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    Intimidazioni a Biasi, reazioni

     

     

    Intimidazioni a Biasi, reazioni

    01 mag 12 "Occorre avviare una seria riflessione sul clima di violenza e sugli atti intimidatori sempre più frequenti ai danni di uomini delle istituzioni, di amministratori locali, dirigenti politici e rappresentanti della società civile". Lo afferma, in una nota, l'assessore regionale alle Attività produttive, Antonio Caridi, esprimendo una "ferma condanna e piena solidarietà" al coordinatore provinciale di Reggio Calabria del Pdl, Roy Biasi, "per il grave gesto intimidatorio subito". "Solidarietà - aggiunge Caridi - che va estesa anche a Giuseppe Rigoli, consigliere comunale di Taurianova, anch'egli destinatario, nella stessa giornata, di un atto intimidatorio. La vivibilità del territorio calabrese, fortemente compromessa da una costante escalation delle forze delinquenziali, è una questione particolarmente delicata che attiene alla vita democratica dei cittadini". "Per queste ragioni - dice ancora Caridi - chi ha ruoli di responsabilità deve proseguire il percorso intrapreso, con immutato impegno, nell'ottica di rendere un servizio alla Calabria ed ai calabresi. Da qui il mio invito a non farsi condizionare da questi gesti inconsulti di chiara matrice delinquenziale per continuare nella difficile battaglia per l'affermazione della legalità in difesa delle istituzioni democratiche. Si tratta di scelte e comportamenti che sono fondamentali per un reale sviluppo della Calabria, che nella gran parte dei suoi cittadini rigetta la mentalità mafiosa che genera questi gesti violenti ed inconsulti"

    "La Lista Scopelliti Presidente, che ho l'onore di rappresentare in Consiglio regionale, solidarizza affettuosamente con l'amico ed il partner politico Roy Biasi, destinatario di vili minacce da parte di qualche stolido mestatore che, nell'anonimato spregevole dei vigliacchi, ritiene di poter intimidire la nuova classe dirigente calabrese e l'opera di rinnovamento che il centrodestra sta realizzando per la Calabria". Lo afferma Giovanni Bilardi, capogruppo della "Lista Scopelliti" nel Consiglio regionale. "Il PDL della provincia di Reggio, con la guida di Roy Biasi e degli altri componenti il coordinamento provinciale, e con il supporto del coordinamento Grande Città - aggiunge Bilardi - è una grande realtà politica che ha già dimostrato di sapersi confrontare con gli altri partners di coalizione, tra cui noi, nell'ottica della ricerca di concrete sinergie atte a fronteggiare le numerose emergenze che affliggono il governo del territorio. A nulla potranno giungere le minacce ed i tentativi di intimidazione che le aree grigie del malaffare calabrese indirizzano nei riguardi della buona politica impegnata nell'emancipazione socio-economica di questa terra.".

    "Chi sceglie di spendersi per il bene comune e al servizio del territorio deve essere tutelato e protetto per svolgere al meglio il proprio ruolo". Lo sostiene, in una nota, il coordinatore provinciale vicario di Reggio Calabria del Pdl, Giuseppe Pedà. "I gravi episodi intimidatori contro il coordinatore provinciale del Pdl Roy Biasi e contro il consigliere comunale di Taurianova Giuseppe Rigoli - aggiunge - sono l'ennesima conferma del momento di difficoltà e insicurezza che sta vivendo la Piana di Gioia Tauro. Non passa purtroppo giorno in cui non si debba registrare un episodio criminoso: intimidazioni ad amministratori e dirigenti politici, ordigni contro le attività commerciali, auto incendiate e tantissime rapine che purtroppo possono avere epiloghi tragici come è accaduto il giorno prima di Pasqua a Delianuova. Questa spirale di violenza e paura deve essere interrotta. Gli autori di tutti gli atti criminali devono essere individuati e arrestati. Senza sicurezza non ci potrà mai essere sviluppo e benessere per il territorio. Per questo ribadisco l'invito fatto già qualche settimana fa al Governo. L'esecutivo guidato da Monti deve dedicare maggiore attenzione alla Calabria e alla Piana di Gioia Tauro, fornendo maggiore supporto alle forze di polizia, che quotidianamente lottano e contrastano le organizzazioni criminali senza disporre di mezzi e uomini in misura adeguata. La crisi economica in cui versa il Paese non può essere utilizzata come pretesto per non intervenire. La Calabria non è figlia di un Dio minore e i calabresi devono essere protetti e tutelati". "Nei prossimi giorni, come dirigenti del Pdl - conclude Pedà - chiederemo un incontro al prefetto di Reggio Calabria, Vittorio Piscitelli, per confrontarci su questi temi e sollecitare un maggiore controllo del territorio della Piana di Gioia Tauro".

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