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    Scopelliti rinviato, reazioni e commenti

     

     

    Scopelliti rinviato, reazioni e commenti

    21 lug 12 "Sono certo che il presidente Scopelliti avrà modo di dimostrare la sua completa estraneità ai fatti che gli vengono contestati e che si riferiscono al periodo in cui era sindaco di Reggio Calabria". E' quanto afferma, in una dichiarazione, il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Francesco Talarico in relazione al rinvio a giudizio dell'ex sindaco di Reggio Giuseppe Scopelliti, attualmente governatore della Calabria, disposto dal Gup nell'ambito dell'inchiesta sulle autoliquidazioni che avrebbe fatto l'ex dirigente dell'Ufficio finanze del Comune di Reggio Orsola Fallara, suicidatasi nel 2010, per il suo incarico in Commissione tributaria. "E' comunque importante - sostiene Talarico - in questo momento particolarmente delicato per il futuro della Calabria che il presidente continui, con il sostegno di tutti, con serenità nel suo impegno e nel suo lavoro e che nelle istituzioni e nella politica si riconfermi quel clima di confronto responsabile e costruttivo indispensabile per affrontare le situazioni complesse e difficoltose che ci attendono".

    "Esprimo solidarietà al Presidente Scopelliti che dimostrerà, nelle sedi opportune, la sua totale estraneità rispetto ai fatti contestati". Così, in una nota, la vicepresidente della Regione Antonella Stasi. "Il rinvio a giudizio - prosegue - viene utilizzato da qualcuno per mascherare la propria incapacità di confrontarsi sul piano politico ed a costoro voglio ricordare che non si tratta di una condanna. Conosco il Presidente Scopelliti ed il rigore con cui amministra e guida i processi di crescita delle comunità, basta pensare ai risultati ottenuti nelle sue azioni amministrative e nella difficile riorganizzazione della sanità, così come alla sua autorevolezza nell'affrontare qualsiasi governo nazionale, per comprendere quanto la sua attività sia stata sempre incisiva, oltre che limpida e trasparente, nel solo interesse dei cittadini". "Sono certa - conclude Antonella Stasi - che il Governatore della Calabria dimostrerà di aver agito sempre nella più assoluta correttezza e lo esorto ad andare avanti, con la serenità e la determinazione di sempre".

    "Alla luce degli ultimi sviluppi nella vicenda che lo vede suo malgrado coinvolto, è con rinnovata fiducia che esprimo tutto il mio sostegno al governatore Giuseppe Scopelliti". E' quanto afferma, in una dichiarazione, il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto. "Dover affrontare un processo - aggiunge Occhiuto - non equivale a una sentenza di colpevolezza. Sono certo che l'amico Scopelliti riuscirà a dimostrare la sua estraneità ai fatti contestati. Oggi, come ieri, gli auguro di restare sereno e di continuare a profondere lo stesso impegno politico - amministrativo che già molto ha fatto al servizio dei calabresi".

    "Ho chiamato Peppe Scopelliti e gli ho detto di andare avanti: sono certo che nel dibattimento dimostrerà la sua totale estraneità ai fatti e dovrà pensare ora a continuare il lavoro di rinnovamento che sta portando avanti alla Regione". Lo afferma il senatore Antonio Gentile, vicecoordinatore regionale vicario del Pdl. "Sono veramente stupito - prosegue Gentile - dall'atteggiamento di alcuni partiti della sinistra e della Cgil che dimostrano ancora una volta di avere scarsa memoria e di non amare il garantismo nelle sue massime accezioni.Nella precedente legislatura non abbiamo mai attaccato Loiero e gli uomini della sua giunta per i problemi giudiziari che scaturivano, ma solo e squisitamente sul piano politico, né abbiamo alzato il tiro dinanzi alla drammatica morte di Fortugno. Se un grande sindacato per un rinvio a giudizio invoca aria nuova accodandosi agli estremismi della sua coalizione e dimenticando che un uomo é innocente sino a sentenza passata in giudicato, e figuriamoci per un rinvio a giudizio, significa che avanza una sottocultura arcaica e demagogica, che fa del trivio il suo modus operandi". "Questa concezione - conclude Gentile - ferisce nel profondo il senso delle nostre istituzioni, la nostra storia di diritto, e le parole pronunciate piu volte dal Capo dello Stato che ha sempre criticato aspramente il giacobinismo politico".

