Pentito rivela: Nessun rapporto di Lo Giudice coi De Stefano - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Pentito rivela: Nessun rapporto di Lo Giudice coi De Stefano

14 lug 12 I meccanismi di controllo mafioso sulla citta' di Reggio Calabria ad opera delle "famiglie" storiche De Stefano, Condello, Tegano, Libri e Fontana sono stati al centro della deposizione del collaboratore di giustizia Antonino Fiume nel corso del processo Meta contro le cosche della città. Fiume, rispondendo alle domande dei difensori degli imputati, ha anche riferito del "tormentato rapporto con Giorgia De Stefano, sorella di Giuseppe", uno dei boss dell'omonima cosca e del quale Fiume era un uomo di fiducia. Il collaboratore ha anche chiarito la scala gerarchica di comando della 'ndrangheta di Reggio Calabria su sollecitazione dei difensori sull' eventuale conoscenza con un altro pentito, Antonino Lo Giudice. "Con quelli - ha detto Antonino Fiume - noi come gruppo De Stefano non abbiamo mai avuto alcun rapporto. Con loro non parlavamo". Infine, ha riferito che nel 2006 aveva ricevuto, tramite un ispettore della polizia di Stato in servizio a Reggio Calabria, i saluti da Roberto Moio, a sua volta pentitosi qualche anno fa. "A chi mi ha portato i saluti di Roberto Moio, che conoscevo sin da piccolo - ha riferito Fiume - ho detto chiaro e tondo che non volevo ricevere i saluti da chicchessia ma quell'episodio mi fece pensare che già in quel periodo Roberto Moio fosse diventato un confidente della Polizia". La prossima udienza è stata fissata per il 20 luglio.