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    E' cosentina la prima medaglia olimpica di una calabrese: Rosalba Forciniti

     

     

    E' cosentina la prima medaglia olimpica di una calabrese: Rosalba Forciniti. Festa a Longobucco

    29 lug 12 L'azzurra Rosalba Forciniti, calabrese di Longobucco, ha vinto la medaglia di bronzo dello judo donne, categoria 52 kg, battendo la lussemburghese Marie Muller. Uno storico traguardo per Rosalba. Con il bronzo conquistato nel judo diventa la prima donna calabrese a conquistare una medaglia ai giochi olimpici. Non era mai successo infatti che un'atleta calabrese salisse su un podio in 30 edizioni olimpiche, mentre sono cinque gli atleti nati in Calabria che hanno centrato una simile impresa: Oreste Moricca, Emilio Bulgarelli, Giovanni Parisi, Simone Rosalba e Giuseppe Sculli.

    I love you papi. "Le buone ragazze vanno in paradiso, le cattive ragazze vanno...a Londra!'. E' la maglia mostrata da Rosalba Forciniti, subito dopo aver conquistato la medaglia di bronzo nella categoria 52 chili. "I love you Papi, Papi", ha gridato la judoka di Longobucco (Cosenza) dopo la fine del suo incontro, sempre a favore di telecamera, indirizzandosi al padre Domenico presente in tribuna.

    Gattuso chiama al Forciniti. Complimenti da calabrese a calabrese. Li ha fatti Rino Gattuso, campione del mondo 2006, a Rosalba Forciniti, bronzo nel judo a Londra. Il calciatore ha chiamato l'atleta, prendendo anche a pretesto la comune origine. "Che emozione un campione del mondo", ha detto l'azzurra, ma Gattuso ha risposto: "No. L'emozione è mia, la campionessa sei tu". Forciniti è stata festeggiata a Casa Italia e ha rivelato un particolare curioso: nella finale per il bronzo ha combattuto con la mano sinistra fasciata perché fratturata.

    Non ci credo: "Non ci credo ancora, l'ho sempre sognato. Ma si dice 'volere e' poteré, no?". Rosalba Forciniti é raggiante. Appena scesa dal tatami, dove ha conquistato un inatteso quanto meritato bronzo olimpico nel judo, ha ancora addosso la carica di adrenalina per l'incontro appena vinto. E' un fiume in piena, Rosalba: "Volevo salire sul tatami ed essere felice - spiega - Ho iniziato a fare judo da bambina ma mia madre non voleva perché già ero un maschiaccio e diceva che così peggioravo la situazione. Poi ho insistito con mio padre. Ed ora eccomi qui"."In realtà - aggiunge dopo un secondo - ho fatto anche un po' di ginnastica artistica". Per fare felice mamma? "Vabbé sì, è cosi", risponde. Rosalba ha mosso i primi passi sul tatami a Longobucco, un piccolo paese in Calabria, ma già a 15 anni si è trasferita a Roma per frequentare il centro federale: "Nel judo è così, se sei forte fin da piccola. Ma ora devo andare - taglia corto mentre il telefono continua a squillare - Mi aspetta la mia famiglia con mamma, papà, zii, sorelle e il mio fidanzato".

    Il Papà e la mamma: "Lo sognava da quando era una bambina. E anche oggi non ha mollato mai". Domenico e Pina Forciniti sono increduli ma orgogliosi per il bronzo olimpico conquistato dalla loro Rosalba alle Olimpiadi. "Non era neanche la favorita a causa di un infortunio ma lei é sempre stata molto determinata, fin da piccola", spiegano i due genitori. La madre si scioglie in lacrime ma è il padre che più di tutti cede al pianto. Ed è a lui che l'azzurra ha dedicato la medaglia "L'ho seguita fin da bambina in tutto il mondo - racconta - Non l'ho lasciata mai. Anche oggi ci siamo visti: lei sapeva che noi si siamo. Le ho detto sali sul tatami e divertiti. Abbiamo fatto tanti sacrifici e questa è la ricompensa". Domenico, Mimmo per gli amici, è convinto che la vita di sua figlia "non cambierà ": "E' una ragazza semplice che ama lo sport". "Ricordo quando mi disse: papà voglio andare alle Olimpiadi, io la guardavo. Era una bambina".