    "Non essendo mai riusciti a sconfiggere il Governatore Scopelliti sul piano politico cercano improbabili scorciatoie giudiziarie". Lo afferma Giacomo Mancini, assessore della Regione Calabria, in una nota. "Chi imbocca questa linea, ad iniziare dal commissario del Pd - ha aggiunto Mancini - arreca un danno al già debole tessuto democratico calabrese. L'azione di governo e anche la credibilità politica del Governatore Scopelliti sarà giudicata dagli elettori a tempo debito. Le vicende giudiziarie, per fatti lontani, facciano il loro corso e non intralcino il duro lavoro quotidiano di questa nuova classe dirigente a favore della Calabria". "A Giuseppe Scopelliti, di cui ogni giorno sono testimone dell'alta tensione morale e della limpidezza in ogni comportamento - ha concluso - giungano la mia mia affettuosa e convinta solidarietà personale prima che politica e l'invito a non mollare".

    "Il Presidente Scopelliti é impegnato, come recentemente testimoniato da dati inoppugnabili, in una difficile e coraggiosa azione di governo; é uno sforzo che richiede energie, determinazione e serenità. Sono certo che nessuna di queste mancherà al Presidente Scopelliti pur in costanza di una vicenda giudiziaria rispetto alla quale, ne siamo assolutamente certi, dimostrerà la sua completa estraneità". Lo afferma Gianpaolo Chiappetta, capogruppo del Pdl al Consiglio regionale. "Ho letto - prosegue - che il commissario regionale del Pd, D'Attorre, prima dichiara di non voler cavalcare politicamente una vicenda giudiziaria e poi, immediatamente dopo, discetta di perdita di credibilità del Presidente della Giunta Regionale; siamo alle solite, il lupo perde il pelo ma non il vizio. Nessuna credibilità è stata minata, non devo certo spiegare a D'Attorre le dinamiche ed i significati che caratterizzano i procedimenti giudiziari o forse il Commissario del Pd ritiene che un rinvio a giudizio sia già un accertamento di verità con conseguente condanna? Perché se è cosi ci risparmi le sollecitudini immediate e negative nei confronti del Presidente Scopelliti, sono strumentali, irricevibili e segno evidente di un malcelato fondamentalismo nell'intendere il confronto politico".

    "Sono sicuro che il presidente Scopelliti saprà difendersi, come è corretto fare, non dal processo ma nel processo dimostrando la sua totale estraneità alle fattispecie di reati che gli vengono contestati". Lo afferma, in una dichiarazione, l'assessore regionale all'Agricoltura, Michele Trematerra (Udc). "E sono altrettanto certo - sostiene Trematerra - che il presidente continuerà con serenità ed equilibrio a lavorare per la Calabria e i calabresi affrontando le situazioni complesse e difficoltose che ci attendono, con efficacia e determinazione".

    "Il cammino intrapreso dal Presidente Scopelliti alla guida della Regione Calabria dal 2010 ad oggi deve proseguire con la stessa determinazione e serenità che ha contraddistinto il suo operato nello svolgersi del mandato". E' quanto afferma il consigliere regionale del Pdl Salvatore Pacenza. "Sono sicuro - ha aggiunto - che sarà così anche nella restante parte della legislatura, come sono sicuro che la lealtà e trasparenza dell'azione amministrativa del Governatore calabrese all'epoca in cui fu sindaco di Reggio Calabria possa emergere totalmente una volta ultimata la vicenda processuale. Nel pieno rispetto del lavoro delle autorità preposte a fare chiarezza su quanto accaduto al Comune di Reggio Calabria, il Presidente Scopelliti continui in quella difficile stagione delle riforme intrapresa in Calabria che ha già prodotto risultati importanti". "Sarebbe opportuno - ha concluso Pacenza - che gli esponenti del centro sinistra, intenti a strumentalizzare vergognosamente questa vicenda giudiziaria, si impegnassero di più in un confronto politico teso ad affrontare le difficoltà della nostra regione. E' necessario che gli stessi perdano l'atavica abitudine di spostare il confronto dall'asse politico per portarlo su aspetti non di loro pertinenza ma che sono di stretta competenza degli organi giudiziari".

