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    Catturato latitante Arena, deve scontare 10 anni. Applausi della folla ai CC

     

     

    Catturato latitante Arena, deve scontare 10 anni. Applausi della folla ai CC

    22 lug 12 Lo cercavano da un anno, ma era sempre riuscito a sfuggire alla cattura. Fino a stasera, quando e' stato bloccato all'interno di un lussuoso appartamento nel quartiere Lido di Catanzaro, lontano dal suo territorio d'influenza, Rosarno (Reggio Calabria). Per Domenico Arena, di 58 anni, indicato come uno dei capi della potente cosca dei Pesce, la latitanza si è conclusa davanti all'azzurro del mare Ionio, tra una folla festante che ha tributato un'applauso scrosciante ai carabinieri che lo portavano via in manette. Una reazione che ha colpito positivamente gli stessi carabinieri, rimasti piacevolmente sorpresi dall'atteggiamento della gente che batteva loro le mani mentre conducevano via in manette il latitante. Arena era ricercato dal 20 settembre 2011, quando fu condannato, in abbreviato, a 10 anni di reclusione per associazione mafiosa. Per lui, che allora era libero, il sostituto procuratore della Dda di Reggio Calabria chiese subito l'emissione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, ma Arena fece perdere le sue tracce prima che potesse essere eseguita. Da allora il pm, insieme al procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Michele Prestipino, ha continuato a coordinare le indagini che oggi hanno portato i carabinieri del Ros di Reggio Calabria e Catanzaro, del Comando provinciale di Reggio e dello squadrone eliportato cacciatori all'interno di una palazzina sul lungomare di Catanzaro Lido. Già da qualche giorno i militari tenevano d'occhio l'edificio ed oggi, avuta la certezza che Arena era all'interno, sono intervenuti. Il latitante è stato bloccato in un appartamento attiguo allo studio del suo legale, l'avv. Stefania Rania. Domenico Arena è considerato dagli inquirenti reggini un elemento di spicco della cosca. Cognato di Vincenzo Pesce, detto "u pacciu", aveva ricevuto proprio da quest'ultimo l'incarico di gestire il settore dell'autotrasporto in mano ai Pesce. Prima di riuscirci, però, secondo quanto emerso dall'inchiesta All Inside che ha portato alla sbarra capi e gregari della cosca, Vincenzo ha avuto un violento litigio con nipote Francesco. Solo dopo l'intervento dal carcere di Antonino "testuni" Pesce, ritenuto il capo indiscusso della cosca, fratello di Vincenzo e padre di Francesco, fu raggiunto l'accordo.

    Applauso della gente ai CC. Un applauso scrosciante ha accompagnato i carabinieri all'uscita del palazzo in cui avevano appena arrestato il latitante Domenico Arena. A tributarlo almeno 300 persone che si sono radunate dopo che la voce dell'arresto si è diffusa sul lungomare del quartiere marino di Catanzaro. Il gruppetto di curiosi fermatosi a guardare dopo avere visto l'arrivo dei carabinieri si è pian piano trasformato in una piccola folla che è rimasta radunata davanti al palazzo sino a quando i militari del Ros e del Comando provinciale di Reggio Calabria, ultimata la perquisizione, sono usciti con l'arrestato. E' stato allora che dalla folla è partito un lungo e scrosciante applauso che ha colpito gli stessi carabinieri, rimasti piacevolmente impressionati dalla reazione della gente.

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