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    Incendio Centro Cartella, reazioni e commenti

     

     

    Incendio Centro Cartella, reazioni e commenti

    17 mag 12 "E' di una gravità inaudita la distruzione del centro sociale Angelina Cartella di Reggio Calabria". Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale di Idv Giuseppe Giordano. "Sarebbe uno sbaglio enorme - aggiunge - se quanto è accaduto fosse trascurato dalla stampa nazionale e non avesse l'attenzione che meritano strappi democratici così inquietanti da parte delle istituzioni nazionali. Troviamo più che giusta l'attenzione dedicata dai media e dal dibattito pubblico sullo sgombro di Torre Galfa a Milano, che era diventata uno spazio artistico assai prezioso. Lì i lavoratori dell'arte potevano esprimersi liberamente e mettere a disposizione di tutti il risultato della loro ispirazione. Ma non vedere quanto accade in una delle città più grandi ed allo stesso tempo difficili del Mezzogiorno come Reggio Calabria, dove un centro sociale divenuto nel tempo un chiaro riferimento per una serie di lotte civili e ambientali è stato letteralmente mandato in fumo, è una svista che lo Stato italiano non può consentirsi. Quante volte si afferma che nel Sud ed in Calabria occorre sostenere la società civile per debellare i poteri criminali? Un giorno sì e l'altro pure. Ebbene, se si è coerenti il centro sociale Cartella, ambito di dibattiti culturali, creatività ed aggregazione giovanile, va immediatamente ripristinato, senza se e senza ma". "Per quanto mi riguarda, senza gettare la croce su nessuno pregiudizialmente - conclude Giordano - proporrò in Consiglio regionale una mozione che impegni la Giunta regionale a darsi da fare per ridare agibilità al centro sociale reggino. Vedremo in quell'occasione che differenze ci sono tra le forze in campo, e vedremo se tra le solidarietà e il fare concreto della politica c'é coerenza o meno".

    Il presidente della Provincia di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa, in una nota diramata di concerto con l'assessore alla Legalità, Edoardo Lamberti Castronuovo, esprime una "ferma condanna" per l'incendio doloro ai danni del Centro sociale Cartella. "La convivenza civile - aggiunge - non ammette simili gesti da qualunque bieco sentimento alimentati. Nulla può giustificare, nemmeno una diversa ideologia o addirittura una differente fede religiosa, una violenza inaudita ed irrefrenabile contro uomini e cose". "I due amministratori provinciali, ognuno per le parti di competenza - è detto nella nota - riferiranno nella prossima Giunta affinché l'esecutivo si possa esprimere su eventuali gesti concreti di solidarietà. La ricostruzione del Centro Cartella, così come di tutto quanto distrutto dalla malavita organizzata, mafiosa, pseudopolitica, è un modo inconfutabile per dimostrare che contro la violenza c'é la positiva reazione della gente perbene e della legalità. Gli indirizzi dell'Amministrazione provinciale vanno in tal senso, con la diffusione capillare della cultura centro per centro, paese per paese. La cultura, quella che si è voluta distruggere, ma ci si augura solo per poco tempo, al Centro Cartella, è una componente essenziale della buona politica. Essa non ha colore politico, né segue percorsi che non siano condivisibili da tutti gli uomini di buona volontà, intenti a migliorare la qualità della vita della collettività". Raffa e Lamberti esprimono "a tutte le componenti del Centro Cartella, la massima solidarietà e l'invito a voler riprendere al più presto la loro legittima attività. Dal canto suo la Provincia combatterà con le armi della democrazia e della pace ogni forma di violenza in ogni sede".

    "Non ci poteva essere sveglia più triste a buttarci giù dal letto ieri mattina. La notizia che la struttura, che per dieci anni ci ha visto discutere, lavorare, creare, cantare, suonare, crescere, stava andando letteralmente in fumo è stata un pugno allo stomaco, un colpo tremendo". E' quanto si afferma in una nota dei dirigenti del Centro sociale Cartella di Reggio Calabria. "La vista poi di quelle pareti di cemento rimaste in piedi - prosegue la nota - mentre tutto quello che c'era dentro, sopra, di lato, era stato trasformato in cenere e detriti contorti dal calore, è stato il colpo del definitivo Knock Out. Ma presto il senso di smarrimento, di confusione, è stato spazzato via dall'incredibile fiume di solidarietà che ci ha sommerso: dal quartiere, dalla città, dall'Italia tutta è stato un continuo chiamare, chiedere, offrire braccia, mezzi, soldi. Un abbraccio talmente caloroso da ridarci immediatamente forza, voglia, combattività. Una vicinanza talmente eterogenea quanto sincera, da essere per noi più legittimante di qualsiasi carta bollata, figlia del riconoscimento del lavoro svolto in questi anni". "'Ricostruire il Cartella, piu' bello e più grande di primà, abbiamo detto - prosegue la nota - nel corso di una partecipatissima assemblea, tenutasi ieri pomeriggio, vicino a quelle macerie ancora fumanti. Lo ricostruiremo noi, come abbiamo sempre fatto, con l'aiuto di tutti quelli che sono al nostro fianco, di tutti quelli che dalla Val di Susa a Palermo, dal Friuli alla Puglia, ci stanno dicendo di essere pronti a sostenerci in qualsiasi modo. Lo ricostruiremo perché non abbiamo alcuna intenzione di arrenderci a chi, con questo vile atto, pensa di poter chiudere la nostra esperienza, e soprattutto distogliere il nostro impegno politico. Se la mano che ha compiuto questo vile atto è facilmente individuabile nella bassa manovalanza fascista e mafiosa, purtroppo sempre numerosa in questa città, la mente è per noi da individuare nella tanto famosa area grigia, in tutti quei gruppi affaristici, di interesse, che considerano questo territorio una enorme speculazione, e le casse pubbliche bancomat privati".