    Grande festa a Longobucco. E' festa grande in piazza a Longobucco, nel cosentino, paese d'origine di Rosalba Forciniti medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Londra. In tanti hanno seguito in un maxischermo la sfida per il terzo e quarto posto che ha visto la judoka calabrese avere la meglio sulla lussemburghese Marie Muller. Alla conclusione del match è stato un grande boato per il meritato terzo posto. In paese vivono i genitori di Rosalba il padre Domenico, meccanico, e la madre Bina Savoia, parrucchiera che adesso sono a Londra. Nel comune della Sila Greca, Rosalba ha mosso bambina i primi passi sul tatami, nell'allora palestra Mangiarano, prima di trasferirsi a Roma dove si è arruolata nei carabinieri e ha potuto perfezionarsi nella disciplina sportiva. "C'é grande orgoglio per questo ennesimo successo - dice il sindaco di Longobucco Luigi Stasi - e siamo già pronti a riservare a Rosalba tutti gli onori che merita. Quando vinse l'argento agli europei di Vienna l'accogliemmo con la banda, adesso dopo questo nuovo successo sarà di nuovo festa". "E' un'affermazione - prosegue il sindaco Stasi - che tutta la gente di Longobucco vuole condividere con Rosalba. Mi stanno chiamando a decine, anche dall'estero, per manifestare la soddisfazione per un risultato che fa parlare della Calabria positiva che esiste e deve essere sempre più conosciuta".

    Praticò(Coni) "Calabria orgogliosa". "Esprimo la mia felicità e quella dell'intero sport calabrese per la straordinaria affermazione di Rosalba Forciniti". Lo afferma il presidente del Coni Calabria, Mimmo Praticò, dopo la medaglia di bronzo conquistata dalla judoka originaria di Longobucco nella Categoria 52 kg alle Olimpiadi di Londra. "Rosalba - prosegue Praticò - è il simbolo dello sport calabrese, che grazie a lei, per la prima volta, se la memoria non ci inganna, riesce a conquistare un alloro nella più importante manifestazione sportiva del mondo. Questa ragazza incarna la caparbietà, la determinazione, l'impegno e la testardaggine di chi non molla mai. D'altra parte, non è un caso che Rosalba, che fin da bambina appariva destinata a una brillantissima carriera, faccia parte del prestigioso Gruppo sportivo dell'Arma dei Carabinieri, dando lustro all'intero movimento sportivo della nostra regione. Oggi possiamo dire senza timore di essere smentiti che, grazie a Rosalba Forciniti, l'Italia può essere orgogliosa della Calabria davanti al mondo intero".

    Scopelliti: Orgoglio per la Calabria. "La medaglia ottenuta dalla giovane Rosalba Forciniti nel Judo riempie di orgoglio noi calabresi". E' quanto afferma il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti in una dichiarazione diffusa dall'Ufficio stampa della Giunta regionale. "Dal profondo del nostro cuore - prosegue Scopelliti - speriamo vivamente che la Forciniti continui a regalare, alla sua terra e all'Italia, le emozioni che solo lo sport sa dare, ma siamo altrettanto convinti che la sua volontà di concentrarsi nell'Arma dei Carabinieri sia una scelta importante per la sua professione".

