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    Falsi attestati per 488, Gdf sequestra azienda e hotel a Rossano, 12 indagati

     

     

    Falsi attestati per 488, Gdf sequestra azienda e hotel a Rossano, 12 indagati

    04 mag 12 Beni immobili e disponibilità bancarie per un valore di 200 mila euro sono stati sequestrati dai militari della Guardia di finanza a due coniugi titolari della società 'Antica Fattoria Malvitano'. Il sequestro è avvenuto nell'ambito di una inchiesta per truffa che vede coinvolte 12 persone tra cui tre funzionari bancari ed un ex funzionario dell'agenzia delle entrate. Il provvedimento di sequestro è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Rossano che ha disposto per uno dei due imprenditori anche l'obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria. L'accusa sostiene che che i due coniugi avrebbero percepito illegalmente i fondi ex legge 488/92 per due progetti di investimento per la realizzazione di due nuovi impianti: l'Hotel San Nilo e l'agriturismo Antica Fattoria Malvitano, per circa 110.000 euro per spese ammesse pari a circa 700.000 euro. Durante le indagini è emerso che i coniugi per ottenere l'erogazione hanno utilizzato referenze bancarie di fatto inesistenti così da indurre in errore la banca concessionaria incaricata dell'istruttoria dal Ministero. Hanno inoltre ottenuto un rimborso dell'iva pari a 85 mila euro a seguito di false dichiarazioni

    Il sequestro di immobili e di disponibilita’ bancarie per l’equivalente di 200.000 € e’ stato eseguito dai finanzieri del nucleo di polizia tributaria di Cosenza su disposizione del gip. del tribunale di Rossano (cs) nei confronti di due coniugi imprenditori della citta’ jonica, titolari della ditta “Antica fattoria malvitano” operante nel settore turistico-alberghiero. ai due, uno dei quali destinatario della misura cautelare personale dell’obbligo di presentazione alla p.g., viene contestato il reato di truffa aggravata in relazione al percepimento di fondi ex lege 488/92 per due progetti di investimento per la realizzazione di due nuovi impianti: l’“Hotel san Nilo” e l’agriturismo “Antica fattoria malvitano”, per circa 110.000,00 euro per spese ammesse pari a circa 700.000,00 euro.

    Le attivita’ investigative di polizia economica e finanziaria portate a termine dalle fiamme gialle hanno permesso di accertare come i coniugi imprenditori, per ottenere l’erogazione dell’agevolazione in parola, con artifici e raggiri hanno utilizzato referenze bancarie rilasciate da due funzionari di un istituto di credito operante in provincia di Cosenza, attestanti credenziali finanziarie e bancarie di fatto inesistenti, così da indurre in errore la banca concessionaria incaricata dell’istruttoria dal ministero. inoltre, al fine di ottenere l’erogazione della seconda quota dell’agevolazione, per circa 110.000,00 euro, agevolazione non percepita per effetto delle indagini di polizia giudiziaria, gli indagati hanno continuato a porre in essere condotte artificiose e di raggiro mediante la creazione ed allegazione di fatture per operazioni inesistenti, di false autocertificazioni (addirittura attestando falsamente il decesso di uno dei fornitori), documenti rilasciati dagli stessi e da alcuni fornitori per complessivi euro 700.000,00 con riguardo sia alla fornitura/prestazione che al pagamento delle fatture, nonchè di apporti fittizi di capitali grazie anche alla complicità di un funzionario di banca.

    Hanno inoltre, ottenuto un rimborso iva pari ad euro 85.966,00 a seguito di falsa indicazione nella richiesta dell’esistenza del credito iva pur non avendo in quell’anno adempiuto ai prescritti obblighi di dichiarazione fiscale, ciò con la complicita’ del responsabile team pro-tempore dei rimborsi iva dell’ufficio di rossano dell’agenzia delle entrate che ha omesso di effettuare i prescritti controlli.   

    Le indagini fin qui eseguite vedono coinvolti complessivamente n. 12 soggetti per i reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e falso.  

     

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