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    Acquistavano con carte false, sgominata banda nella Piana, 14 arresti

     

     

    Acquistavano con carte false, sgominata banda nella Piana, 14 arresti

    02 mag 12 Acquisti di attrezzature per l'edilizia e l'agricoltura, tra cui alcuni escavatori, effettuati con assegni e carte di credito false. E' quanto viene contestato alla banda di presunti truffatori sgominata dai carabinieri e dalla polizia con l'operazione che ha portato stamattina all'arresto di 14 persone. Ai componenti l'organizzazione criminale, tutti di etnia rom e tra i quali c'era anche una donna, vengono contestate, complessivamente, 14 truffe. Le indagini, però, si fa rilevare negli ambienti investigativi, non sono ancora concluse e non è escluso che gli episodi di truffa, cominciati nel 2009 in vari centri della Piana di Gioia Tauro, siano ben piu numerosi, per un ammontare di centinaia di migliaia di euro. I risultati delle indagini sono state illustrate in una serie di informative di reato presentate alla Procura della Repubblica di Palmi. Le vittime delle truffe hanno collaborato alle indagini svelando il sistema con cui venivano contattati per gli acquisti dai componenti la banda di truffatori per l'acquisto di beni messi in vendita utilizzando anche il mercato informatico.

    Avevano architettato e messo in atto un sistema di truffe informatiche facendo leva su un sito internet per attirare le ignare vittime dei loro raggiri. Sono tutti di etnia rom i dodici arrestati dalla polizia e dai carabinieri nel corso dell'operazione, denominata 'Tutto e subito', coordinata dalla Procura della Repubblica di Palmi e condotta dal sostituto procuratore Giulia Pantano. Una sola persona è riuscita a sfuggire alla cattura ed è ricercata. Alla base dell'attività illegale c'era il gruppo rom dei Bevilacqua-Amato che aveva costituito un'autentica associazione specializzata nelle truffe contro ignari venditori. Le vittime dei raggiri facevano capo al sito internet "Subito.it" per contattare soprattutto chi volesse vendere soprattutto macchine per l'agricoltura e per il movimento terra. Ma non solo. Le indagini sulla truffa messa in atto dalla banda di rom non sono ancora concluse e non è escluso che gli episodi truffaldini, cominciati nel 2009 in vari centri della Piana di Gioia Tauro e poi estesi probabilmente anche in altri ambiti territoriali, siano ben piu numerosi, per un ammontare di centinaia di migliaia di euro. "Erano riusciti - ha spiegato ai giornalisti il Procuratore della Repubblica di Palmi, Giuseppe Creazzo - a falsificare in maniera quasi perfetta diversi assegni circolari bancari, con i quali pagavano l'intera somma pattuita agli ignari venditori. Per scongiurare l'attività investigativa preferivano incontrarsi con le vittime della truffa nei pressi dello svincolo autostradale di Rosarno, dove le merci erano acquisite e successivamente rivendute ad operatori edili. Le indagini sono ancora in corso - ha aggiunto Creazzo - perché manca ancora il tassello finanziario della vicenda". Tra i mezzi meccanici al centro delle attività truffaldine della banda di rom strumenti di lavoro come minipale, escavatori, carrelli elevatori, autocarri ma anche quadricicli e perfino una moto d'acqua che gli ignari venditori consegnavano ai rom dietro il pagamento a mezzo di assegni circolari. Polizia e carabinieri stanno procedendo in queste ore all'inventario completo dei beni individuati e sequestrati per la successiva restituzione ai legittimi proprietari vittime del raggiro truffaldino.

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