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    Equitalia pignora stipendi e pensioni a Catanzaro

     

     

    Equitalia pignora stipendi e pensioni a Catanzaro, associazione "E' incostituzionale"

    10 mag 12 Equitalia spa non perdona i contribuenti morosi e pignora le somme giacenti nei conti correnti bancari anche a titolo di pensione o di stipendio: è successo a Catanzaro nei confronti di alcuni ignari cittadini ritrovatisi improvvisamente con i loro depositi congelati. A denunciarlo è l'associazione dei consumatori Codici che ha aperto uno sportello per tutelare i diritti delle persone che si sono viste recapitare i provvedimenti. In un momento di grave e drammatica crisi economica, che coinvolge quotidianamente molte famiglie italiane e tanti imprenditori, l'associazione catanzarese punta il dito su quella che definisce "una grave anomalia consistita in azioni esecutive promosse da Equitalia spa". E ricorda i tanti che, a livello nazionale, spesso oberati da esposizioni debitorie nei confronti dell'erario dello Stato, sono arrivati anche a gesti estremi. Cosa è accaduto? La società di riscossione ha notificato a molti contribuenti morosi, che spesso riescono a vivere solo grazie allo stipendio o alla pensione percepita, atti di pignoramento dei crediti verso terzi (ai sensi dell'art. 72 bis del D.P.R .n 602/73) mediante procedura di espropriazione delle somme depositate in banca. In particolare, Equitalia eseguendo il pignoramento indistintamente di tutte le somme, ha anche vincolato quelle canalizzate nei conti correnti ed accreditate a titolo di pensioni e assegni sociali erogati dall'Inps. "Equitalia, informata dagli interessati che sui loro conti correnti confluivano soltanto le pensioni, a seguito della legge che ne ha reso l'obbligatorietà - spiegano dall'associazione Codici - ha disatteso le richieste degli interessati i quali, tra l'altro, hanno evidenziato l'assoluta impignorabilità delle stesse. I pensionati, inutilmente, hanno anche comunicato alla società che le pensioni erogate erano l'unico mezzo di sostentamento per i propri nuclei familiari. La particolarità della vicenda sta nel fatto che né l'Agente della riscossione né le banche hanno inteso disporre lo svincolo delle somme canalizzate a titolo di pensione (spesso sociale) malgrado la disperata e reiterata richiesta degli interessati i quali, proprio a causa di tale indisponibilità, non sono neanche nelle condizioni di potere fare fronte alle spese legali per adire l'autorità giudiziaria non ricorrendo le condizioni per l'assistenza con il gratuito patrocinio a causa del reddito da pensione percepito l'anno precedente". L'associazione, che ha messo a disposizione le proprie strutture, è pronta a dare battaglia e parla di "dubbia costituzionalità delle norme utilizzate". In serata Equitalia Sud, attraverso una nota diffusa dall'Ufficio relazioni esterne, ha affermato che "tutta l'attività di agente della riscossione è svolta nel pieno rispetto nelle norme approvate dal Parlamento".

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