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    Sequestro depuratore, Vallone "Interveniamo subito"

     

     

    Sequestro depuratore, Vallone "Interveniamo subito"

    11 mag 12 Il sindaco di Crotone, Peppino Vallone, ha convocato un incontro con la stampa a seguito della nomina a custode giudiziario dell'impianto di trattamento delle acque reflue urbane sito in località Papaniciaro, sulla strada statale 106 Jonica. Nomina disposta dalla Procura della Repubblica a seguito del sequestro dell'impianto gestito della società Soakro. "La Procura ha comunque specificato - è detto in una nota - che il Comune di Crotone è parte offesa nel procedimento". "Non appena ricevuto la notifica da parte della Procura della Repubblica - ha detto Vallone - mi sono immediatamente attivato con gli uffici tecnici affinché si desse priorità assoluta nel mettere in campo tutte le attività non solo per la messa in sicurezza dell'impianto, ma anche per il ripristino del normale funzionamento". La Procura della Repubblica ha fissato in venti giorni il termine per ripristinare lo stato dell'impianto. "Ho già avuto in mattinata - ha aggiunto il sindaco - due incontri specifici per avere un quadro tecnico della situazione ed abbiamo contattato ditte specializzate per il prelievo dei fanghi e degli altri rifiuti speciali prodotti a seguito del processo di depurazione che si trovano nel complesso sequestrato". I tecnici comunali sono già al lavoro per tracciare un crono programma delle attività. Da una prima stima i costi per le operazione dovrebbero aggirarsi intorno ai 250 mila euro. "Non sarà questa cifra, seppur considerevole - ha detto Vallone - a fermarci. A questa attività anche dal punto di vista finanziario daremo precedenza assoluta perché siamo consapevoli dell'importanza dell'intervento per la tutela della salute dei cittadini. Faremo fronte noi a questi costi per poi rivalerci in danno sulla società che gestiva l'impianto. Vogliamo intervenire immediatamente, anzi siamo intervenuti subito". A chi gli ha chiesto se ha pensato di rifiutare la custodia giudiziaria per gli oneri e le responsabilità che ne derivano al Comune, Vallone ha risposto: "non ci ho pensato neanche per un minuto. Davanti alla tutela della salute dei cittadini non ci si può tirare indietro". "Il sindaco - conclude la nota - ha annunciato che chiederà il dissequestro del sito per consentire gli interventi di cui il Comune si farà carico. Il primo step degli interventi riguarderà la valutazione e la caratterizzazione dei fanghi presenti e poi il loro smaltimento nella discarica per rifiuti speciali presente sul territorio o, se sarà necessario, anche fuori Regione pur, in quest'ultimo caso, con una lievitazione dei costi. Poi si procederà alle attività per il ripristino del normale funzionamento dell'impianto"

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