NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Strage Villapiana: omicida "Mio marito mi picchiava e l'ho ucciso"

     

     

    Strage Villapiana: omicida "Mio marito mi picchiava e l'ho ucciso"

    02 mag 12 Ha ucciso il marito e la figlia, ma al momento, formalmente, è ancora libera Domenica Rugiano, la donna di 54 anni che ha confessato ieri mattina al pm della Procura della Repubblica di Castrovillari, Maria Grazia Anastasia, il duplice omicidio accaduto venerdì a Villapiana. La donna, dopo avere ucciso il marito, Vincenzo Genovese, di 67 anni, e la figlia Rosa, di 26, ha tentato di uccidersi ma si é soltanto procurata una ferita per la quale è tuttora ricoverata nell'ospedale di Rossano. I carabinieri, che hanno condotto le indagini che l'hanno costretta a confessare, la sorvegliano a vista ma è solo per evitare che possa ritentare il suicidio. Non c'é alcun piantonamento, infatti, perché nei confronti di Domenica Rugiano non è stato emesso, al momento, alcun provvedimento restrittivo malgrado abbia ammesso le sue responsabilità. Il Procuratore della Repubblica di Castrovillari, Franco Giaomantonio, aveva spiegato già ieri che "il fermo di Domenica Rugiano non è tecnicamente possibile e che dovrà essere il gip ad emettere la misura cautelare". Oggi Giacomantonio è stato ancora più esplicito sostenendo che "bisogna valutare le esigenze cautelari. I processi vanno fatti nel rispetto del codice e non seguendo gli umori dell' opinione pubblica. Stiamo esaminando gli atti e prenderemo, con i tempi che speriamo siano i più rapidi possibili, le decisioni necessarie". Intanto si sono appresi nuovi particolari sulla confessione di Domenica Rugiano dopo l'interrogatorio protrattosi per l'intera notte tra lunedì a martedì. La donna, descrivendo la sua disperazione e il forte risentimento che nutriva nei confronti del marito, ha descritto Vincenzo Genovese come un "padre-padrone", un violento che picchiava lei e le figlie sottoponendole a continue vessazioni. Ne era derivato un odio che aveva indotto la donna a rifiutarsi anche di assistere il marito quando questi aveva cominciato ad avere gravi problemi di salute, con un infarto e problemi di deambulazione, anche a causa di una condizione di obesità, tanto che era costretto a muoversi con le stampelle. Nessuna pietà per l'uomo, dunque, ma soltanto un odio che di giorno in giorno si faceva sempre più intenso. Più incerto e confuso, invece, è stato il racconto di Domenica Rugiano sul perché abbia ucciso anche la figlia. Se il movente riferito dalla donna circa l'assassinio del marito può apparire credibile, ciò che ha detto a proposito dell'omicidio della figlia non è affatto chiaro. La donna, infatti, ha riferito di avere ucciso Rosa, che da alcuni mesi aveva allacciato una relazione sentimentale non gradita, a quanto pare, dai familiari, per evitare che subisse le stesse sofferenze che aveva patito lei a causa del marito. Domenica Rugiano, nella stanza d'ospedale in cui è ricoverata, secondo quanto riferiscono i carabinieri che la sorvegliano, sembra tranquilla. Aspetta di conoscere il suo destino, ma in fondo non sembra interessarla granché se finirà in carcere. Ciò che si era proposta di fare, lo ha fatto.

    "Mio marito era un padre-padrone, un violento, e mi picchiava". Lo ha detto Domenica Ruggiano nella dichiarazione fatta al pm di Castrovillari, Maria Grazia Anastasia, alla quale ha confessato di essere stata lei venerdì scorso ad uccidere il marito, Vincenzo Genovese, e la figlia Rosa. E' da questa situazione che ha avuto origine ed è maturato il risentimento di Domenica Ruggiano nei confronti del marito che l'ha portata al punto di ucciderlo. Un risentimento che l'avrebbe anche indotta a rifiutarsi di assisterlo dopo che l'uomo era stato colpito da un infarto con problemi di deambulazione, anche a causa di una condizione di obesità, che lo costringevano a muoversi con le stampelle, oltre ad una grave forma di asma. Il comportamento da padre-padrone di Vincenzo Genovese, secondo quanto ha raccontato la moglie, veniva messo in atto anche nei confronti delle due figlie, anche loro maltrattate e picchiate ripetutamente. Una situazione che si era attenuata dopo che Vincenzo Genovese aveva avuto problemi di salute, ma che era sempre incombente, con frequenti liti e discussioni tra Genovese e la moglie.

    Non c'é alcuna certezza che Domenica Ruggiano, la donna che ha ucciso il marito e la figlia ed ha poi tentato il suicidio, venga arrestata. "Bisogna valutare per questo - ha detto il Procuratore della Repubblica di Castrovillari, Franco Giacomantonio - le esigenze cautelari. I processi vanno fatti nel rispetto della normativa e non seguendo gli umori dell' opinione pubblica". "Stiamo esaminando gli atti - ha aggiunto Giacomantonio - e prenderemo, con i tempi che speriamo siano i più rapidi possibili, le decisioni necessarie". Domenica Ruggiano è tuttora ricoverata nell'ospedale di Rossano per la ferita che si è procurata ad un'anca sparandosi un colpo, nel tentativo di suicidarsi, con lo stesso fucile che aveva usato per uccidere il marito e la figlia. La donna, le cui condizioni non suscitano alcuna preoccupazione, viene tenuta sotto stretta vigilanza da parte dei carabinieri per evitare che possa ritentare di suicidarsi.

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     

 


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore