Giornalista minacciato nella Locride, proteste

24 lug 12 "Siamo vicini al collega giornalista del Quotidiano della Calabria, Francesco Sorgiovanni, che nei giorni scorsi ha subito ingiurie e minacce. La categoria dei giornalisti è sempre di più nel mirino di quanti pensano di potere fare passare inosservati fatti che cercano di smascherare illegalità e di potere imbavagliare coloro che sono preposti a scrivere di cronaca, indirizzando la penna secondo il loro volere". E' quanto sostengono, in una nota, i "Giornalisti della Locride". "Quanto successo a Stilo nei confronti del giornalista Francesco Sorgiovanni - prosegue la nota - è assolutamente grave. Secondo quanto riportato nell'edizione odierna del Quotidiano della Calabria, un parente di Giuseppe Gerace, la vittima di un omicidio mafioso avvenuto lo scorso 16 luglio a Bivongi, centro dell'Alta Locride, domenica mattina, nella piazza di Stilo, ha aggredito verbalmente Sorgiovanni, con gravissime ingiurie e minacce, per gli articoli che lo stesso aveva scritto in merito all'omicidio del nipote ammazzato giorni prima. Solo la presenza casuale di un carabiniere ha probabilmente scongiurato il peggio. L'ennesima grave intimidazione mette in evidenza il clima in cui si trovano costretti a lavorare i giornalisti, soprattutto in terra di Locride. Serve garantire più sicurezza a tutti perché non si abbiano più a verificare fatti come quelli successi a Francesco Sorgiovanni, per evitare anche conseguenze peggiori alle quali sono continuamente esposti i giornalisti calabresi, principalmente quelli che sono tenuti a trattare argomenti scottanti, non solo di nera". "Tutti i giornalisti e l'intera società civile, insieme alle Istituzioni - conclude la nota - dobbiamo respingere espressamente tali azioni e nello stesso tempo fare fronte comune acché non prolifichi qualsiasi tipo di azione criminale"

"Esprimo la mia piena solidarietà e vicinanza, umana e istituzionale, a Franco Sorgiovanni. Il giornalista de 'Il Quotidiano della Calabria' è stato vittima di minacce indirizzategli per il solo fatto di aver svolto, come sempre, con onestà, scrupolo, deontologia professionale e correttezza il proprio lavoro di cronista". Ad affermarlo è la deputata del Partito democratico Maria Grazia Laganà Fortugno. "Sorgiovanni, personalità apprezzata - aggiunge - e pienamente impegnata nella Locride, è rimasto coinvolto a Stilo in un episodio che va condannato con forza e non può essere sottovalutato. Bisogna rendersi conto di quali rischi corre chi esercita con passione e serietà un mestiere estremamente difficile in un territorio di frontiera e ad alta densità criminale, come quello della nostra regione. Sono certa che la grave intimidazione subita non farà indietreggiare di un millimetro Franco Sorgiovanni nella battaglia che quotidianamente, facendo bene il suo lavoro, svolge a tutela della legalità, della trasparenza e della libertà d'informazione in Calabria"