    Oliverio: Felici e orgogliosi. "Ho seguito le prove di Rosalba Forciniti in televisione con grande partecipazione e trepidazione. Sapevo che alla fine ce l'avrebbe fatta. Il carattere, la forza e la volontà tipiche delle donne calabresi unite ad anni di sacrifici e di allenamenti non potevano deluderla e deluderci". E' quanto afferma, in una nota, il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio. "Ora - aggiunge Oliverio - siamo davvero felici e orgogliosi che una nostra corregionale nata a Longobucco, in provincia di Cosenza, sia salita sul podio delle Olimpiadi, conquistando la medaglia di bronzo e dando all'Italia una grande soddisfazione in uno sport difficile come il judo. A Rosalba e ai suoi genitori Bina e Domenico giunga dalla loro terra un abbraccio caloroso e sincero ed il ringraziamento profondo di tutti i calabresi per aver mostrato al mondo intero il volto di una regione positiva, 'virtuosa' e tenace, sempre pronta a dare generosamente il proprio contributo per affermare il prestigio e il valore dell'Italia. Sarò lieto, appena Rosalba ritornerà, di riceverla in Provincia con i suoi genitori per abbracciarla e ringraziarla". Anche il vicepresidente della Provincia Mimmo Bevacqua commenta il successo della jodoka calabrese. "Le emozioni che ho provato oggi davanti alla tv - afferma - sono davvero indescrivibili. Non solo mi sono sentito orgoglioso di essere italiano, calabrese e longobucchese, ma vedere conquistare la medaglia di bronzo alla 'piccola grande' Rosalba Forciniti mia concittadina e nostra conterranea, mi ha riempito di gioia e commosso a tal punto che a stento sono riuscito a trattenere le lacrime. Da tempo sto seguendo la giovane atleta e gli sono sempre particolarmente vicino e ricordo ancora i suoi primi successi e addirittura i primi allenamenti a Longobucco. Rosalba è una ragazza soprattutto testarda e infaticabile. Non si è arresa ed ha vinto. E' salita sul podio. Su quel podio salgono anche tutti i cosentini. Sul podio è salito anche l'orgoglio di tutte le donne calabresi, che malgrado difficoltà e sofferenze, combattono e vincono. La vittoria di Rosalba è soprattutto una vittoria delle donne italiane, delle nostre donne. E' un segno di speranza e fiducia per le giovani generazioni".

    "Un'impresa storica che testimonia la tenacia, il coraggio e la perseveranza di una figlia di questa terra di Calabria che, grazie allo sport, ha scritto una pagina significativa e memorabile che a livello planetario contribuisce a riscattare anche l'immagine della nostra regione". Ha commentato così il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, la medaglia di bronzo nel judo vinta alle Olimpiadi di Londra dalla cosentina, nativa di Longobucco, Rosalba Forciniti. "Alla soddisfazione della famiglia di Rosalba, del suo primo maestro, il cosentino Mario Mangiarano, infaticabile operatore sportivo della nostra città e che in lei ha creduto sin dal primo momento, si aggiunge - ha sottolineato Occhiuto - quella di tutta la città di Cosenza e dell'Amministrazione comunale. Riceveremo quanto prima Rosalba Forciniti a Palazzo dei Bruzi per tributarle una degna accoglienza, come si conviene ai campioni dello sport. La sua storia, che le ha permesso di entrare meritatamente nel medagliere azzurro, sia da esempio ai tanti giovani cosentini e calabresi che praticano le più diverse discipline sportive. Con il sacrificio, la passione e la determinazione nessun traguardo è precluso: la vittoria meritatissima di Rosalba, eccellente atleta dell'arma dei carabinieri, ne è la dimostrazione più lampante"

    Lanzetta: E' simbolo della forza delle donne. Rosalba Forciniti, prima donna calabrese ad ottenere una medaglia olimpica, "sia un simbolo positivo di forza per tutte le donne e, soprattutto, per le donne calabresi". A parlare è Carolina Girasole, sindaco in prima linea contro la 'ndrangheta a Isola Capo Rizzuto, che si dice molto contenta di questo traguardo. La Girasole, assieme ai sindaci donna di Monasterace, Maria Carmela Lanzetta e Rosarno Elisabetta Tripodi rappresenta il simbolo di una nuova stagione di impegno e protagonismo delle donne calabresi. Piu' volte minacciata dalle cosche di 'ndrangheta per il nuovo corso avviato nel comune del crotonese, dove si e' messa al fianco delle cooperative di Libera create sui terreni confiscati alle cosche e dove ha contrastato l'abusivismo edilizio sulla costa, invita a guardare a questo primo bronzo femminile calabrese ottenuto a Londra come ad un esempio da seguire. "Questi obiettivi così importanti - aggiunge - si raggiungono solo credendoci e impegnandosi con grandi sacrifici. E prima o poi impegno e sacrificio pagano. Per questo la medaglia di oggi deve essere uno sprone: quando si crede in quello che si fa i risultati prima o poi vengono. Solo così, con esperienze come queste, la Calabria potrà farcela. Certo, nello sport c'é bisogno anche del talento ma la componente del lavoro duro e determinato è altrettanto importante"

