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    Uccise l'amante della sorella, un arresto a Melicucco

     

     

    Uccise per motivi pasionali, un arresto a Melicucco

    30 lug 12 La polizia ha arrestato una persona, di cui al momento non sono state rese note le generalità, accusata dell'omicidio di Francesco Fossari, 43 anni, accaduto a Melicucco (Reggio Calabria) il 2 agosto del 2011 e originato da un movente passionale. Fossari fu ucciso perché avrebbe avuto una relazione adulterina. Il presunto responsabile dell'omicidio, secondo quanto è trapelato dal riserbo investigativo, sarebbe legato da rapporti di parentela con la donna vittima del tradimento. L'arresto è stato fatto dalla Squadra mobile di Reggio Calabria e dal commissariato di Polistena in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Palmi su richiesta della Procura della Repubblica.

    Ha ucciso l'amante della sorella per vendicare l'onore della famiglia. E' l'accusa con la quale la polizia ha arrestato a Cinquefrondi, nel Reggino, Giuseppe Bruzzese, di 20 anni, incensurato. Secondo quanto è emerso dalle indagini della Squadra mobile di Reggio Calabria e del Commissariato di Polistena, Bruzzese, nel pomeriggio del 2 agosto del 2011, tese un agguato a Francesco Fossari, di 43 anni, amante da alcuni anni della sorella, che era in quel momento alla guida della propria automobile, nei pressi del cimitero di Melicucco. Bruzzese costrinse Fossari a scendere dal mezzo e lo freddò con alcuni colpi di pistola calibro 9 che raggiunsero la vittima alla testa ed al torace. All'omicidio avrebbe partecipato un'altra persona che la polizia sta cercando adesso d'identificare. L'assassinio, inoltre, secondo quanto è emerso dalle indagini, sarebbe stato organizzato con la complicità morale e materiale di più persone legate alla famiglia Bruzzese ed anche queste in corso d'identificazione. I particolari dell'indagine che ha portato all'arresto di Bruzzese sono stati illustrati dal Procuratore della Repubblica di Palmi, Giuseppe Creazzo, insieme al vicedirigente della Squadra mobile di Reggio Calabria, Francesco Rattà, ed al dirigente del Commissariato di Polistena, Pierfranco Amati. A Bruzzese viene contestato l'omicidio volontario aggravato dalla premeditazione. Sia Fossari che la sorella di Bruzzese erano sposati. L'impianto accusatorio, secondo quanto hanno riferito gli investigatori, oltre a reggersi su prove materiali, come registrazioni di impianti di video sorveglianza e intercettazioni, ha trovato conferma anche in numerose incongruenze nelle dichiarazioni rilasciate agli inquirenti dai vari personaggi coinvolti della vicenda e nei goffi e vani tentativi di depistaggio attuati da questi, secondo quanto affermato in conferenza stampa, nel corso delle indagini. L'ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita a carico di Giuseppe Bruzzese è stata emessa dal gip di Palmi, Paolo Ramondino, su richiesta del pm Francesco Frettoni.

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