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    Portavoce Ambasciata Usa a Tabularasa "Web è pilasto diplomazia"

     

     

    Portavoce Ambasciata Usa a Tabularasa "Web è pilasto diplomazia"

    09 lug 12 "Oggi abbiamo compreso la profonda capacità democratica della rete tanto che è diventato un pilastro fondamentale della nostra diplomazia". Lo ha detto Stephen Anderson, portavoce dell'Ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, ospite, insieme al giornalista Sandro Provvisionato, del terzo appuntamento del contest Tabularasa di Strill.it in corso di svolgimento a Reggio Calabria. "Le nuove tecnologie - ha aggiunto Anderson, secondo quanto riferito in un comunicato - stanno spingendo la diplomazia a democratizzarsi. Per anni gli Usa hanno usato un modello di diplomazia unilaterale e hanno perso popolarità. Con l'avvento dei social media abbiamo capito che si trattava di una nuova piazza con la quale confrontarci. Ma rivelare tutto - ha aggiunto parlando di Wikileaks - non è democrazia piena. C'é un ruolo per la democrazia e un ruolo per la sicurezza. I Governi hanno il diritto di poter interloquire tra loro con la garanzia che quello che viene detto rimanga riservato. Stiamo cercando di aprire sempre di più ma una certa riservatezza è necessaria. Sulla questione israelo-palestinese appoggiamo la creazione di due Stati distinti e cerchiamo di spingere verso una soluzione pacifica. In Medio Oriente c'é una gran voglia di democrazia. Noi ci limitiamo a fornire gli strumenti per metterla in atto". "Non è un caso - ha commentato Provvisionato - che l'uso dei social media nei processi diplomatici sia iniziato sotto la presidenza di Obama. Sarebbe stata inimmaginabile con Bush un'apertura di questo genere. Gli americani sono stati sempre maestri della propaganda. La storia è piena di guerre combattute sulla base di notizie false o deformate. Ad esempio in Kosovo la prima vittima della guerra è stata proprio l'informazione. Se ci fossero stati gli strumenti informatici che abbiamo oggi quella guerra si sarebbe potuta allargare, ridurre e forse si sarebbe potuta combattere senza armi. In Italia in questi ultimi 15 anni la democrazia è stata sospesa. Siamo rappresentati da gente che è stata nominata. E ce ne siamo accorti solo poco fa. C'é una voglia di censura anche contro internet. Ma secondo me la rete come tutte le cose si autoregolerà. La costruzione di un uso consapevole della rete va fatta semmai nelle scuole".

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