    "Ormai il Pd è prevedibile e ripetitivo e, come al solito, si lascia andare a comportamenti spregiudicati e pieni di livore, per mascherare la totale incapacità di confrontarsi sul piano politico". Lo afferma, in una nota, il coordinatore del Pdl Grande città Daniele Romeo in relazione alle dichiarazioni del commissario regionale del Pd Alfredo D'Attorre. "Il Pd attacca Scopelliti - afferma Romeo - al fine di demonizzare quel 'Modello Reggio' che ha permesso alla città di cambiare il proprio volto ed affermarsi come una delle più belle realtà d'Italia. Come mai, invece, non sono mai arrivate spiegazioni in merito alle gravissime vicende giudiziarie riguardanti alcuni esponenti di quel partito? Mi riferisco, ad esempio, a chi non si presenta ai processi ed a chi fa scena muta davanti ai giudici, per poi gridare di essere vittima di fango mediatico. Stia tranquillo il commissario D'Attorre, che si è detto preoccupato per la Regione Calabria, si faccia raccontare dall'ex assessore Naccari Carlizzi quanto era ingessata la precedente amministrazione regionale, a meno che lo stesso non sia troppo impegnato nella difesa sua e dei propri parenti". "Personalmente - sostiene ancora Romeo - ripongo piena fiducia nell'operato della Magistratura e sono certo che il Presidente Scopelliti dimostrerà la sua totale estraneità ai fatti. Il Pdl continuerà ad essere garantista verso tutti, e non solo quando ad essere toccati da vicende giudiziarie sono i propri esponenti. Sono molto curioso, invece, di vedere quale sarà il comportamento del Pd riguardo i prossimi passaggi delle indagini e dei processi in cui sono coinvolti alcuni suoi esponenti di primo piano. Chissà se anche in quei casi - conclude Romeo - questi grandi politici del centrosinistra avranno lo stesso approccio giustizialista o se, piuttosto, rimarranno in silenzio mediatico, in coerenza con il loro comportamento davanti ai magistrati"

    "Il rinvio a giudizio di Scopelliti per il processo Fallara è il fallimento del Modello Reggio". A sostenerlo, in una nota, è Andrea Di Martino, coordinatore regionale di Sinistra ecologia libertà. "Il processo Fallara - prosegue Di Martino - è la messa in stato d'accusa di una concezione privatistica dei conti pubblici. Una gestione con modi e forme degenerate di gestione del bilancio comunale, come se fosse cosa privata. Questa modalità ha prodotto una vera e propria voragine nei conti del comune. Una prassi che come ci ricorda il professore Jorio, la corrente legislazione, sanziona con l'incandidabilità e la ineleggibilità di chi si è reso responsabile di un tale disastro". "Si tratta in sintesi - prosegue il coordinatore regionale di Sel - della peggiore bocciatura sul piano amministrativo e politico, per chi si cimenta nella gestione della cosa pubblica. A questo si aggiunge la pesante sanzione venuta dalla Ue sulla gestione dei fondi Por della Regione, che accumulando ritardi, inadempienze ed artifizi contabili, ha messo seriamente a rischio l'erogazione delle risorse per lo sviluppo economico della nostra martoriata terra. Nei giorni scorsi era stata emanata la sentenza in cui si condannavano i soci privati e il direttore generale della società Multiservizi di Reggio per associazione mafiosa, in quanto appartenenti alla 'ndrina dei Tegano. L'insieme di queste vicende e di quelle ancora a venire, tracciano i contorni di un quadro disastroso e dannoso. Cosa bisogna ancora attendere per prendere atto di un fallimento sul piano, morale, etico e politico? Il modello Reggio esportato alla intera Calabria non c'é più, è un modello negativo da non imitare, i suoi protagonisti ed in primo luogo il presidente Scopelliti, dovrebbero prendere atto di una stagione fallimentare e farsi da parte per non produrre ulteriori danni. Al centrosinistra spetta una opera di radicale rinnovamento e di costruzione di una vera alternativa a queste forme e modalità di governo, per salvare la Calabria dal disastro Scopelliti".

