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    Imprenditore legato alle cosche arrestato da CC e Gdf, confiscati 3 mln di beni

     

     

    Imprenditore legato alle cosche arrestato da CC e Gdf, confiscati 3 mln di beni tar cui un night

    19 lug 12 Alle prime luci dell’alba i carabinieri del nucleo operativo della compagnia carabinieri di Soverato hanno eseguito un’ ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere nei confronti di Pannia Salvatore 44 anni, residente a Montepaone, imprenditore, ritenuto responsabile del reato di tentata estorsione aggravata dalle modalità mafiose. La misura scaturisce da un’articolata e puntuale attività d’indagine a seguito della denuncia sporta dal titolare di un esercizio commerciale di Soverato in merito ad richiesta estorsiva di denaro fatta dal Pannia. lo stesso, esponente della malavita operante tra Montepaone e Soverato, avrebbe avvicinato i titolari dell’attività in questione, richiedendo denaro come contributo per il sostentamento degli “amici”, reggenti ed associati del “locale di ‘ndrangheta di Soverato” operante nel territorio di Soverato-Montepaone-Davoli-S.Sostene, attualmente ristretti in regime carcerario. i destinatari della richiesta estorsiva hanno trovato il coraggio di denunciare, dando, così, la possibilità ai militari di svolgere le opportune indagini che hanno portato al risultato odierno. Il Pannia è altresì indagato per associazione a delinquere di tipo mafioso per essersi prodigato al fine di garantire, attraverso i proventi delle ripetute attività estorsive condotte, il sostentamento dei maggiori esponenti del locale di ‘ndrangheta di Soverato, già ristretti in regime carcerario a seguito delle operazioni “Showdown 1 e 2 ” eseguite nel dicembre 2011 e nel maggio 2012. Nel corso della medesima operazione, il G.i.c.o. della guardia di finanza di Catanzaro ha sottoposto a sequestro preventivo beni mobili e immobili, attivita’ economiche, rapporti bancari e quote societarie per un valore complessivo di circa 3 milioni di euro, riconducibili direttamente e/o indirettamente all’arrestato. Il sequestro rappresenta l’epilogo di complesse ed articolate indagini economico - finanziarie eseguite dal G.i.c.o. di Catanzaro, in collaborazione con il servizio centrale di investigazione sulla criminalita’ organizzata (S.c.i.c.o.) di Roma, attraverso una meticolosa ricostruzione di articolati assetti societari ed il conseguente incrocio con le risultanze dell’attivita’ tecnica ed info- investigativa svolta sul territorio. Dette indagini, delegate dalla D.D.A. catanzarese parallelamente all’attività investigativa svolta dai militari dell’arma, hanno consentito di ricostruire gli interessi economici del Pannia, il quale ricorrendo anche a fittizie intestazioni, gestiva diverse attivita’ commerciali e imprenditoriali, fra cui un esclusivo night club sito nella cittadina di Montepaone. In esito a detta attivita’ investigativa, il Gico di Catanzaro ha denunciato alla locale DDA nr. 8 soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, del reato di intestazione fittizia di beni di cui all’art. 12 quinquies della legge 356/1992, aggravato dalle c.d. “modalità mafiose” di cui art.7 della l.203/91, proponendo, altresi’, il sequestro preventivo di beni mobili ed immobili, attivita’ economiche, svariate quote societarie e rapporti bancari, per un valore complessivo stimato in circa 3 milioni di euro.

    Otto indagati. Otto persone sono indagate per trasferimento fraudolento di beni nell'inchiesta della Dda di Catanzaro che stamane ha portato all'arresto dell'imprenditore Salvatore Pannia, 46 anni, di Montepaone (Catanzaro), accusato di tentata estorsione ai titolari di un bar. Le persone indagate sono familiari di Pannia ai quali erano stati intestati fittiziamente dei beni riconducibili all'imprenditore che è ritenuto esponente della cosca della 'ndrangheta Sia-Procopio-Tripodi. Stamane i finanzieri del Gico di Catanzaro ed i carabinieri della Compagnia di Soverato oltre ad arrestare Pannia hanno sequestro beni immobili per un valore di 3 milioni di beni. Tra il patrimonio riconducibile a Pannia c'é anche il night club 'Arabesqueh', unica struttura del genere in provincia di Catanzaro. I particolari delle indagini sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il Procuratore di Catanzaro, Vincenzo Antonio Lombardo, il procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli, ed i rappresentanti di carabinieri e Guardia di finanza. All'arresto dell'imprenditore per tentata estorsione aggravata dalle modalità mafiose si è giunti dopo la denuncia di due fratelli titolari di un bar ai quali Pannia aveva chiesto la somma di mille euro. Il denaro, secondo gli investigatori, doveva servire a sostenere gli esponenti della cosca che si trovano attualmente detenuti.(

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