    "La solidarietà vera è un atto minimo di civiltà. Ma non basta più. Il clima che si respira a Reggio fa ormai paura. E l'incendio che ha distrutto il centro sociale 'Angelina Cartella' è un episodio di una gravità tale da rende indispensabile un intervento immediato del Viminale, perché ciò che sta accadendo in riva allo Stretto ha dell'inimmaginabile in una realtà democratica". Lo sostiene Maria Grazia Laganà Fortugno, deputata del Pd che esprime "allarme, vivissimo allarme per l'escalation di episodi di intolleranza e squadrismo che più volte, negli ultimi mesi, hanno portato la città di Reggio al centro dell'attenzione dell'opinione pubblica nazionale". Secondo la parlamentare, "oggi la situazione sociale e dell'ordine pubblico nella più grande città della Calabria sembra essere tornata indietro di vent'anni e passa. A preoccupare non è solo la presenza della 'ndrangheta, che oggi non spara piu' ma siede ai tavoli che contano e gestisce affari, bensì l'esistenza di un tessuto sociale sfilacciato e permeabile a fenomeni gravi come quelli avvenuti negli ultimi mesi. Ma ciò che preoccupa di più è che da parte degli organi centrali di governo le questioni calabresi siano oggetto di grave sottovalutazione. E' stato così per i troppi amministratori pubblici fatti oggetto di intimidazione mafiosa e per le elezioni a Catanzaro".

    Il Circolo del Cinema "Cesare Zavattini" condanna "il vile attentato perpetrato al Centro sociale Cartella di Gallico. Il ricorso ad una inutile feroce violenza per cercare di spezzare la vita sociale di uno dei presidi più importanti della salvaguardia della democrazia reggina - è scritto in una nota - manifesta ancora una volta l'intolleranza delle fazioni reazionarie verso quelle forme di civiltà democratica, di crescita civile e di partecipazione collettiva che il Cartella ha portato avanti in tutti questi anni di operatività lottando contro le vessazioni e lo strapotere delle multinazionali, battendosi per l'affermazione dei principi di solidarietà e giustizia davanti alle prevaricazioni dei gruppi di potere locali, garantendo uno spazio di progresso e di confronto dialettico".

    "L'attentato incendiario subito dal Cartella di Reggio rappresenta l'ennesimo sopruso che la popolazione reggina e calabrese è costretta a subire". E' quanto si afferma in una nota congiunta dell'Unione degli studenti e del laboratorio politico Ateneo Controverso dell'Università della Calabria. "Il centro sociale della periferia nord reggina, infatti - non é soltanto un semplice edificio occupato dalla Sinistra 'Antagonista', bensì uno spazio di partecipazione e di condivisione, di pratiche e di idee, aperto e messo a servizio di tutta la popolazione. Un luogo dove chiunque, senza alcun tipo di discriminazione, ha sempre potuto contribuire alla liberazione del nostro territorio, troppe volte stuprato e schiavizzato dalla 'Ndrangheta e dalle logiche di mercato. Inoltre, in questi dieci anni di occupazione, il Cartella puo' vantare, tra i tanti servizi prestati, il forte contributo dato alla creazione di momenti di socialità partecipativa e libera dalle logiche del profitto. Tutto ciò deve aver dato fastidio a chi, da sempre, tiene la nostra terra sotto scacco e la piega secondo i propri interessi economici e criminali". "Noi studentesse e studenti calabresi, esprimiamo piena solidarietà attiva e militante alle compagne e ai compagni del Csoa Cartella - conclude la nota - assicurando il massimo impegno da mettere in campo in ogni iniziativa tesa a rivalutare lo spazio e a farlo rinascere dalle proprie ceneri"

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