    Naccari: Successo dei talenti calabresi. "Esprimo a nome di Roma Capitale le più vive congratulazioni per la medaglia olimpica conquistata a Londra da Rosalba Forciniti, una ragazza di Longobucco, piccolo centro in provincia di Cosenza, che testimonia e conferma come i giovani talenti calabresi, dalla scienza, alla cultura, allo sport, riescono ad esprimere dappertutto il meglio nelle loro carriere artistiche e professionali". Lo afferma Domenico Naccari, delegato ai rapporti con le comunità regionali del sindaco di Roma, Gianni Alemanno. "Una vittoria quella della Forciniti - prosegue Naccari - che riempie di orgoglio tutta la comunità calabrese. Faccio gli auguri a Rosalba per questo importantissimo traguardo con la speranza di poterla ricevere al più presto in Campidoglio per poterle tributare gli onori che merita"

    "Esprimo grande soddisfazione per la medaglia di bronzo conquistata alle Olimpiadi di Londra 2012 da Rosalba Forciniti". E' quanto afferma il presidente della Fondazione Calabresi nel Mondo, il deputato Giuseppe Galati, in merito al risultato ottenuto nel judo dall'atleta di Longobucco. "La tenacia, la perseveranza e l'orgoglio tipico di chi è espressione di questa Regione - aggiunge - permettono di raggiungere risultati importanti dai suoi figli. Questa volta è lo sport a farci gioire e a consegnare all'Italia un risultato che rimarrà nella storia. Rosalba Forciniti ha incarnato lo spirito che contraddistingue questa terra: nonostante un infortunio alla mano, con il quale ha affrontato la finale per il bronzo, non si è data per vinta, ma ha continuato a lottare fino a raggiungere il prestigioso risultato". "A Rosalba Forciniti - conclude Galati - va il nostro ringraziamento e quello dell'Italia intera".

    "Felicità per il risultato della giovane calabrese Rosalba Forciniti, che ha saputo conquistare la medaglia di bronzo nella più importatane manifestazione sportiva" viene espressa, in una nota, da Fabio Colella, componente della Giunta regionale del Coni. "Questo risultato - afferma Colella - riempie di gioia i tanti giovani talenti della nostra regione che con fatica e caparbietà praticano gli sport definiti minori, quelli con meno visibilità, ma che regalano sempre alla nostra regione, la Calabria, un'immagine positiva di come nelle mille difficoltà sanno combattere con tenacia e determinazione per ottenere quello che vogliono. Brava Rosalba e grazie da tutti gli sportivi calabresi che come te combattono per conquistarsi una vittoria".

    "Il risultato di Rosalba Forciniti, bronzo nello judo, e di Arianna Errigo, argento nel fioretto, riempie di soddisfazione non solo perché si tratta di due atlete con forti radici calabresi, ma premia, altresì, il sacrificio e la sagacia di una straordinaria personalità reggina nel mondo dello Sport nazionale ed internazionale, come il prof. Matteo Pellicone". E' quanto afferma in una nota il segretario-questore del Consiglio regionale, Giovanni Nucera. "La Calabria vive dunque un momento speciale - prosegue Nucera - avendo contribuito direttamente ad arricchire il medagliere azzurro. Ma alla base di questi fatti positivi emerge, in tutta la sua grandezza, la figura del prof. Matteo Pellicone, commissario della Federazione Lotta, Pesi e Judo, che sotto la sua guida e con l'infaticabile sostegno del fratello Giuseppe, pilastri della storica 'Fortitudo 1903' di Reggio Calabria, hanno saputo forgiare talenti che hanno raggiunto traguardi nazionali ed internazionali negli sport marziali". "In questo clima di gioia per lo Sport - prosegue Nucera - un pensiero particolare non poteva non essere dedicato a Giuseppe e Matteo Pellicone, educatori e maestri dello Sport, riferimento di tantissimi giovani praticanti reggini e calabresi, che dai loro insegnamenti hanno tratto non solo le raffinate tecniche di ingaggio sulle pedane, ma soprattutto una pedagogia di vita che va oltre le affermazioni sportive. Un pensiero, infine, va alle atlete Rosalba Forciniti, di Longobucco e Arianna Errigo, quest'ultima con marcate origini di Condofuri che hanno impresso alle loro performance un autentico spirito 'al peperoncino', che spronerà gli atleti italiani verso ulteriori vittorie".

