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    Federconsumatori chiede i danni per mancata depurazione a Crotone

     

     

    Federconsumatori chiede i danni per mancata depurazione a Crotone

    17 mag 12 "Federconsumatori Calabria è impegnata sin dal 2008 nel far riconoscere il diritto del cittadino a ricevere il dovuto risarcimento qualora il processo di depurazione delle acque reflue (pagato anticipatamente nella bolletta dell'acqua) non venga espletato da chi è deputato alla gestione del servizio idrico". A riferirlo è un comunicato dell'associazione di consumatori. "Quando nel 2008 Federconsumatori - afferma la presidente Cinzia Mosella - si avvalse di una sentenza della Corte Costituzionale in materia lo fece in considerazione della prima parte esplicitata nel dispositivo (ossia la mancanza di impianti di depurazione). All'epoca dei fatti, numerosi centri del crotonese come Papanice, Mesoraca, Petilia Policastro, Santa Severina e Cirò Marina, pur non avendo una rete fognaria, pagavano nella bolletta dell'acqua la parte di tariffa riguardante la depurazione. Oggi, invece, Federconsumatori Calabria intende avvalersi della seconda parte del dispositivo: il malfunzionamento dell'impianto. In questo caso, per gli utenti di Crotone". "Ci si attiene, infatti - prosegue Mosella - a quanto rilevato dalla Procura pitagorica attraverso le indagini e gli atti prodotti di recente che, lo scorso venerdì (11 maggio 2012), hanno permesso su disposizione del Gip di mettere i sigilli in via preventiva all'impianto di trattamento delle acque reflue urbane di località Papaniciaro per il suo malfunzionamento. Per ripristinare lo stato ottimale dell'impianto è stato nominato quale custode giudiziario dello stesso il sindaco Peppino Vallone che ha ricevuto dalla Procura il termine perentorio di 20 giorni per espletare tale compito. In questo frangente Federconsumatori, oltre a cercare di ottenere il riconosciuto diritto dalla legge a ricevere un risarcimento per il malfunzionamento dell'impianto, intende allo stesso tempo tutelare un altro diritto del cittadino che sta molto a cuore dell'associazione: la salute". "Federconsumatori chiede alla luce di tutto ciò - conclude Mosella - di verificare lo stato di salute dei cittadini e gli eventuali rischi connessi a questa procedura irregolare di trattamento delle acque reflue".

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