    "Conoscendo il presidente Scopelliti, sono certa che chiarirà la sua totale estraneità rispetto ai fatti contestatigli e uscirà a testa alta da questa vicenda". Lo dichiara Lella Golfo, parlamentare Pdl, commentando il rinvio a giudizio deciso ieri dal Gup in relazione al processo sul 'caso Fallara'. "L'esito della udienza preliminare era in parte prevedibile ma confido nel lavoro della magistratura - prosegue Golfo - e spero che si possa in tempi rapidi arrivare ad accertare le responsabilità di un episodio gravissimo ma sul quale non può sussistere l'assunto che un sindaco non possa non sapere. E' nell'interesse del Governatore che venga fatta quanto prima chiarezza e sono sicura che la sua collaborazione con i magistrati sarà totale e lo assolverà da ogni imputazione". A parere della parlamentare "certamente i continui attacchi e le strumentalizzazioni non fanno bene non tanto e non solo alla sua persona ma a tutta la regione e al sereno corso del processo. Giuseppe Scopelliti si sta impegnando come nessun altro Governatore prima d'ora per la crescita e lo sviluppo della Calabria, forte di un consenso elettorale che dimostra la fiducia in lui dei calabresi. Sono certa che questa fiducia sia ben riposta: lo dimostrano i risultati raggiunti in questi anni e lo dimostrerà la sua totale estraneità a ogni attività di corruzione o malversazione".

    "Il rinvio a giudizio del Presidente Scopelliti è un fatto politico e giudiziario rilevante che non può non essere valutato in tutta la sua gravità. La Cgil della Calabria chiede di valutare in piena serenità se questo rinvio a giudizio (penalmente rilevante) non toglie credibilità alla funzione del presidente e al suo ruolo politico". E' quanto si afferma in un comunicato della segreteria regionale della Cgil. "In questi mesi - è scritto nel comunicato - abbiamo duramente e responsabilmente criticato l'inadeguatezza dell'azione politica e amministrativa della Giunta regionale nel contrastare la crisi e governare la Calabria. Questo rinvio a giudizio aggrava la situazione e produce danni alla Calabria e alla sua stessa persona e inquina i rapporti con Roma e Bruxelles sottraendo autorevolezza. Al fine di evitare un profondo logoramento e una paralisi politica ed istituzionale (come sta succedendo in altre regioni) il presidente valuti l'opportunità di passare la mano e di aprire una fase nuova nella politica calabrese".

    "Esprimo incondizionata stima e solidarietà al presidente Giuseppe Scopelliti, nella certezza che saprà dimostrare la sua totale estraneità ai fatti contestati, confidando in una celere azione della magistratura per sgombrare ogni ombra". E' il commento dell'Assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri, coordinatore regionale del movimento "Scopelliti Presidente" in relazione al rinvio a giudizio del Governatore della Calabria.

    "Il rinvio a giudizio di Scopelliti accresce le nostre preoccupazioni". Lo ha detto il commissario regionale del Pd Alfredo D'Attorre. "Non vogliamo cavalcare questa vicenda come una battaglia politica - ha aggiunto - ma è evidente che è minata la credibilità di Scopelliti il quale sarà impegnato nella sua difesa nei prossimi mesi in una situazione in cui è già evidente la paralisi del governo regionale".

