una scuola dedicata a Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, era programmato per uccidere e seminare il terrore, colpendo studenti indifesi". E' quanto scrive in una nota la segreteria regionale della Cgil della Calabria. "Il sangue innocente di una ragazza - prosegue la nota - e dei molti feriti gravi, aggredisce un simbolo di legalità, con un atto politicamente gravissimo, nella fase più delicata che il Paese sta attraversando. Si è voluto dare con questo crimine infame, un segnale destabilizzante per intimidire le istituzioni, e colpire l'impegno dei tanti giovani in lotta contro crimine, per la legalità. Un atto bestiale, che accade proprio nel giorno in cui era attesa a Brindisi la Carovana antimafia, e ad appena tre giorni dalle celebrazioni ufficiali per il ventesimo anniversario dell'assassinio del giudice Falcone, a vent'anni dal delitto Borsellino e nell'imminenza dei funerali di Stato di Placido Rizzotto, il 24 maggio". "Aver colpito giovani inermi - aggiunge la Cgil - è un segno di efferatezza e brutalità orrende, da parte di chi ha architettato questo crimine. Respingeremo con forza quest'ennesimo attacco alla democrazia e alla legalità del Paese. Per questo, chiediamo allo Stato di fare la sua parte, nel preciso dovere di non dare tregua finché non verranno trovati e colpiti mandanti ed esecutori, e smascherate le finalità eversive alla base di tale atto. Non ci faremo intimidire, saremo sempre più determinati nel portare avanti ora e per sempre la lotta per il ripristino della legalità e il riscatto del sud".

    "Si tratti di Mafia o Sacra Corona unita, di terrorismo o del gesto isolato di un folle, quale che sia la matrice di questo vile attentato quello che preoccupa maggiormente oggi è che si tratta di un episodio che colpisce al cuore la speranza nel futuro del nostro Paese: i nostri giovani". Lo afferma in una nota il coordinatore provinciale del Pdl di Reggio Calabria, Roy Biasi. "Già, perché chi ha scelto - aggiunge - di collocare proprio lì a Brindisi davanti all'Istituto professionale 'Francesca Laura Morvillo Falcone', lo ha fatto in modo premeditato con il preciso obiettivo di uccidere delle giovani vite innocenti, infrangendo e spezzando i sogni e le speranze di ignare studentesse pendolari nel fiore dei loro anni migliori. Non si è trattato di un azione dimostrativa volta a distruggere o danneggiare qualcosa o ancora colpire una Istituzione, bensì destinata a ferire, dilaniare ed ustionare i corpi delle povere vittime di questa che, non a torto, possiamo definire come un vera e propria strage degli innocenti". "Sono d'accordo anche io - prosegue Biasi - con il segretario nazionale del Angelino Alfano, si tratta di un episodio di una più generale strategia della tensione che lo Stato ha il dovere di arrestare sul nascere con una reazione forte e repentina individuando e punendo il prima possibile i vigliacchi responsabili di questo assurdo gesto di violenza".

    "Il vile attentato compiuto a Brindisi nei pressi di un Istituto Professionale dedicato a Giovanni Falcone e Francesca Morvillo dove ha perso la vita una giovane studentessa e molti altri studenti sono feriti va condannato senza se e senza ma". E' quanto scrivono in una nota congiunta u segretari della Cgil di Cosenza, del Pollino e della Flc di Cosenza. "Si è aggredito -è scritto- il simbolo che promuove la cultura della legalità, il simbolo dell'emancipazione sociale. Un atto gravissimo che la mano che lo ha prodotto ha voluto lanciare il segnale della destabilizzazione per intimidire le istituzioni. Nessuno mai aveva utilizzato l'arma dell' attentato nei confronti di una scuola che non ha scudi materiale per difendersi ma che ha il bagaglio della conoscenza per difendere non solo i principi della legalità , ma soprattutto quelli della Costituzione. Un atto bestiale che accade nel giorno in cui era attesa a Brindisi la Carovana Antimafia, e ad appena tre giorni dalle celebrazioni ufficiali per il ventesimo anniversario dell'assassinio dei giudice Falcone e Borsellino e nella imminenza dei funerali di Stato di Placido Rizzotto. E' troppo facile fare del terrorismo utilizzando la scuola pubblica colpendo giovani inermi che nulla hanno da spartire con chi ha architettato questo crimine efferato e brutale. La scuola e il mondo della conoscenza respingono con forza questo ennesimo attacco alla proteina nobile della democrazia che ha rappresenato non solo il collante dell'Unità d'Italia ma il luogo dove decine e decine di generazioni hanno sviluppato coscienza critica e capacità interpretativa dei fenomeni sociali. E' vero che la mano armata che ha colpito la città di Brindisi ma in questo caso tutta la nazione, teme più la conoscenza e la cultura che le istituzioni. Mai come adesso c'è bisogno di una di una coesione sociale che dia una risposta forte e incisiva per fermare questa violenza inaudita. La scuola è in prima fila e con questo brutale attentato paga in prima persona e con la morte le intimidazioni anacronistiche che una società civile non può tollerare. Il mondo della conoscenza non si farà intimidire e sarà sempre più determinata nel portare avanti quel processo di legalità e di democrazia. Esprimiamo tutto il nostro più profondo cordoglio per la studentessa perita, la nostra più viva solidarietà alla famiglia della ragazza scomparsa, ai feriti, ai loro cari".