    "Una sorpresa per tutti, non certo per la nostra corregionale che sin da piccola ha assecondato la sua passione, con tenacia e contro ogni gretto schematismo culturale". Lo afferma, in una nota, il Dg del Dipartimento Turismo e Sport della Regione, Raffaele Rio - tramite un comunicato dell'ufficio stampa della Giunta - a proposito della prima medaglia femminile calabrese alle Olimpiadi di Londra 2012 grazie al bronzo conquistato da Rosanna Forciniti nella disciplina judo donne. "In piazza a Longobucco, paese d'origine di Rosalba - ha aggiunto Rio - è stata festa grande, per una 'figlia' che porta in alto la Calabria. Non c'erano solo tanti amici davanti al maxischermo in piazza ad osservare l'exploit della judoka calabrese sulla lussemburghese Marie Muller. Tutta la Calabria ha vissuto con trepidazione quei momenti di grande afflato emotivo, sfociato poi in un liberatorio urlo d'esultanza. La storia di Rosalba, figlia di papà Domenico e mamma Bina, somiglia ad una favola d'era moderna con lo sfondo incantevole della Sila Greca, dove ha mosso i primi passi sul tatami della palestra Mangiarano, prima di trasferirsi a Roma dove si è arruolata nei carabinieri, perfezionandosi nella disciplina sportiva che l'ha proiettata sul podio olimpico. I suoi sforzi, la grinta e la caparbietà gettate sul tatami e a stento trattenuti dentro un kimono, non valgono unicamente la soddisfazione di essere la prima atleta calabrese medagliata in trenta edizioni olimpiche, ma idealmente rappresentano la voglia di tutti i calabresi di colmare il gap accumulato, mettendosi alle spalle il ritardo con l'eccellenza, l'elite, il successo. Esiste solo una strada per farlo con efficacia e Rosalba Forciniti ne ha rafforzato la nostra convinzione: lavoro, costanza, qualità, le 'success keys'. Così la Calabria vincerà tutte le altre sfide".

    "Rosalba Forciniti è il simbolo della volontà di riscatto, tutta al femminile, della Calabria". A dichiararlo è la deputata del Partito Democratico Maria Grazia Laganà Fortugno, dopo la conquista della medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Londra da parte della judoka originaria di Longobucco. "Al di là del successo sportivo, che è ragguardevole e di cui i calabresi tutti devono andare orgogliosi - aggiunge - voglio porre l'accento su due aspetti in particolare. Innanzitutto, Rosalba Forciniti è la prima donna della nostra regione a conquistare una medaglia nella storia dei Giochi moderni. Questo risultato simboleggia la rivincita delle donne calabresi che, nello sport ma soprattutto in ogni altro ambito della vita sociale e politica, stanno riguadagnando doverosi spazi di protagonismo e visibilità, grazie a impegno e determinazione. In secondo luogo stiamo parlando di una giovane arruolata nell'Arma, emblema di legalità, di lealismo e di rispetto delle regole. Non poteva che essere una carabiniera a sancire, agli occhi del mondo intero, la rivincita della Calabria".

    "Mi congratulo vivamente con la giovane calabrese Rosalba Forciniti che nel Judo ha conquistato la medaglia di bronzo alle Olimpiadi". Lo afferma, in una dichiarazione, il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo. "Una soddisfazione - aggiunge - che riempie d'orgoglio la Calabria intera, essendo la prima nostra conterranea a salire sul podio olimpico. Come città capoluogo di regione l'avevamo salutato alla partenza sicuri che a Londra avrebbe saputo degnamente rappresentare la tenacia e la voglia di riscatto dei calabresi. Spero calorosamente, quindi, che la Forciniti, che inviteremo per tributarle l'affetto e la riconoscenza della Città, continui a regalarci ancora tante soddisfazioni". Alle congratulazioni del sindaco si è unito l'assessore allo sport, Domenico Concolino, che ha sottolineato come la Forciniti "sia stata capace di regalarci quelle emozioni che solo lo sport sa dare. Settore che racchiude valori di cui i calabresi hanno confermato di essere degni interpreti".

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