NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Arrestato per usura, imprenditore di Cutro resta in carcere a Cremona

     

     

    Arrestato per usura, imprenditore di Cutro resta in carcere a Cremona

    10 mag 12 Resta in carcere Francesco Frontese, l'imprenditore di Cutro (Catanzaro), residente a Castelvetro Piacentino, arrestato domenica scorsa dalla Guardia di finanza con l'accusa di avere dato prestiti a tasso usuraio un barista di Cremona. Il pm del tribunale di Cremona Francesco Messina gli contesta infatti di avere preteso tassi di interesse del 260 per cento a fronte di due prestiti: di 15.000 euro il primo e di 10.000 il secondo. Lo ha deciso il gip Guido Salvini all'esito dell'interrogatorio di garanzia. Per il gip ricorrono specifiche esigenze cautelari. Frontese resta in carcere perché "sono ancora in corso le indagini finalizzate a evidenziare l'esatto contesto in cui il prestito usuraio è avvenuto e il possibile coinvolgimento di altri soggetti come quelli di Reggio Emilia cui si fa sovente riferimento negli atti - osserva il gip - tenendo altresì presente che lo scenario retrostante l'episodio appare connesso a fenomeni anche pregressi di usura sistematica legata ad ambienti della criminalità organizzata. "Infine - conclude il gip - reati di tal genere, per le loro intrinseche caratteristiche, comportano di per sé un elevato rischio di reiterazione". Tutto comincia il primo marzo scorso, quando un barista di Cremona si presenta al Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza e denuncia sia Frontese sia altre persone residenti nel Reggiano, dove sin dagli anni Ottanta la 'ndrangheta comincia a fare affari nel settore edilizio. Come emerge dalle carte dell'inchiesta, la vittima ha raccontato che dal gennaio del 2011, trovandosi in difficoltà economiche, chiese a Frontese un prestito di 15.000 euro. Il cutrese, che conosceva il commerciante da più di vent'anni, gli consegnò il denaro e a garanzia del prestito, pretese due assegni, uno di 15mila euro, pari al capitale prestato, l'altro di 3.200 euro pari agli interessi. In quell'incontro, si stabilì che il barista doveva versare ogni mese, fino all'ottobre successivo, 3.200 euro in contanti di interessi. Ma ad un certo punto il commerciante non è stato più in grado di onorare l'impegno e nell'ottobre chiese a Frontese un ulteriore prestito di 10mila euro per poter pagare gli interessi relativi al trimestre novembre 2001-gennaio 2012.

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     

 


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore