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    Toghe Lucane Bis, chiesto giudizio per 11

     

     

    Toghe Lucane Bis, chiesto giudizio per 11

    04 mag 12 La Procura della Repubblica di Catanzaro ha chiesto il rinvio a giudizio per undici indagati nell'ambito dell'inchiesta chiamata Toghe Lucane bis. L'udienza preliminare nei confronti degli indagati è stata fissata per il 15 giugno e si svolgerà davanti al giudice Emma Sonni. Nelle scorse ore la richiesta di rinvio a giudizio e la fissazione dell'udienza preliminare è stata notificata ai difensori degli indagati. La Procura di Catanzaro, che sulla vicenda continua a mantenere il massimo riserbo, ha ridimensionato molti dei reati contestati nel corso delle indagini preliminari. Il reato di associazione per delinquere e di violazione della legge Anselmi, sulle società segrete, ad esempio, viene contestata solamente a cinque degli indagati per i quali è stato chiesto il processo. Ridimensionati anche i reati nei confronti dell'ex procuratore generale di Potenza, Vincenzo Tufano, nei confronti del quale al momento viene contestato una sola ipotesi di tentato abuso d'ufficio. Oltre a Tufano nell'inchiesta sono indagati anche il sostituto procuratore generale di Potenza, Gaetano Bonomi, il pm, Claudia De Luca, l'ex agente del sisde, Nicola Cervone, oltre ad esponenti delle forze dell'ordine. Le indagini su Toghe Lucane-Bis sono iniziate dopo alcune denunce anonime contenenti calunnie ai danni dell'ex pm di Potenza, ora in servizio a Napoli, Henry John Woodcock, inviate dall'ex agente del Sisde Nicola Cervone. L'organizzatore - secondo l'accusa - sarebbe stato Bonomi. Nell'esposto anonimo contro Woodcock ed altri magistrati e gip di Potenza, erano anche contenuti i tabulati telefonici del pm e quelli della giornalista Federica Sciarelli per accreditare l'ipotesi, risultata non vera, che il magistrato fornisse notizie riservate alla conduttrice della trasmissione di Rai 3 'Chi l'ha visto?' ed al conduttore di Annozero, Michele Santoro. L'obiettivo, sempre secondo l'accusa, era quello di fornire l'opportunità alla Procura generale di avviare verifiche disciplinari nei confronti di Woodcock e di "evitare, indirizzare o bloccare lo svolgimento delle sue indagini".

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