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    Indiscriminato taglio dei boschi, nessuna responsabilità Parco della Sila

     

     

    Indiscriminato taglio dei boschi, nessuna responsabilità Parco della Sila

    16 lug 12 "Le associazioni Altura, Arci, Enpa, Italia Nostra, Lipu, Man, Wwf, Cnp, Gettini di Vitalba persistono nel voler ignorare che l'Ente Parco Nazionale della Sila non rilascia alcuna autorizzazione in merito alla problematica dei tagli boschivi". A sostenerlo, in una nota, è il direttore del Parco della Sila, Michele Laudati. "Come ribadire ancora e come far capire - prosegue Laudati - alle associazioni ambientaliste in questione tale concetto chiarito sulla stampa e in appositi convegni sul tema e, in particolare, in uno di questi organizzato da Club alpino italiano di Cosenza? Nel gennaio 2011, in attesa dell'approvazione del Regolamento del Parco da parte del Consiglio Direttivo non ancora insediato, nell'interesse primario di tutelare l'area protetta, l'Ente Parco si preoccupò di redigere un 'Regolamento provvisorio sulla gestione delle risorse forestali del Parco Nazionale della Sila' che, ahimé, non è stato ancora approvato dal Ministero dell'Ambiente. Solo quando questo accadrà l'Ente si potrà esprimere sulle autorizzazioni dei tagli boschivi". "L'ultima novità - sostiene ancora Laudati - riguarda l'interrogazione presentata da alcuni consiglieri regionali al Governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti, e all'Assessore alle Foreste e Forestazione, Michele Trematerra, nella quale i consiglieri, preoccupati per 'migliaia di alberi tagliati indiscriminatamente, senza alcuna prescrizione di legge, per soddisfare le esigenze del cosiddetto mercato del legname', chiedono a Scopelliti e a Trematerra 'quali iniziative intendano assumere per rafforzare le attivita' di indagine, di protezione, di prevenzione e repressione dei fenomeni illegalì. Dunque, se é vero che accade quanto riportato nel comunicato delle associazioni ambientaliste e nell'interrogazione dei consiglieri regionali, mi viene spontaneo porre dei quesiti: perché non provare a valutare quanta responsabilità hanno, e se ne hanno, gli uffici della Regione preposti a questa problematica? Gli stessi che ad oggi sono i soli a rilasciare le autorizzazioni al taglio dei boschi? E poi, in tutta questa casbah di responsabilità scaricate, quale ruolo ha il Corpo Forestale dello Stato? Non dovrebbe un Corpo di Polizia che ha competenze istituzionali in merito, sorvegliare, contrastare e, ancor più, prevenire certi fenomeni che tanto stanno a cuore alle comunità locali e non solo?".

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