    "Sono sicuro che il Presidente Scopelliti continuerà con la dovuta serenità il suo lavoro alla guida della Regione Calabria e, nello stesso tempo, riuscirà a dimostrare la sua estraneità ai fatti che gli sono contestati". E' quanto afferma il deputato del Pdl Giuseppe Galati appena appresa la notizia che vede il Governatore calabrese rinviato a giudizio per abuso d'ufficio e falso in merito a fatti risalenti al periodo in cui era alla guida del Comune di Reggio Calabria. "Nel pieno rispetto del dibattimento processuale, che servirà a fare luce sulla vicenda, mi auguro - aggiunge il deputato del Pdl - che le forze politiche possano continuare il loro prezioso lavoro al servizio della nostra Regione e non perdersi in diatribe e contrapposizioni". "Rimaniamo a discutere sul piano politico dei problemi della nostra Regione; nello stesso tempo, sono certo che il Presidente Scopelliti, avendo piena fiducia nella giustizia e sicuro dei suoi comportamenti, continuerà a svolgere - conclude Galati - il suo ruolo con la stessa trasparenza e determinazione fin qui manifestata".

    "Il rinvio a giudizio dell'ex sindaco di Reggio Calabria ed attuale Presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, con la grave imputazione di falso in atto pubblico e abuso d'ufficio, assieme agli ex tre revisori dei conti del comune, rappresenta di per sé un durissimo colpo che scuote dalle fondamenta il cosiddetto 'Modello Reggio', chiamando in causa la responsabilità di quanti nel passato e recentemente hanno colpevolmente operato per avvolgere Palazzo San Giorgio dentro l'ombra opaca delle nebbie nel disperato tentativo di impedire alla città di conoscere la verità sulle troppe vicende oscure addensatesi sull'attività amministrativa del comune". Lo afferma, in una nota, il gruppo del Pd al Comune di Reggio. "Le accuse nei confronti degli imputati - prosegue la nota - sono pesantissime e parlano di artifici contabili attraverso l'alterazione dei residui attivi, entrate fittizie per dimostrare liquidità inesistenti e occultamento del disavanzo di amministrazione che 'avrebbero falsamente rappresentato nella contabilita' dell'ente dati e circostanze determinando l'approvazione dei bilanci di previsione dell'ente per gli anni 2008 e 2009 nonché quella del rendiconto di gestione per l'anno 2008'. Per ciò che attiene la sfera penale non intendiamo entrare nel merito, saranno il processo e i giudici a scrivere la verità giudiziaria. Dal punto di vista politico - amministrativo il rinvio a giudizio di Scopelliti rappresenta la conclamata conferma delle documentate denunce condotte dal Pd, che aveva visto per tempo come Palazzo San Giorgio fosse stato trasformato in luogo simbolo di dilapidazione di denaro pubblico, in una enorme macchina dello spreco, senza regole e con una concezione privatistica del potere che avrebbe inevitabilmente portato la città nel vicolo cieco dell'attuale crisi". "Il Pdl e il centro destra invece di risponderne nel merito ed operare scelte in netta discontinuità col passato - è scritto nella nota del Pd - hanno, invece, da un lato proseguito nell'irresponsabile negazione della crisi dei conti e nell'esaltazione del modello Reggio, oggi esportato in Regione, e, dall'altro, continuato ad insultare ed offendere i rappresentanti del Pd che hanno condotto una coraggiosa e trasparente battaglia per la legalità a favore della città, nel vano tentativo di occultare la verità e continuare ad ingannare i cittadini di Reggio. Nei giorni scorsi il sindaco Arena ed il centro destra, incalzati dall'aut aut della Corte dei Conti, sono stati costretti ad approvare il conto consuntivo 2010, nel quale si certifica, da parte della stessa maggioranza, l'esistenza dell'enorme buco di bilancio e lo sforamento del patto di stabilità. Il Pd, con un atteggiamento di grande responsabilità, aveva offerto la propria disponibilità al dialogo nell'interesse supremo della città, mentre da parte del sindaco Arena e della sua maggioranza si è preferita la strada negazionista e dei pannicelli caldi. L'enorme e colpevole ritardo con cui si è pervenuti solo oggi ad un primo parziale accertamento dei conti comunali avrà, purtroppo, effetti pesanti le cui conseguenze saranno fatte pagare ai cittadini di Reggio".

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