    "Di fronte a un episodio così grave e vile chiediamo un atto di orgoglio e solidarietà a tutte le forze politiche. Questa volta ha pagato una ragazza innocente. Chiediamo alle istituzioni di essere ancora più uniti per combattere forze eversive ed antidemocratiche e la criminalità organizzata che vogliono solo destabilizzare lo Stato". E' quanto dichiarano in una nota congiunta i deputati di Noi Sud Elio Vittorio Belcastro, Arturo Iannaccone ed Americo Porfidia in merito all'attentato di Brindisi. "Ma lo Stato - concludono - deve essere presente e forte e deve far sentire la sua voce soprattutto in questi momenti. Un sincero e solidale abbraccio ai familiari della vittima ed un augurio di pronta guarigione agli studenti feriti".

    Le organizzazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil della provincia di Catanzaro hanno convocato per lunedì pomeriggio una riunione congiunta dei comitati direttivi con all'ordine del giorno l'attentato compiuto a Brindisi. La riunione si svolgerà nella sala del consiglio comunale di Catanzaro. Le segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil di Catanzaro, é detto in una nota, "sono fortemente preoccupate e condannano con forza l'attentato dinamitardo che ha colpito la città di Brindisi. La violenza cruda che ha devastato un'Istituzione fondamentale per la tutela della democrazia e la crescita sociale, quale è la scuola. Siamo indignati, sconvolti, esausti di lanciare parole di condanna verso i numerosi atti di violenza che ogni giorno consumano la nostra terra e la nostra democrazia. Parole che spesso risultano insensate e vuote di fronte al dolore delle famiglie colpite oggi a Brindisi. Il nostro pensiero, la solidarietà del mondo del Lavoro e di tutti i lavoratori va a quelle ragazze e a quei ragazzi che oggi pagano il prezzo delle distrazioni, del disinteresse verso la legalità, del tacito consenso che si offre alle Organizzazioni Criminali quando ci si chiude nelle proprie paure, quando si pensa che il problema non riguarda la società tutta ma solo pochi addetti ai lavori. "Chiediamo - conclude la nota dei sindacati - che il prossimo lunedì si convochino dei consigli comunali straordinari in tutta la provincia, ai rappresentanti degli studenti l'immediata convocazione delle assemblee di istituto ed ai dirigenti scolastici di favorirne lo svolgimento, alla Chiesa, alle associazione laiche e cattoliche, ai partiti politici, ai rappresentanti delle Istituzioni di unirsi nella ferma condanna alla violenza criminale".

    "Le bombe esplose oggi a Brindisi sono un atto vile. Una barbarie esercitata contro giovani studenti inermi". Lo afferma in una nota il coordinatore regionale di Sel della Calabria, Andrea Di Martino. "Sono atti, questi, contro i quali - aggiunge - bisogna civilmente reagire, a difesa della libertà e della democrazia nel nostro Paese. Inquietanti sono le coincidenze delle bombe. Il nome della scuola, dedicata a Giovanni Falcone e alla sua compagna Francesca Morvillo. Il fatto che in questi giorni ricade il ventennale della strage di Capaci e che la scuola era collocata lungo il percorso della carovana della legalità. Fanno pensare ad un ritorno degli anni stragisti delle mafie. In ogni caso esse sono un attacco alla Democrazia e alle istituzioni della Repubblica. Il fatto che siano state collocate presso una scuola aggiunge alla gravità, la viltà. C'é bisogno di una mobilitazione di tutte le forze democratiche nelle prossime ore". "Sinistra Ecologia Libertà in Calabria - prosegue - ha indetto una mobilitazione straordinaria 'No alle bombe, no alle mafie, si alla democrazia e alla liberta''. Sono state trasformate in iniziative in tal senso, l'assemblea che si terrà oggi presso il Comune di Pedace, a cui sarò presente con il segretario della federazione di Cosenza Mario Melfi. Alle 18 si svolgerà a Reggio Calabria una assemblea presso il circolo di Sel. Domani dalle ore 18 alle 21 a Cosenza in piazza 11 settembre un presidio con volantinaggio. Altre iniziative sono in corso di preparazione in queste ore e verranno comunicate. Invitiamo i cittadini a partecipare e chiediamo a tutte le forze politiche e sindacali a mobilitarsi in questa direzione".

    "Esprimo lo sdegno profondo mio personale, dell'Amministrazione comunale e della città di Lamezia Terme per questo terribile attentato che é un ulteriore tentativo di strage". Lo afferma in una nota il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza. "La comunità di Lamezia Terme partecipa - aggiunge - al dolore di tutta l'Italia e soprattutto di Brindisi e della Puglia. Tutte le iniziative previste oggi in città si trasformano in momenti di lutto e protesta. Già stamattina, durante la giornata dedicata a Falcone alla scuola media Ardito, ho ricordato Melissa, la giovanissima vittima. Ne parlerò alla giornata diocesana della gioventù, all'inaugurazione della mostra sui migranti e nel Consiglio comunale di lunedì prima di discutere del Tribunale". "Chi ha compiuto tanta violenza e atrocità - conclude Speranza - ci fa orrore. Sono nemici feroci perché hanno ucciso e tentato di uccidere ragazze e ragazzi indifesi e innocenti. Lo Stato democratico ha il dovere di trovare e di punire in maniera fortissima assassini e mandanti".

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